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  11. <title>Terra e Vita</title>
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  14. <description>Il settimanale dell&#039;agricoltura</description>
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  31. <title>Vite, agire in anticipo contro la clorosi ferrica</title>
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  34. <pubDate>Wed, 17 Apr 2024 15:43:25 +0000</pubDate>
  35. <dc:creator><![CDATA[Silverio Pachioli]]></dc:creator>
  36. <category><![CDATA[Agrofarmaci - Difesa]]></category>
  37. <category><![CDATA[Featured]]></category>
  38. <category><![CDATA[clorosi ferrica vite]]></category>
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  41. <description><![CDATA[<p>Al suolo si possono applicare ferro-chelati, solfato ferroso, vivianite, letame, compost e farina di sangue. Per via fogliare possono essere utilizzati vari ferro-chelati, solfato ferroso e ferro complessato con composti organici</p>
  42. <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it/featured/vite-agire-in-anticipo-contro-clorosi-ferrica/">Vite, agire in anticipo contro la clorosi ferrica</a> è un contenuto originale di <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it">Terra e Vita</a>.</p>
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  44. <content:encoded><![CDATA[<div style="margin: 5px 5% 10px 5%;"><img src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2024/04/Clorosi-ferrica-533x400.jpg" width="533" height="400" title="" alt="Clorosi ferrica" /></div><div><div class="td-post-sub-title">Al suolo si possono applicare ferro-chelati, solfato ferroso, vivianite, letame, compost e farina di sangue. Per via fogliare possono essere utilizzati vari ferro-chelati, solfato ferroso e ferro complessato con composti organici<!-- nbmpe --></div>
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  46. <p>La carenza di ferro provoca clorosi internervale, più o meno spinta, delle foglie apicali del germoglio (le nervature, all’inizio, restano verdi); poi il colore delle foglie vira verso il giallo paglierino, fino al giallo biancastro, mentre le nervature perdono il loro colore verde. Necrosi della lamina a partire dai margini. I tralci rimangono esili, corti e possono assumere una colorazione tendente al rosso-rosato. I grappoli sono soggetti ad abbondanti colature e acinellature. Un elemento distintivo fra ingiallimenti di origine virale e clorosi ferrica è la colorazione delle nervature, che nel caso del giallume infettivo è gialla al pari del lembo fogliare; inoltre, la distribuzione delle piante colpite, nel caso del giallume virale è prevalentemente casuale, mentre nella clorosi ferrica è tendenzialmente zonata. Eccessi di chelati di ferro somministrati al terreno possono portare a ingiallimenti delle foglie.</p>
  47. <p>La clorosi ferrica è imputabile a numerosi fattori, interni ed esterni alla pianta, che possono influenzare i processi di assorbimento e assimilazione dell’elemento.</p>
  48. <p>In generale, molta importanza viene data alle condizioni pedologiche e, spesso, si tralasciano quelle legate alla stessa pianta, che possono risultare altrettanto significative.</p>
  49. <p style="text-align: center"><span class="td_btn td_btn_md td_default_btn"><strong>Articolo pubblicato sulla rubrica <em>L’occhio del Fitopatologo</em> di Terra e Vita</strong></span></p>
  50. <p style="text-align: center"><span class="td_btn td_btn_md td_default_btn"><a href="https://shop.newbusinessmedia.it/products/terra-e-vita" target="_blank" rel="noopener noreferrer"><strong>Abbonati</strong></a><strong> o </strong><a href="https://reader.paperlit.com/read/prj_5c6671f895881/pub_5c6671f929481?token=eyJ0eXAiOiJKV1QiLCJhbGciOiJIUzI1NiJ9.eyJwcm9qZWN0SWQiOiJwcmpfNWM2NjcxZjg5NTg4MSIsInByb2plY3RQZXJtaXNzaW9uc0JpdG1hc2siOjF9.pjK7FNTBJy8R1w-xKBCyebitHwdfextXDfQfTGLw4W8" target="_blank" rel="noopener noreferrer"><strong>accedi</strong></a><strong> all’edicola digitale</strong></span></p>
  51. <h2>Non solo problemi di calcare</h2>
  52. <p>Le lavorazioni eccessive del terreno facilitano l’ossidazione del ferro portando in superficie il calcare favorendone il suo sminuzzamento; indirettamente provocano la rottura del capillizio radicale, per cui la “non coltura” e l’inerbimento riducono i rischi di clorosi. Nei suoli compatti e ricchi di sostanza organica in decomposizione possono svilupparsi CO<sub>2 </sub>(favorisce la formazione dei bicarbonati), etilene e H<sub>2</sub>S che riducono la crescita e l’allungamento delle radici e, probabilmente, l’assorbimento del ferro. Sistemi di allevamento espansi e molto produttivi sono maggiormente soggetti alla clorosi ferrica. Basse e alte temperature rallentano l’assorbimento del ferro, così come l’eccessiva luminosità che danneggia le proteine che proteggono la clorofilla. Produzioni eccessive riducono l’accumulo delle riserve glucidiche, dalle quali derivano diverse sostanze chelanti del ferro (es. acido citrico). I vigneti giovani (2°-3° anno) sono più “esposti” alla clorosi (minori riserve glucidiche).</p>
  53. <p>Patologie radicali possono ridurre l’assorbimento radicale dell’elemento. La natura del portinnesto e le diverse cultivar rivestono un ruolo fondamentale nella sensibilità alla fisiopatia.</p>
  54. <p>Danni al sistema radicale possono ridurre l’assorbimento del ferro. Disaffinità di innesto e/o sensibilità del portinnesto causano un insufficiente rifornimento di fotosintetati al sistema radicale e di ferro alla chioma. L’eccesso produttivo nella stagione precedente può causare scarso accumulo di riserve negli organi perenni e limitata crescita radicale primaverile. La crescita e lo sviluppo di nuove radici sono fondamentali per l’assorbimento primaverile del ferro.</p>
  55. <p>Le infezioni da patogeni possono ridurre la presenza di carboidrati di riserva e l’assorbimento del ferro. Possibile “sequestro” del metallo da parte dei microrganismi del terreno e/o dei tessuti delle piante.</p>
  56. <p style="text-align: center"><span class="td_btn td_btn_md td_default_btn"><strong>Articolo pubblicato sulla rubrica <em>L’occhio del Fitopatologo</em> di Terra e Vita</strong></span></p>
  57. <p style="text-align: center"><span class="td_btn td_btn_md td_default_btn"><a href="https://shop.newbusinessmedia.it/products/terra-e-vita" target="_blank" rel="noopener noreferrer"><strong>Abbonati</strong></a><strong> o </strong><a href="https://reader.paperlit.com/read/prj_5c6671f895881/pub_5c6671f929481?token=eyJ0eXAiOiJKV1QiLCJhbGciOiJIUzI1NiJ9.eyJwcm9qZWN0SWQiOiJwcmpfNWM2NjcxZjg5NTg4MSIsInByb2plY3RQZXJtaXNzaW9uc0JpdG1hc2siOjF9.pjK7FNTBJy8R1w-xKBCyebitHwdfextXDfQfTGLw4W8" target="_blank" rel="noopener noreferrer"><strong>accedi</strong></a><strong> all’edicola digitale</strong></span></p>
  58. <h2>Come gestirla</h2>
  59. <p>La gestione della clorosi ferrica deve essere effettuata in via preventiva con la scelta del sito di impianto e del portinnesto più adatto.</p>
  60. <p>Le strategie di controllo possono prevedere applicazioni al suolo di ferro-chelati (Fe-EDDHA, Fe-EDDHMA, FE-EDDHSA ecc.), solfato ferroso, vivianite, letame, compost, farina di sangue ecc. Per via fogliare possono essere utilizzati vari ferro-chelati (Fe-DTPA, Fe-EDTA ecc.), solfato ferroso e Fe-complessato con composti organici (Fe-amminoacidi, Fe-ligninsulfonati ecc.) Altre applicazioni riguardano iniezioni al tronco e consociazioni con specie Poacee perenni per sfruttare l’azione chelante dei fitosiderofori.</p>
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  68. </div><p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it/featured/vite-agire-in-anticipo-contro-clorosi-ferrica/">Vite, agire in anticipo contro la clorosi ferrica</a> è un contenuto originale di <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it">Terra e Vita</a>.</p>
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  80. <item>
  81. <title>Sicilia, l&#8217;assessore Sammartino sospeso dall&#8217;incarico</title>
  82. <link>https://terraevita.edagricole.it/attualita/sicilia-lassessore-sammartino-sospeso-dallincarico/</link>
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  84. <pubDate>Wed, 17 Apr 2024 13:56:22 +0000</pubDate>
  85. <dc:creator><![CDATA[Angela Sciortino]]></dc:creator>
  86. <category><![CDATA[Attualità]]></category>
  87. <category><![CDATA[Featured]]></category>
  88. <category><![CDATA[Sicilia]]></category>
  89.  
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  91. <description><![CDATA[<p>È indagato per corruzione aggravata nell'ambito di un'inchiesta della Procura di Catania. Il gip ha disposto l'interdizione di un anno dalle funzioni pubbliche</p>
  92. <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it/attualita/sicilia-lassessore-sammartino-sospeso-dallincarico/">Sicilia, l&#8217;assessore Sammartino sospeso dall&#8217;incarico</a> è un contenuto originale di <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it">Terra e Vita</a>.</p>
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  94. <content:encoded><![CDATA[<div style="margin: 5px 5% 10px 5%;"><img src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2022/11/Sammartino-alta-e1668527791364-557x400.jpg" width="557" height="400" title="" alt="Sammartino" /></div><div><div class="td-post-sub-title">È indagato per corruzione aggravata nell'ambito di un'inchiesta della Procura di Catania. Il gip ha disposto l'interdizione di un anno dalle funzioni pubbliche<!-- nbmpe --></div>
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  96. <p>L'assessore all'Agricoltura della Regione Siciliana <strong>Luca Sammartino</strong> è indagato per corruzione aggravata nell'inchiesta della Procura di Catania su presunte infiltrazioni mafiose al Comune di Tremestieri Etneo. Il gip ha disposto la sua sospensione per un anno dalle funzioni pubbliche, che nel suo caso riguardano, oltre che la guida politica dell’assessorato agricoltura e la vicepresidenza della giunta regionale anche la delega ai rapporti del governo con l'Assemblea regionale siciliana. La delega all'Agricoltura è stata presa ad interim dal governatore <strong>Renato Schifani</strong>.</p>
  97. <h2>Dimissioni immediate</h2>
  98. <p>Con una nota Sammartino ha fatto sapere di aver scritto al presidente della Regione Schifani, per rimettere l'incarico di assessore regionale e vicepresidente della Regione "dopo essere stato raggiunto da misura cautelare interdittiva in relazione a un'ipotesi di reato lontana nel tempo. Ringrazio il presidente per la fiducia dimostrata nei miei confronti e per il lavoro svolto fin qui. Tengo a sottolineare che non sono coinvolto in ipotesi di reato di mafia né di voto di scambio - si legge ancora nel comunicato diffuso da Sammartino - sono sereno e certo che emergerà la mia totale estraneità ai fatti, risalenti a cinque fa, che con stupore leggo mi vengono contestati".</p>
  99. <h2>Resterà deputato dell'assemblea regionale?</h2>
  100. <p>La decisione del gip di Catania di sospendere per un anno Sammartino, dai pubblici uffici ricoperti con l'interdizione da tutte le attività inerenti potrebbe consentirgli di rimanere deputato dell'Assemblea siciliana: questo scenario accadrebbe qualora il giudice decidesse di non inviare l'ordinanza al commissario dello Stato per la Regione siciliana. Nel caso invece il faldone fosse trasmesso, spetterebbe al commissario, dopo aver letto l'intera ordinanza, di valutare se esistano o meno i presupposti per far scattare le prescrizioni previste dalla legge Severino e in questo caso l'iter prevede l'invio della relazione alla Presidenza del Consiglio dei ministri per la decretazione e la successiva trasmissione del decreto al commissario dello Stato, quindi l'invio agli uffici dell'Assemblea regionale siciliana e l'attivazione della commissione verifica poteri per la sospensione del deputato e la sostituzione temporanea col primo dei non eletti nella lista di Catania.</p>
  101. <p>Sammartino nelle ultime due consultazioni regionali è stato tra i politici più votati in Sicilia, incassando nella sua Catania qualcosa come 21mila preferenze. In passato è stato esponente dell'Udc, poi migrato nel Pd e successivamente confluito in Italia viva, prima di approdare alla Lega.</p>
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  109. </div><p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it/attualita/sicilia-lassessore-sammartino-sospeso-dallincarico/">Sicilia, l&#8217;assessore Sammartino sospeso dall&#8217;incarico</a> è un contenuto originale di <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it">Terra e Vita</a>.</p>
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  120. </item>
  121. <item>
  122. <title>Psa, due Comuni del Parmense in zona rossa</title>
  123. <link>https://informatorezootecnico.edagricole.it/featured/emergenza-psa-provincia-parma-mirino-bruxelles/#new_tab</link>
  124. <comments>https://informatorezootecnico.edagricole.it/featured/emergenza-psa-provincia-parma-mirino-bruxelles/#new_tab#respond</comments>
  125. <pubDate>Wed, 17 Apr 2024 09:45:02 +0000</pubDate>
  126. <dc:creator><![CDATA[Francesca Baccino]]></dc:creator>
  127. <category><![CDATA[Allevamento - Zootecnia]]></category>
  128. <category><![CDATA[Economia e politica agricola]]></category>
  129. <category><![CDATA[Featured]]></category>
  130. <category><![CDATA[Parma]]></category>
  131. <category><![CDATA[prosciutti]]></category>
  132. <category><![CDATA[psa]]></category>
  133. <category><![CDATA[suini]]></category>
  134.  
  135. <guid isPermaLink="false">https://terraevita.edagricole.it/?p=40521510</guid>
  136. <description><![CDATA[<p>Oltre all'obbligo di svuotamento degli allevamenti in zona rossa, ossia soggetta a restrizioni di livello II, potrebbero essere penalizzati nell'export i prosciutti non Dop e per i salumi </p>
  137. <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://informatorezootecnico.edagricole.it/featured/emergenza-psa-provincia-parma-mirino-bruxelles/#new_tab">Psa, due Comuni del Parmense in zona rossa</a> è un contenuto originale di <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it">Terra e Vita</a>.</p>
  138. ]]></description>
  139. <content:encoded><![CDATA[<div style="margin: 5px 5% 10px 5%;"><img src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2023/11/pigs-678199-600x400.jpg" width="600" height="400" title="" alt="bando" /></div><div><div class="td-post-sub-title">Oltre all'obbligo di svuotamento degli allevamenti in zona rossa, ossia soggetta a restrizioni di livello II, potrebbero essere penalizzati nell'export i prosciutti non Dop e per i salumi <!-- nbmpe --></div>
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  148. </div><p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://informatorezootecnico.edagricole.it/featured/emergenza-psa-provincia-parma-mirino-bruxelles/#new_tab">Psa, due Comuni del Parmense in zona rossa</a> è un contenuto originale di <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it">Terra e Vita</a>.</p>
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  156. <media:description type="html"><![CDATA[]]></media:description>
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  159. </item>
  160. <item>
  161. <title>Albicocco, se i fiori non si aprono è colpa della cecidomia</title>
  162. <link>https://terraevita.edagricole.it/featured/se-i-fiori-non-si-aprono-e-colpa-della-cecidomia/</link>
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  164. <pubDate>Tue, 16 Apr 2024 12:48:45 +0000</pubDate>
  165. <dc:creator><![CDATA[Massimo Bariselli e Riccardo Bugiani]]></dc:creator>
  166. <category><![CDATA[Agrofarmaci - Difesa]]></category>
  167. <category><![CDATA[Featured]]></category>
  168. <category><![CDATA[cecidomia albicocco]]></category>
  169. <category><![CDATA[frutticoltura]]></category>
  170.  
  171. <guid isPermaLink="false">http://terraevita.edagricole.it/?p=40521228</guid>
  172. <description><![CDATA[<p>Può pregiudicare fino al 70% della produzione. Difficile da indviduare perché le trappole sono poco efficaci</p>
  173. <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it/featured/se-i-fiori-non-si-aprono-e-colpa-della-cecidomia/">Albicocco, se i fiori non si aprono è colpa della cecidomia</a> è un contenuto originale di <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it">Terra e Vita</a>.</p>
  174. ]]></description>
  175. <content:encoded><![CDATA[<div style="margin: 5px 5% 10px 5%;"><img src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2024/04/Bariselli_Bugiani_occhio_nord_12_13644558-283x400.jpg" width="283" height="400" title="Danno a un fiore di albicocco causato da Contarinia pruniflorum (foto M. Boselli)" alt="cecidomia" /></div><div><div class="td-post-sub-title">Può pregiudicare fino al 70% della produzione. Difficile da indviduare perché le trappole sono poco efficaci<!-- nbmpe --></div>
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  177. <p>Se durante la fioritura dell’albicocco molti fiori mantengono la corolla chiusa e una colorazione rossastra, per poi annerire e disseccare senza mai aprirsi, siamo di fronte ad una infestazione della cecidomia fiorale (<em>Contarinia pruniflorum</em>). Si tratta di un piccolo moscerino che sta creando danni di rilevanza economica su molte varietà di albicocco in un’area sempre più ampia. Il primo ritrovamento in Italia di questa specie risale al lontano 1996 nell’imolese, dove da diversi anni tecnici e agricoltori segnalavano delle inspiegabili anomalie nelle fioriture negli albicoccheti che, in alcuni casi, arrivavano a interessare fino al 70% dei fiori presenti su una singola pianta.</p>
  178. <p style="text-align: center"><span class="td_btn td_btn_md td_default_btn"><strong>Articolo pubblicato sulla rubrica <em>L’occhio del Fitopatologo</em> di Terra e Vita</strong></span></p>
  179. <p style="text-align: center"><span class="td_btn td_btn_md td_default_btn"><a href="https://shop.newbusinessmedia.it/products/terra-e-vita" target="_blank" rel="noopener noreferrer"><strong>Abbonati</strong></a><strong> o </strong><a href="https://reader.paperlit.com/read/prj_5c6671f895881/pub_5c6671f929481?token=eyJ0eXAiOiJKV1QiLCJhbGciOiJIUzI1NiJ9.eyJwcm9qZWN0SWQiOiJwcmpfNWM2NjcxZjg5NTg4MSIsInByb2plY3RQZXJtaXNzaW9uc0JpdG1hc2siOjF9.pjK7FNTBJy8R1w-xKBCyebitHwdfextXDfQfTGLw4W8" target="_blank" rel="noopener noreferrer"><strong>accedi</strong></a><strong> all’edicola digitale</strong></span></p>
  180. <h2>La specie responsabile</h2>
  181. <p><em>Contarinia pruniflorum</em> compie una sola generazione all’anno e sverna come pupa nel terreno all’interno di un bozzoletto sericeo che aderisce alle particelle terrose. Gli adulti del dittero compaiono precocemente, quest’anno nelle zone più calde le prime catture sono cominciate già ad inizio febbraio. Il periodo di attività del moscerino è fortemente condizionato dalle condizioni atmosferiche: la deposizione, infatti, avviene nelle ore più calde ed è ostacolata dalla pioggia e dal vento. Gli adulti hanno vita molto breve (24-72 ore) e dopo lo sfarfallamento si accoppiano e cominciano immediatamente a deporre. Le femmine si sistemano alla sommità dei bottoni fiorali e introducono l’ovopositore tra i petali più esterni per deporre le uova su quelli del giro sottostante.</p>
  182. <p>Un fiore può portare al suo interno anche una ventina di uova anche se il numero medio oscilla attorno a 6-10. Dopo 2-3 giorni le uova schiudono liberando le larve che scivolano verso gli strati più interni del fiore iniziando la loro attività cecidogena. Le larve del moscerino completano il loro sviluppo in 2-3 settimane poi, raggiunta la maturità, escono dai fiori infestati e si lasciano cadere al suolo. Purtroppo, non esistono strumenti efficaci e di facile utilizzo per monitorare preventivamente la presenza dell’insetto. Le trappole collate (es: Rebell amarillo) sono scarsamente selettive e l’identificazione della specie è difficile sia per le dimensioni molto ridotte sia per i caratteri distintivi poco appariscenti.</p>
  183. <p style="text-align: center"><span class="td_btn td_btn_md td_default_btn"><strong>Articolo pubblicato sulla rubrica <em>L’occhio del Fitopatologo</em> di Terra e Vita</strong></span></p>
  184. <p style="text-align: center"><span class="td_btn td_btn_md td_default_btn"><a href="https://shop.newbusinessmedia.it/products/terra-e-vita" target="_blank" rel="noopener noreferrer"><strong>Abbonati</strong></a><strong> o </strong><a href="https://reader.paperlit.com/read/prj_5c6671f895881/pub_5c6671f929481?token=eyJ0eXAiOiJKV1QiLCJhbGciOiJIUzI1NiJ9.eyJwcm9qZWN0SWQiOiJwcmpfNWM2NjcxZjg5NTg4MSIsInByb2plY3RQZXJtaXNzaW9uc0JpdG1hc2siOjF9.pjK7FNTBJy8R1w-xKBCyebitHwdfextXDfQfTGLw4W8" target="_blank" rel="noopener noreferrer"><strong>accedi</strong></a><strong> all’edicola digitale</strong></span></p>
  185. <h2>Popolazione in aumento</h2>
  186. <p>In passato sono state condotte osservazioni per capire se esiste una suscettibilità varietale, ma l’impressione è che la dimensione e la diffusione del danno su determinate varietà piuttosto che su altre, dipendano piuttosto dalla coincidenza fra la presenza dell’adulto della cecidomia, dello stadio suscettibile dei fiori della cv di albicocco e dalla presenza di condizioni climatiche favorevoli al volo dell’insetto. Considerato che l’entità dei danni è proporzionale alla densità di popolazione della cecidomia, è probabile che negli ultimi anni la popolazione del moscerino sia molto aumentata favorita dai mutamenti climatici e anche dalla presenza di un panorama varietale molto ampio che ha ampliato la finestra di suscettibilità dei fiori.</p>
  187. <h3><span class="td_text_highlight_marker_green td_text_highlight_marker"><strong>RICONOSCERE LE INFESTAZIONI</strong></span></h3>
  188. <p>La femmina di <em>C. pruniflorum</em> depone le sue uova all’interno del fiore dell’albicocco nella fase dei bottoni rosa, quando i sepali coprono almeno due terzi della corolla. L’albicocco non è l’unica pianta ospite, sono segnalate anche presenza dell’insetto sul susino e sul ciliegio di S. Lucia (<em>Prunus mahaleb</em>), ma è l’unica su cui sono segnalate gravi infestazioni. Durante la piena fioritura i fiori infestati sono facilmente riconoscibili in quanto presentano la corolla chiusa e una colorazione rossastra; quelli fortemente infestati anneriscono e disseccano, mentre quelli che ospitano poche larve, possono allegare ma formano frutti deformi destinati a cadere. Per avere una conferma della presenza dell’insetto è sufficiente sezionare i fiori non aperti. Se la cecidomia è presente le uova, di colore giallognolo e di forma ovale e, soprattutto, le larve, di colore giallo citrino lunghe a fino a 2,5 mm, sono facilmente visibili a occhio nudo o con una lente contafili.</p>
  189.  
  190.  
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  192.  
  193.  
  194.  
  195.  
  196. </div><p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it/featured/se-i-fiori-non-si-aprono-e-colpa-della-cecidomia/">Albicocco, se i fiori non si aprono è colpa della cecidomia</a> è un contenuto originale di <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it">Terra e Vita</a>.</p>
  197. ]]></content:encoded>
  198. <wfw:commentRss>https://terraevita.edagricole.it/featured/se-i-fiori-non-si-aprono-e-colpa-della-cecidomia/feed/</wfw:commentRss>
  199. <slash:comments>0</slash:comments>
  200. <enclosure url="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2024/04/Bariselli_Bugiani_occhio_nord_12_13644558.jpg" length="82732" type="image/jpg" />
  201. <media:content xmlns:media="http://search.yahoo.com/mrss/" url="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2024/04/Bariselli_Bugiani_occhio_nord_12_13644558-283x400.jpg" width="283" height="400" medium="image" type="image/jpeg">
  202. <media:copyright>Terra e Vita</media:copyright>
  203. <media:title>Danno a un fiore di albicocco causato da Contarinia pruniflorum (foto M. Boselli)</media:title>
  204. <media:description type="html"><![CDATA[]]></media:description>
  205. </media:content>
  206. <media:thumbnail xmlns:media="http://search.yahoo.com/mrss/" url="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2024/04/Bariselli_Bugiani_occhio_nord_12_13644558-283x400.jpg" width="283" height="400" />
  207. </item>
  208. <item>
  209. <title>Viticoltura, boom di giovani nei vigneti</title>
  210. <link>https://terraevita.edagricole.it/featured/vino-boom-di-giovani-nelle-vigne/</link>
  211. <comments>https://terraevita.edagricole.it/featured/vino-boom-di-giovani-nelle-vigne/#respond</comments>
  212. <pubDate>Tue, 16 Apr 2024 08:22:09 +0000</pubDate>
  213. <dc:creator><![CDATA[Gaia Gursola]]></dc:creator>
  214. <category><![CDATA[Featured]]></category>
  215. <category><![CDATA[L'agricoltura è giovane]]></category>
  216. <category><![CDATA[#lagricolturaègiovane]]></category>
  217. <category><![CDATA[giovani agricoltori]]></category>
  218. <category><![CDATA[Vinitaly]]></category>
  219. <category><![CDATA[vino]]></category>
  220.  
  221. <guid isPermaLink="false">https://terraevita.edagricole.it/?p=40521483</guid>
  222. <description><![CDATA[<p>Sono oltre 5mila gli under 35 che scommettono sul settore. Presentata al Vinitaly l'indagine Coldiretti/Divulga</p>
  223. <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it/featured/vino-boom-di-giovani-nelle-vigne/">Viticoltura, boom di giovani nei vigneti</a> è un contenuto originale di <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it">Terra e Vita</a>.</p>
  224. ]]></description>
  225. <content:encoded><![CDATA[<div style="margin: 5px 5% 10px 5%;"><img src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2019/01/Giovani-agricoltori-600x400.jpg" width="600" height="400" title="" alt="giovani e vino" /></div><div><div class="td-post-sub-title">Sono oltre 5mila gli under 35 che scommettono sul settore. Presentata al Vinitaly l'indagine Coldiretti/Divulga<!-- nbmpe --></div>
  226.  
  227. <p>Più di 5.500 giovani agricoltori e agricoltrici producono vino in Italia. Il settore è il più gettonato dalle imprese under 35. In pratica, un’azienda su dieci tra quelle condotte da ragazzi e ragazze possiede una vigna. È il quadro che emerge dall’analisi Coldiretti su dati del centro studi Divulga diffusa al Vinitaly.</p>
  228. <h2>Giovani viticoltori social e innovatori</h2>
  229. <p>Il tratto distintivo dei viticoltori under 35 è l’attenzione alla sostenibilità ambientale, una maggiore specializzazione nelle tecniche di marketing e un uso costante dei social per la promozione del proprio prodotto, attraverso uno storytelling che parte dal territorio e dalle sue caratteristiche. Non a caso i giovani vantano una maggiore propensione all’export, con quasi 1/3 delle aziende che vende all’estero, contro 1/5 della media generale, secondo Divulga.</p>
  230. <p>Ma i produttori di vino under 35 rappresentano anche una delle fasce più impegnate nell’innovazione, spiega Coldiretti, con oltre il 70% che porta avanti in attività multifunzionali, dalla trasformazione e vendita aziendale del vino all’enoturismo fino alla vinoterapia.</p>
  231. <p>La regione con il maggior numero di produttori di vino under 35 è la Puglia con oltre 1/6 del totale, che precede Veneto e Sicilia.</p>
  232. <h2>Alcune storie dei vignaioli della generazione Z presenti al Vinitaly</h2>
  233. <figure id="attachment_40521487" aria-describedby="caption-attachment-40521487" style="width: 1280px" class="wp-caption aligncenter"><img class="wp-image-40521487 size-full" src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2024/04/IMG-20240416-WA0000.jpg" alt="giovani" width="1280" height="919" /><figcaption id="caption-attachment-40521487" class="wp-caption-text">I giovani vignaioli protagonisti a Casa Coldiretti.</figcaption></figure>
  234. <p><strong>Anika</strong>, dell’azienda agricola Piera Bozzon, tiene viva l’antica tecnica veneta di coltivazione della Bellussera ma ha introdotto in cantina anche l’arte, realizzando acquerelli usando il vino come colore, dai quali poi prende spunto per la grafica delle etichette.</p>
  235. <p>In Puglia i fratelli <strong>Alessandro</strong>, <strong>Rossana</strong> e<strong> Rossella</strong> guidano l’azienda Nicodemo puntando soprattutto sull’agricoltura di precisione, caratterizzata da impianti di irrigazione controllati da remoto, che permettono di intervenire sui vigneti esclusivamente se necessario e quando la pianta lo richiede, prevenendone così gli attacchi parassitari. E ancora <strong>Davide</strong>, laureato in Viticoltura ed Enologia, conduce l’azienda di famiglia, il Poggiolo, assieme al fratello <strong>Marco</strong> nell’Oltrepò pavese.</p>
  236. <p>Se a caratterizzare i vini prodotti nella Tenuta Pampinus, nei Campi Flegrei, dai fratelli <strong>Vincenzo</strong> e <strong>Francesco</strong> è l’origine vulcanica dei terreni dove crescono le uve, l’azienda friuliana La Viarte ha i suoi vigneti a quasi 200 metri di altitudine mentre le “Tenute Su Pranu”, con i fratelli <strong>Marco</strong> e <strong>Alessandro</strong>, si trovano all’interno del territorio del Mandrolisai, in Sardegna, che nel 2022 è stato iscritto al Registro nazionale dei Paesaggi rurali e d’interesse storico, una delle appena 14 realtà presenti in Italia.</p>
  237. <p><strong>Alessandro</strong>, della Cantina Fantesini, ha puntato sui vitigni autoctoni dell’Emilia Romagna, dalla Spergola alla Sgavetta, mentre <strong>Alessandra</strong> della Casa vinicola Fazio è l’emblema dell’attenzione all’export, occupandosi delle politiche di vendita sul mercato asiatico, dalla Cina al Giappone.</p>
  238. <h2>Giovani agricoltori ancora pochi, ma buoni</h2>
  239. <p>A livello generale le aziende agricole dei <a href="https://terraevita.edagricole.it/featured/primo-insediamento-gioventu-beffata/" target="_blank" rel="noopener noreferrer">giovani</a> possiedono una superficie superiore di oltre il 54% alla media, spiega Coldiretti, un fatturato più elevato del 75% della media e il 50% di occupati per azienda in più.</p>
  240. <p style="text-align: center"><a href="https://terraevita.edagricole.it/lagricoltura-e-giovane/" target="_blank" rel="noopener noreferrer"><span class="td_btn td_btn_md td_default_btn" style="color: #ffffff;background-color: #333300">Leggi tutte le storie dei giovani agricoltori dell'Osservatorio Edagricole</span></a></p>
  241.  
  242.  
  243.  
  244.  
  245.  
  246.  
  247.  
  248. </div><p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it/featured/vino-boom-di-giovani-nelle-vigne/">Viticoltura, boom di giovani nei vigneti</a> è un contenuto originale di <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it">Terra e Vita</a>.</p>
  249. ]]></content:encoded>
  250. <wfw:commentRss>https://terraevita.edagricole.it/featured/vino-boom-di-giovani-nelle-vigne/feed/</wfw:commentRss>
  251. <slash:comments>0</slash:comments>
  252. <enclosure url="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2019/01/Giovani-agricoltori-e1548762657439.jpg" length="56718" type="image/jpg" />
  253. <media:content xmlns:media="http://search.yahoo.com/mrss/" url="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2019/01/Giovani-agricoltori-600x400.jpg" width="600" height="400" medium="image" type="image/jpeg">
  254. <media:copyright>Terra e Vita</media:copyright>
  255. <media:title></media:title>
  256. <media:description type="html"><![CDATA[]]></media:description>
  257. </media:content>
  258. <media:thumbnail xmlns:media="http://search.yahoo.com/mrss/" url="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2019/01/Giovani-agricoltori-600x400.jpg" width="600" height="400" />
  259. </item>
  260. <item>
  261. <title>Precipitano gli asparagi, stabili le melanzane</title>
  262. <link>https://terraevita.edagricole.it/prezzi-grano-duro/gli-asparagi-precipitano-le-melanzane-rimangono-stabili/</link>
  263. <comments>https://terraevita.edagricole.it/prezzi-grano-duro/gli-asparagi-precipitano-le-melanzane-rimangono-stabili/#respond</comments>
  264. <pubDate>Tue, 16 Apr 2024 06:34:27 +0000</pubDate>
  265. <dc:creator><![CDATA[Redazione Terra e Vita]]></dc:creator>
  266. <category><![CDATA[Prezzi dei prodotti agricoli]]></category>
  267. <category><![CDATA[Bmti]]></category>
  268. <category><![CDATA[mercati]]></category>
  269. <category><![CDATA[ortofrutta]]></category>
  270. <category><![CDATA[prezzi]]></category>
  271.  
  272. <guid isPermaLink="false">https://terraevita.edagricole.it/?p=40521464</guid>
  273. <description><![CDATA[<p>Secondo le rilevazioni Bmti si registra anche un rialzo a sorpresa per le quotazioni delle fragole. Zucchine in ripresa dopo settimane al ribasso</p>
  274. <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it/prezzi-grano-duro/gli-asparagi-precipitano-le-melanzane-rimangono-stabili/">Precipitano gli asparagi, stabili le melanzane</a> è un contenuto originale di <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it">Terra e Vita</a>.</p>
  275. ]]></description>
  276. <content:encoded><![CDATA[<div style="margin: 5px 5% 10px 5%;"><img src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2022/08/Ortofrutta-mercato-600x400.jpg" width="600" height="400" title="" alt="ortofrutta" /></div><div><div class="td-post-sub-title">Secondo le rilevazioni Bmti si registra anche un rialzo a sorpresa per le quotazioni delle fragole. Zucchine in ripresa dopo settimane al ribasso<!-- nbmpe --></div>
  277.  
  278. <p>Asparagi e fragole. Sono senz'altro queste le sorprese della settimana, rispettivamente in negativo e in positivo. Per i primi, infatti, le rilevazioni <a href="https://www.bmti.it/" target="_blank" rel="noopener noreferrer">Bmti</a> segnano cali importanti, anche su base tendenziale, mentre le seconde, complice la situazione meteo, registrano una impennata del tutto inattesa. Degna di nota anche la situazione delle zucchine, che danno segnali di risveglio.</p>
  279. <h2>Agretti, permangono i segnali di debolezza<strong><img class="alignnone" src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2015/03/Freccia-Rossa.jpg" /></strong></h2>
  280. <p>Ancora presenti buoni quantitativi di agretto nei mercati. La referenza non riceve un’alta domanda e ciò determina una spinta verso il basso delle quotazioni. È comparso nelle ultime settimane anche il prodotto emiliano, di pregevole fattura, che spunta prezzi migliori rispetto a quello laziale.</p>
  281. <h2>Asparagi, crollo dei prezzi<strong><img class="alignnone" src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2015/03/Freccia-Rossa.jpg" /></strong></h2>
  282. <p>Prezzi in forte ribasso per gli asparagi Verdi italiani. La situazione è determinata da una domanda medio bassa e da un’alta presenza di prodotto nei mercati. Le quotazioni viaggiano su un trend nettamente inferiore allo scorso anno: oltre il -30% su base tendenziale. Anche per i Bianchi, tipicamente consumati nelle regioni del nord Italia, si registra un calo dei listini questa settimana. La qualità comunque è buona.</p>
  283. <h2>Carciofini in discesa<strong><img class="alignnone" src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2015/03/Freccia-Rossa.jpg" /></strong></h2>
  284. <p>Entra nel vivo la campagna dei carciofini, che prendono la scena ai carciofi, ormai alle ultime battute. La richiesta sta lentamente salendo, per la preparazione soprattutto di conserve. Prezzi che, rispetto allo scorso anno, scendono su un livello più basso.</p>
  285. <h2>Cetrioli in leggera risalita<strong><img class="alignnone" src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2015/03/Freccia-Verde.jpg" alt="Terra e Vita" /></strong></h2>
  286. <p>Con l’arrivo della primavera e delle alte temperature aumenta la domanda per i cetrioli, portando così ad un rialzo dei prezzi. La produzione al momento è regolare. Nelle prossime settimane potrebbe aumentare con l’avvio della produzione in diverse regioni.</p>
  287. <h2>Fagiolini, prende il largo la produzione nazionale<strong><img class="alignnone" src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2015/03/Freccia-Rossa.jpg" /></strong></h2>
  288. <p>Prende il largo la produzione del fagiolino italiano, che va a sostituire il prodotto marocchino, ormai alle ultime battute. I quantitativi del prodotto nazionale raccolto a mano stanno man mano aumentando, facendo scendere le quotazioni. Grazie al buon clima che aiuta la produzione, il trend si mantiene per il momento più basso rispetto allo scorso anno. Sta per entrare anche la varietà Piatto Verde.</p>
  289. <h2>Fave, domanda statica<strong><img class="alignnone" src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2015/03/Freccia-Rossa.jpg" /></strong></h2>
  290. <p>Domanda statica per le fave e prezzi che registrano un leggero calo rispetto alla settimana precedente. La produzione prosegue senza particolari problemi e la qualità è molto buona, soprattutto del prodotto laziale, la cui domanda è tipicamente più alta rispetto alle altre regioni. La richiesta dovrebbe impennarsi in concomitanza della festività del 1° maggio.</p>
  291. <h2>Fragole in impennata<strong><img class="alignnone" src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2015/03/Freccia-Verde.jpg" alt="Terra e Vita" /></strong></h2>
  292. <p>La produzione delle fragole ha subito una frenata a causa della forte escursione termica di queste giornate. Minori quantitativi sono quindi giunti sui mercati. Ciò ha fatto lievitare i prezzi, in controtendenza al tipico calo nelle settimane successive alla Pasqua. La qualità però si mantiene alta e la domanda continua su buon ritmo soprattutto nel weekend, con l’aggiunta del settore Horeca.</p>
  293. <h2>Melanzane senza variazioni<strong><img class="alignnone" src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2015/03/freccia-uguale.jpg" alt="grano duro" /></strong></h2>
  294. <p>Restano in linea con la scorsa settimana i prezzi delle melanzane siciliane. Trend che si mantiene ancora basso confrontato a 12 mesi fa. Con l’arrivo della primavera e del buon clima, dovrebbe ripartire la produzione in campo aperto. Domanda regolare.</p>
  295. <h2>Peperoni, cresce la richiesta<strong><img class="alignnone" src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2015/03/Freccia-Verde.jpg" alt="Terra e Vita" /></strong></h2>
  296. <p>I peperoni mettono a segno un rialzo in questo avvio di settimana. La domanda subisce un leggero aumento e i prezzi sono saliti di conseguenza. Per lo più stabili, invece, le quotazioni del prodotto spagnolo. I listini, confrontati allo scorso aprile, viaggiano su livelli più bassi, grazie alla buona disponibilità e alla domanda non alta.</p>
  297. <h2>Zucchine, prove di inversione di tendenza<strong><img class="alignnone" src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2015/03/Freccia-Verde.jpg" alt="Terra e Vita" /></strong></h2>
  298. <p>Tentano una risalita le quotazioni della zucchina. Domanda statica con un’alta disponibilità, che trattiene le quotazioni su un trend ancora basso. In arrivo la nuova produzione in piena area che va ad affiancare le partite di prodotto in serra.</p>
  299. <p style="text-align: center"><a href="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2024/04/Ortofrutta-15-aprile-2024-.pdf" target="_blank" rel="noopener noreferrer"><span class="td_btn td_btn_lg td_shadow_btn">Leggi i prezzi dei prodotti ortofrutticoli del 15 aprile 2024</span></a></p>
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  307. </div><p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it/prezzi-grano-duro/gli-asparagi-precipitano-le-melanzane-rimangono-stabili/">Precipitano gli asparagi, stabili le melanzane</a> è un contenuto originale di <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it">Terra e Vita</a>.</p>
  308. ]]></content:encoded>
  309. <wfw:commentRss>https://terraevita.edagricole.it/prezzi-grano-duro/gli-asparagi-precipitano-le-melanzane-rimangono-stabili/feed/</wfw:commentRss>
  310. <slash:comments>0</slash:comments>
  311. <enclosure url="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2022/08/Ortofrutta-mercato.jpg" length="297585" type="image/jpg" />
  312. <media:content xmlns:media="http://search.yahoo.com/mrss/" url="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2022/08/Ortofrutta-mercato-600x400.jpg" width="600" height="400" medium="image" type="image/jpeg">
  313. <media:copyright>Ph © Giorgio Salvatori// www.giorgiosalvatori.com</media:copyright>
  314. <media:title></media:title>
  315. <media:description type="html"><![CDATA[]]></media:description>
  316. </media:content>
  317. <media:thumbnail xmlns:media="http://search.yahoo.com/mrss/" url="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2022/08/Ortofrutta-mercato-600x400.jpg" width="600" height="400" />
  318. </item>
  319. <item>
  320. <title>Alimentazione zootecnica, prevale la staticità della domanda</title>
  321. <link>https://terraevita.edagricole.it/prezzi-grano-duro/alimentazione-zootecnica-prevale-staticita-domanda/</link>
  322. <comments>https://terraevita.edagricole.it/prezzi-grano-duro/alimentazione-zootecnica-prevale-staticita-domanda/#respond</comments>
  323. <pubDate>Mon, 15 Apr 2024 17:43:56 +0000</pubDate>
  324. <dc:creator><![CDATA[Redazione Terra e Vita]]></dc:creator>
  325. <category><![CDATA[Prezzi dei prodotti agricoli]]></category>
  326. <category><![CDATA[alimentazione zootecnica]]></category>
  327. <category><![CDATA[mangimi]]></category>
  328. <category><![CDATA[prezzi]]></category>
  329.  
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  331. <description><![CDATA[<p>Secondo le rilevazioni Bmti restano stabili gli orzi e il sorgo. Leggero aumento per il grano foraggero. Tra i proteici colza e girasole invariati</p>
  332. <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it/prezzi-grano-duro/alimentazione-zootecnica-prevale-staticita-domanda/">Alimentazione zootecnica, prevale la staticità della domanda</a> è un contenuto originale di <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it">Terra e Vita</a>.</p>
  333. ]]></description>
  334. <content:encoded><![CDATA[<div style="margin: 5px 5% 10px 5%;"><img src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2021/10/master-2.00_00_24_21.Immagine003-600x338.jpg" width="600" height="338" title="" alt="alimentazione zootecnica" /></div><div><div class="td-post-sub-title">Secondo le rilevazioni Bmti restano stabili gli orzi e il sorgo. Leggero aumento per il grano foraggero. Tra i proteici colza e girasole invariati<!-- nbmpe --></div>
  335.  
  336. <p>Nel settore dell'alimentazione zootecnica, la domanda statica mantiene stabili le quotazioni ai livelli della <a href="https://terraevita.edagricole.it/prezzi-grano-duro/alimentazione-zootecnica-orzo-e-sorgo-stabili-cresce-la-soia/" target="_blank" rel="noopener noreferrer">settimana precedente</a> per gli orzi e il sorgo, mentre il frumento destinato all'uso zootecnico registra ancora un lieve aumento. Continua ad aumentare il prezzo del seme di soia italiano, anche per una limitata disponibilità di prodotto sul mercato, mentre si osserva un ulteriore lieve ribasso per la farina di soia. Le quotazioni della farina di colza e della farina di girasole proteico rimangono stabili. Torna ad aumentare la farina di girasole integrale.</p>
  337. <h2>Orzi senza variazioni</h2>
  338. <p>Il contesto di mercato per il comparto dei foraggeri rimane ancora poco dinamico, con bassi volumi di scambio che bloccano le quotazioni nei diversi listini nazionali. A <a href="https://www.agerborsamerci.it/" target="_blank" rel="noopener noreferrer">Bologna </a>gli <strong>orzi</strong> mantengono i valori della settimana precedente, con la varietà di orzo pesante stabile a 197-202 €/t e con una variazione annuale vicina al -19%.</p>
  339. <h2>Sorgo, -32% rispetto a un anno fa</h2>
  340. <p>Il <strong>sorgo</strong> rimane invariato a 191-196 €/t, con una diminuzione del -32% su base annuale.</p>
  341. <h2>Grano foraggero in ripresa</h2>
  342. <p>Il <strong>frumento ad uso zootecnico</strong> registra un aumento di 3 €/t sul prezzo massimo, raggiungendo un valore di 210-225 €/t (franco arrivo). La variazione annuale è del -18%.</p>
  343. <h2>La soia guadagna altri 8 €/t</h2>
  344. <p>Il <strong>seme di soia di origine nazionale</strong> registra a Bologna un ulteriore aumento di 8 €/t, stabilendosi sul prezzo di 468-473 €/t (franco partenza). A Milano, il prezzo rimane invariato a 462-465 €/t (franco partenza). La variazione annuale è del -7% rispetto al 2023. I semi di soia di origine estera sono in ribasso: a Milano, il prezzo registra una diminuzione di 25 €/t, attestandosi a 461-465 €/t, con una riduzione annuale del 12%. Alla Borsa di Chicago, i futures della soia segnano un ulteriore decremento (-0,9% su base settimanale), essendo quotati a 11,74 $ per bushel, equivalente a circa 405 €/t.</p>
  345. <h2>Soia proteica in ribasso</h2>
  346. <p>A Bologna, la <strong>farina di soia proteica ogm</strong> registra un modesto ribasso di 3 €/t rispetto alla settimana precedente, raggiungendo un prezzo di 459-461 €/t, mentre si amplia il confronto annuale con una variazione del -17%. Oltreoceano, alla Borsa di Chicago, i futures della farina di soia segnano un aumento di 11 $/t, portando il valore a 344,40 $/t, corrispondente a circa 356 €/t.</p>
  347. <h2>Le farine di colza e girasole si confermano</h2>
  348. <p>La <strong>farina di colza</strong> rimane stabile a 330-335 €/t, registrando un calo annuo del -9%. La <strong>farina di girasole</strong> proteico conferma i valori della settimana precedente (285-290 €/t), mentre la farina di girasole integrale registra un aumento, con un prezzo di 195-200 €/t (+5 €/t rispetto alla settimana precedente). Le variazioni annuali sono rispettivamente del -18% e del -35%.</p>
  349. <p><a href="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2024/04/Alimentazione-zootecnica-8-13-aprile-2024.pdf" target="_blank" rel="noopener noreferrer"><span class="td_btn td_btn_lg td_shadow_btn">Leggi i prezzi dei cereali foraggeri e delle materie prime zootecniche nella settimana dall'8 al 13 aprile 2024</span></a></p>
  350. <p>&nbsp;</p>
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  362. <p>&nbsp;</p>
  363. <p><span style="color: #ffffff">alimentazione zootecnica alimentazione zootecnica alimentazione zootecnica alimentazione zootecnica alimentazione zootecnica alimentazione zootecnica</span></p>
  364.  
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  368.  
  369.  
  370.  
  371. </div><p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it/prezzi-grano-duro/alimentazione-zootecnica-prevale-staticita-domanda/">Alimentazione zootecnica, prevale la staticità della domanda</a> è un contenuto originale di <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it">Terra e Vita</a>.</p>
  372. ]]></content:encoded>
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  377. <media:copyright>Terra e Vita</media:copyright>
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  379. <media:description type="html"><![CDATA[]]></media:description>
  380. </media:content>
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  382. </item>
  383. <item>
  384. <title>Presentato il manifesto sulla sostenibilità dei florovivaisti europei</title>
  385. <link>https://terraevita.edagricole.it/tecnica-tecnologia/florovivaismo/presentato-manifesto-sostenibilita-coltivatori-europei-fiori-piante/</link>
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  387. <pubDate>Mon, 15 Apr 2024 17:18:33 +0000</pubDate>
  388. <dc:creator><![CDATA[Francesca Baccino]]></dc:creator>
  389. <category><![CDATA[Florovivaismo]]></category>
  390. <category><![CDATA[copa-cogeca]]></category>
  391. <category><![CDATA[florovivaismo]]></category>
  392. <category><![CDATA[sostenibilità]]></category>
  393.  
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  395. <description><![CDATA[<p>Nelle otto pagine del Manifesto si sottolinea come fiore e piante contribuiscano attivamente a raggiungere gli obiettivi del Green deal europeo</p>
  396. <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it/tecnica-tecnologia/florovivaismo/presentato-manifesto-sostenibilita-coltivatori-europei-fiori-piante/">Presentato il manifesto sulla sostenibilità dei florovivaisti europei</a> è un contenuto originale di <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it">Terra e Vita</a>.</p>
  397. ]]></description>
  398. <content:encoded><![CDATA[<div style="margin: 5px 5% 10px 5%;"><img src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2023/11/Florovivaismo-Coldiretti-2-533x400.jpg" width="533" height="400" title="" alt="Manifesto" /></div><div><div class="td-post-sub-title">Nelle otto pagine del Manifesto si sottolinea come fiore e piante contribuiscano attivamente a raggiungere gli obiettivi del Green deal europeo<!-- nbmpe --></div>
  399.  
  400. <p>Un manifesto per supportare e valorizzare il florovivaismo europeo. Fiori e piante non sono, infatti, solo belli da vedere, ma svolgono anche un ruolo importante per l'ambiente visto che contribuiscono attivamente a raggiungere <strong>gli obiettivi di sostenibilità indicati nel Green Deal europeo</strong>.</p>
  401. <p>Questo il messaggio che ha voluto lanciare il <strong>Gruppo di lavoro Fiori e Piante del Copa-Cogeca</strong> che ha promosso la nascita del Manifesto dei coltivatori europei di fiori e piante per rafforzare l'agenda verde europea presentato ufficialmente, con lo slogan la “Sostenibilità in fiore “, lo scorso 9 aprile a Bruxelles.</p>
  402. <p>In queto documento di otto pagine sono indicate le priorità e  la politica europea viene chiamata a sosternere il comparto, non solo in termini di normative, ma anche di opportunità e nella promozione di <strong>innovazione</strong>,<strong> qualità </strong>e<strong> commercio dei prodotti</strong>.</p>
  403. <h2>Tecniche genomiche, digitalizzazione e innovazione per rendere più sostenibile il settore</h2>
  404. <p>L’obiettivo del manifesto sulla sostenibilità nel settore florovivaistico è stato anche quello di sensibilizzare cittadini e politici sulla <strong>costruzione di un'Europa più verde e sana</strong>, come ha sottolineato il padrone di casa e membro dei Cristiano-Democratici e Fiamminghi, <strong>Tom Vandenkendelaere </strong>che, assieme assieme a <strong>Jean Aerts</strong>, presidente del Gruppo di lavoro Fiori e piante del Copa-Cogeca, ha indicato  «<strong>nell’impiego delle nuove tecniche genomiche e</strong> <strong>nell'innalzamento del livello di innovazione e digitalizzazione del settore, compresa l’intelligenza artificiale</strong>, i fattori chiave che renderanno, nei prossimi anni, il comparto ancora più efficiente e in grado di affrontare le nuove sfide della sostenibilità».</p>
  405. <h2>Necessaria la reciprocità degli standard di produzione nel florovivaismo tra Ue e Paesi terzi</h2>
  406. <p>Per <strong>Nada Forbici</strong>, coordinatrice del Consiglio nazionale florovivaismo di Coldiretti e presidente di Assofloro, sarebbe necessario introdurre e far rispettare il principio di reciprocità degli standard di produzione tra l’Ue e i Paesi terzi, per fare in modo che piante e fiori importati rispettino gli stessi criteri dal punto di vista ambientale, sanitario e di norme sul lavoro to in modo da evitare non solo una concorrenza sleale, ma anche  la presenza di piante e fiori contenenti sostanze vietate da decenni in Europa proprio per la loro pericolosità. Importante a tal fine anche l’introduzione  di un’etichettatura chiara con l’origine del prodotto.</p>
  407. <p>Sempre Forbici ha ricordato come il florovivaismo non abbia la Pac come altri settori, il problema delle  vendite sottocosto e l’esiguità dei margini. «Mancano i messaggi promozionali per il verde – ha aggiunto – e non abbiamo le strutture per ricevere le piante e anche le aree, ossia i terreni per coltivare. Mancano, inoltre, gli spazi per collocare le piante anche in ambienti chiusi. È necessario, quindi, progettare non solo gli edific, ma anche le città in modo da creare spazi di accoglienza per il verde, ad esempio i viali alberati».</p>
  408. <h2>Serve una progettualità per il settore <strong><br />
  409. </strong></h2>
  410. <p><strong>Aldo Alberto</strong>, vicepresidente del Gruppo Copa-Cogeca e presidente  dei Florovivaisti italiani della Cia, ha sottolineato come il verde sia strategico per il benessere della popolazione e sia necessario rimarcarne la centralità  sollecitando il varo di «una nuova progettualità con obiettivi chiari e certi per indirizzare al meglio il lavoro dei produttori. Solo questo approccio farà la differenza sul risultato».</p>
  411. <p>«Nel momento della pandemia – ha aggiunto Alberto – il settore si è fatto conoscere non solo in Italia, ma anche in Europa. Successivamente c’è stata una nuova involuzione di settore. Il nostro dovere è ora quello di riportare al centro il comparto».</p>
  412. <p>Alberto ha ricordato gli sforzi sostenuti dalle aziende del settore che oggi stanno lavorando sull'obiettivo del risparmio idrico, sulla riduzione dell' impatto ambientale a 360 gradi, ma ha ribadito la necessità di un sostegno, ad esempio, per disporre di vere coperture assicurative.</p>
  413. <h2>Importante il ruolo dell’Ue a livello mondiale nel settore florovivaistico</h2>
  414. <p><strong>Sylvie Mamias</strong>, segretaria generale dell'Union Fleurs, (Unione internazionale dei floricoltori che raggruppa agricoltori commercianti e dettaglianti all’ingrosso nel mondo) ha sottolineato il ruolo dell’Uenel settore dei fiori e delle piante visto che è «un grande produttore, consumatore e commerciante di prodotti florovivaistici e rappresenta il 40% del totale mondiale».</p>
  415. <p>La produzione dell’Ue vale, infatti, <strong>25 miliardi</strong> mentre <strong>il commercio e vendita all’ingrosso è stimato in 38 miliardi di euro</strong> e l<strong>a distribuzione al dettaglio arriva a quasi 60 miliardi di euro</strong> di fatturato.</p>
  416. <p>Per i fiori recisi la filiera è globalizzata perché dal 1990, come ha ricordato sempre Mamias:  «L’Africa e il Sudamerica hanno un ruolo chiave e sono diventati player importanti e oggi  riforniscono parte del mercato europeo per tutto l’anno. In Europa sono, invece, protagonisti  i Paesi bassi che valgono il 45% della produzione e hanno promosso il commercio con il sistema delle aste nel 2015».</p>
  417. <h2>Il verde aiuta la sostenibilità</h2>
  418. <p><strong>Josep M. Pagès</strong>, segretario generale dell’Ena (Associazione europea del vivaismo), ha fatto notare come la definizione di piante ornamentali sia ormai obsoleta e dovrebbe essere sostituita da “piante per spazi urbani” ricordando anche che i vivai europei esportano verso i paesi terzi cinque volte di più di quanto importino. Da sottolineare, secondo Pagès, anche i risultati positivi ottenuti dal passaporto per le piante e dal progetto Piante made in Europe.</p>
  419. <p><strong>Robbert Snep</strong> ricercatore dell’Università di Wageningen verde ha ribadito, durante la tavola rotonda: "Il ruolo dei fiori e delle piante nella costruzione di un'Europa sostenibile", come il verde possa aiutare la sostenibilità, endendo le città più sane e sostenendo la biodiversità, mentre la giovane <strong>Kayleigh Ammerlaan</strong> di The Green Innovator, produttrice di piante verdi tropicali ha, invece, fatto notare come al momento non ci sia disponibilità a pagare di più i prodotti sostenibili.</p>
  420. <p>&nbsp;</p>
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  428. </div><p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it/tecnica-tecnologia/florovivaismo/presentato-manifesto-sostenibilita-coltivatori-europei-fiori-piante/">Presentato il manifesto sulla sostenibilità dei florovivaisti europei</a> è un contenuto originale di <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it">Terra e Vita</a>.</p>
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  439. </item>
  440. <item>
  441. <title>La ricetta della resilienza in un contesto difficile</title>
  442. <link>https://terraevita.edagricole.it/attualita/la-ricetta-della-resilienza-in-un-contesto-difficile/</link>
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  444. <pubDate>Mon, 15 Apr 2024 16:11:15 +0000</pubDate>
  445. <dc:creator><![CDATA[Redazione Terra e Vita]]></dc:creator>
  446. <category><![CDATA[Attualità]]></category>
  447. <category><![CDATA[Featured]]></category>
  448. <category><![CDATA[mercati]]></category>
  449. <category><![CDATA[Pac]]></category>
  450.  
  451. <guid isPermaLink="false">https://terraevita.edagricole.it/?p=40521447</guid>
  452. <description><![CDATA[<p>All'inaugurazione del 217esimo anno accademico dell'Accademia nazionale di agricoltura Angelo Frascarelli ha tracciato il quadro economico del settore primario e proposto alcune soluzioni per affrontare meglio le difficoltà</p>
  453. <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it/attualita/la-ricetta-della-resilienza-in-un-contesto-difficile/">La ricetta della resilienza in un contesto difficile</a> è un contenuto originale di <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it">Terra e Vita</a>.</p>
  454. ]]></description>
  455. <content:encoded><![CDATA[<div style="margin: 5px 5% 10px 5%;"><img src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2024/04/Frasca-accademia-e1713273994576-600x366.jpg" width="600" height="366" title="" alt="resilienza" /></div><div><div class="td-post-sub-title">All'inaugurazione del 217esimo anno accademico dell'Accademia nazionale di agricoltura Angelo Frascarelli ha tracciato il quadro economico del settore primario e proposto alcune soluzioni per affrontare meglio le difficoltà<!-- nbmpe --></div>
  456.  
  457. <div>L'Ucraina è il granaio d'Europa e quindi non si possono escludere altri rischi di approvvigionamento alimentare se la guerra continua? «Questa affermazione non è vera, forse lo era nel passato. Oggi il granaio d'Europa è l'Unione europea stessa, in particolare la Francia. Non ci sono preoccupazioni per l'approvvigionamento alimentare, anche se restano due problemi rilevanti: la volatilità dei prezzi e la perdita di potere negoziale dell'agricoltura lungo la catena del valore».</div>
  458. <div></div>
  459. <div>È un passaggio della lezione di <strong>Angelo Frascarelli</strong> nella sua prolusione "Politiche europee, approvvigionamenti agricoli e prezzi di mercato", che ha inaugurato il 217esimo anno accademico dell'Accademia nazionale di agricoltura, alla presenza, tra gli altri, del commissario per alla ricostruzione post-alluvione in Emilia-Romagna, Toscana e Marche <strong>Francesco Paolo Figliuolo</strong>, insignito del titolo di accademico onorario prima di aggiornare il quadro sulle misure della ricostruzione, che include un nuovo accordo con la stessa Accademia.</div>
  460. <div></div>
  461. <div>«La politica dei mercati è ancora attuale – ha continuato Frascarelli – ma con obiettivi e strumenti totalmente diversi rispetto al passato. Per questo oggi occorre favorire la resilienza delle imprese agricole, con strumenti di gestione del rischio, diversificazione e adattamento ai rischi climatici, così come attrarre valore lungo la filiera differenziando i prodotti, con l'economia contrattuale e l'associazionismo».</div>
  462. <h2>Il supporto degli accademici per la tutela del territorio</h2>
  463. <div>La giornata è stata aperta dalla relazione del presidente dell'Accademia nazionale di Agricoltura <strong>Giorgio Cantelli Forti</strong> dal titolo "L'eccellenza dell'agricoltura italiana è ancora un valore?". «Il bilancio dell'Accademia – ha detto Cantelli Forti – è molto positivo per i progetti svolti a tutela dell'ambiente e del territorio, con attività sempre più legate all'ammodernamento dell'attività agricola, la salvaguardia del suolo, la sicurezza alimentare e la tutela del consumatore. L'accordo firmato con la struttura commissariale consentirà ai nostri accademici, che ricoprono tanti ruoli nelle discipline agrarie, di collaborare con la struttura commissariale in qualità di esperti – ha concluso il presidente – abbiamo avuto la possibilità di entrare nei gruppi di lavoro e daremo il nostro contributo per il territorio».</div>
  464.  
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  467.  
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  470.  
  471. </div><p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it/attualita/la-ricetta-della-resilienza-in-un-contesto-difficile/">La ricetta della resilienza in un contesto difficile</a> è un contenuto originale di <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it">Terra e Vita</a>.</p>
  472. ]]></content:encoded>
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  477. <media:copyright>Terra e Vita</media:copyright>
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  479. <media:description type="html"><![CDATA[]]></media:description>
  480. </media:content>
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  482. </item>
  483. <item>
  484. <title>Uve da vino, prezzi in rialzo per la minor produzione 2023</title>
  485. <link>https://terraevita.edagricole.it/economia-e-politica-agricola/uve-da-vino-prezzi-in-rialzo-per-la-minor-produzione-2023/</link>
  486. <comments>https://terraevita.edagricole.it/economia-e-politica-agricola/uve-da-vino-prezzi-in-rialzo-per-la-minor-produzione-2023/#respond</comments>
  487. <pubDate>Mon, 15 Apr 2024 14:46:44 +0000</pubDate>
  488. <dc:creator><![CDATA[Redazione Terra e Vita]]></dc:creator>
  489. <category><![CDATA[Economia e politica agricola]]></category>
  490. <category><![CDATA[vino]]></category>
  491. <category><![CDATA[vite]]></category>
  492. <category><![CDATA[viticoltura]]></category>
  493.  
  494. <guid isPermaLink="false">https://terraevita.edagricole.it/?p=40521434</guid>
  495. <description><![CDATA[<p>Peronospora e grandine hanno flagellato i grappoli. Rialzi più marcati al Centro Sud. Cali a doppia cifra per le uve dei grandi vini veneti</p>
  496. <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it/economia-e-politica-agricola/uve-da-vino-prezzi-in-rialzo-per-la-minor-produzione-2023/">Uve da vino, prezzi in rialzo per la minor produzione 2023</a> è un contenuto originale di <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it">Terra e Vita</a>.</p>
  497. ]]></description>
  498. <content:encoded><![CDATA[<div style="margin: 5px 5% 10px 5%;"><img src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2022/09/raccolta-uva-600x400.jpeg" width="600" height="400" title="" alt="" /></div><div><div class="td-post-sub-title">Peronospora e grandine hanno flagellato i grappoli. Rialzi più marcati al Centro Sud. Cali a doppia cifra per le uve dei grandi vini veneti<!-- nbmpe --></div>
  499.  
  500. <p>Borsa merci telematica italiana (<a href="https://www.bmti.it/" target="_blank" rel="noopener noreferrer"><strong>Bmti</strong></a>) ha presentato al Vinitaly l'analisi sull'andamento dei<br />
  501. prezzi delle uve da vino relative alla vendemmia 2023 delle Camere di Commercio. Lo studio - informa una nota - ha confermato i diffusi aumenti che hanno colpito i prezzi delle<br />
  502. uve da vino in Italia, per effetto della forte contrazione della produzione di uve nel 2023. I rialzi più accentuati si sono rilevati nel Centro e nel Sud Italia, nelle zone maggiormente interessate dalla riduzione produttiva a causa delle infestazioni da peronospora e delle grandinate. Per le uve del Nord Italia, invece, si è osservata maggiore stabilità.</p>
  503. <h2>Giù i prezzi delle uve per Amarone e Prosecco</h2>
  504. <p>Secondo l'analisi di Bmti, in Veneto si è osservato un lievissimo calo delle uve per la produzione di Amarone e Recioto Docg (-2% rispetto al 2022), quotate a Verona. In calo, dopo la crescita degli anni scorsi, anche le uve utilizzate per il Prosecco Docg Conegliano Valdobbiadene (-11%) quotate a Treviso e le uve atte a Prosecco Doc (-15%) e Colli Euganei bianco Doc (-15%), quotate a Padova (-11%). In rialzo, invece, i prezzi delle uve atte a Lugana Doc (+13%) e delle uve atte a Soave Doc (+19%), quotate a Verona.</p>
  505. <h2>Boom per Bonarda e Barbera</h2>
  506. <p>Dominano, invece, i rialzi per le uve quotate sulle piazze lombarde e piemontesi. Tra le uve per produrre i vini dell'Oltrepò Pavese, le uve del Bonarda Doc e Barbera Doc, rilevate a Pavia, sono aumentate del 28% rispetto al 2022. Crescita a doppia cifra (+21%) in 12 mesi anche per le uve del Franciacorta Docg, rilevate a Brescia. In Piemonte, leggero<br />
  507. rialzo per le uve per la produzione di Barolo Docg (+4%) e per le uve atte a Langhe Nebbiolo Doc (+3%), quotate a Cuneo. Sempre in Piemonte, rialzi contenuti, inferiori al +5%, anche per le uve atte a Barbera d'Asti Docg e per quelle del Moscato Docg,<br />
  508. rilevate ad Asti.</p>
  509. <h2>Rialzi a doppia cifra per Brunello e Chianti Classico</h2>
  510. <p>Variazioni contenute anche per le uve del Lambrusco, quotate a Reggio Emilia. Tra i grandi rossi toscani, i prezzi delle uve per il Brunello di Montalcino Docg e per il Chianti Classico Docg, rilevate a Siena, sono aumentate di quasi il 15% rispetto al 2022. Meno accentuato, invece, l'aumento dei prezzi delle uve per il Nobile di Montepulciano Docg (+2%). Lieve calo, sempre sulla piazza senese, per il Chianti Docg.</p>
  511. <p>Infine, la forte contrazione produttiva che ha colpito l’Abruzzo, ha portato il prezzo delle uve del Montepulciano d’Abruzzo Doc, rilevate sulla piazza di Pescara, ad un aumento di quasi il 40% rispetto a un anno fa. Ancor più marcato l’aumento per le uve atte a Pecorino d’Abruzzo Doc e a Trebbiano Doc, cresciute di oltre il +50% su base annua.</p>
  512.  
  513.  
  514.  
  515.  
  516.  
  517.  
  518.  
  519. </div><p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it/economia-e-politica-agricola/uve-da-vino-prezzi-in-rialzo-per-la-minor-produzione-2023/">Uve da vino, prezzi in rialzo per la minor produzione 2023</a> è un contenuto originale di <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it">Terra e Vita</a>.</p>
  520. ]]></content:encoded>
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  530. </item>
  531. <item>
  532. <title>Sant&#8217;Orsola, nel 2023 fatturato e utili in crescita</title>
  533. <link>https://terraevita.edagricole.it/attualita/santorsola-nel-2023-fatturato-e-utili-in-crescita/</link>
  534. <comments>https://terraevita.edagricole.it/attualita/santorsola-nel-2023-fatturato-e-utili-in-crescita/#respond</comments>
  535. <pubDate>Mon, 15 Apr 2024 14:22:30 +0000</pubDate>
  536. <dc:creator><![CDATA[Carlo Bridi]]></dc:creator>
  537. <category><![CDATA[Attualità]]></category>
  538. <category><![CDATA[frutticoltura]]></category>
  539. <category><![CDATA[piccoli frutti]]></category>
  540. <category><![CDATA[Trentino]]></category>
  541.  
  542. <guid isPermaLink="false">https://terraevita.edagricole.it/?p=40521422</guid>
  543. <description><![CDATA[<p>Ai soci liquidati poco meno di 29 milioni di euro, il 10,54% in più rispetto al 2022</p>
  544. <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it/attualita/santorsola-nel-2023-fatturato-e-utili-in-crescita/">Sant&#8217;Orsola, nel 2023 fatturato e utili in crescita</a> è un contenuto originale di <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it">Terra e Vita</a>.</p>
  545. ]]></description>
  546. <content:encoded><![CDATA[<div style="margin: 5px 5% 10px 5%;"><img src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2024/04/Silvio-Bertoldi-e-Matteo-Bortolini-e1713168583600-571x400.jpg" width="571" height="400" title="Silvio Bertoldi e Matteo Bortolini" alt="Sant'Orsola" /></div><div><div class="td-post-sub-title">Ai soci liquidati poco meno di 29 milioni di euro, il 10,54% in più rispetto al 2022<!-- nbmpe --></div>
  547.  
  548. <p>Utile netto, fatturato e, quel che più conta, liquidato ai soci in netta crescita con un aumento a due cifre, nonostante che la produzione sia rimasta sostanzialmente stabile. E ancora: entro il 2024 si avranno i risultati del progetto nuove serre, e nel 2027 la cooperativa Sant’Orsola ospiterà l'International Symposium Rubus and Ribes. Sono queste le indicazioni più importanti emerse nell’assemblea annuale dei soci della coop trentina dei piccoli frutti. A elencarle il presidente <strong>Silvio Bertoldi</strong> davanti a un affollato auditorium.</p>
  549. <h2>I numeri del 2023</h2>
  550. <p>l fatturato del settore piccoli frutti, fragole e ciliege, è aumentato di oltre l’11% rispetto al 2022 passando da poco più di 58 milioni di euro a 65 milioni a fine 2023. Tale incremento ha fatto da traino al liquidato distribuito ai soci, cresciuto da un anno all'altro del 10,54%, in valore assoluto dai 26 milioni del 2022 a 28.890.000 di fine 2023.</p>
  551. <p>L'utile netto inserito in bilancio, è pari a 744.540 euro, schizzato verso l'alto rispetto all'anno scorso. La cooperatriva è riuscita a spuntare prezzi di vendita migliori rispetto al passato, quando gli effetti post Covid e l'incertezza economica generale li avevano decisamente depressi. Come? lavorando molto sulla clientela, cioè sulla grande distribuzione organizzata ed sui mercato ortofrutticoli, riuscendo a trasmettere al meglio i valori dei suoi prodotti, recuperando in tal modo sostanziose marginalità nella vendita e ciò nonostante le molteplici criticità che nel corso dell'anno hanno pesato in modo rilevante anche sulle attività imprenditoriali dei 750 soci frutticoltori: alti costi dell'energia, delle materie prime e dei tassi di interesse bancari. Gli eventi climatici avversi e la precarietà derivante dalla instabilità internazionale hanno aggiunto ulteriori difficoltà al settore.</p>
  552. <h2>Premio alla qualità</h2>
  553. <p>La Sant'Orsola ha reagito alle molteplici difficoltà ha saputo trasmettere bene i valori dei suoi piccoli frutti, compresi quelli a residuo zero ritagliandosi sempre maggiori spazi di mercato.</p>
  554. <p>«I buoni prezzi spuntati hanno premiato la qualità del prodotto Sant'Orsola – ha sottolineato Bertoldi – l'aumento a due cifre della liquidazione a favore dei soci è questo l'ottimo risultato conseguito cui ha contribuito l'intera filiera ovvero le aziende socie, i collaboratori. La situazione finanziaria e patrimoniale è molto solida, ciò,deriva anche dai benefici prodotti dagli investimenti compiuti negli anni scorsi, il che ci consente di costruire lo sviluppo futuro delle attività e di aumentare le rese agricole».</p>
  555. <p>Tra gli investimenti compiuti di particolare rilievo è quello mirato a produrre in casa energia pulita. L'estensione delle superfici aziendali coperte da pannelli fotovoltaici a fine 2024 consentirà di ottenere oltre il 35% del fabbisogno energetico medio annuo della cooperativa.</p>
  556. <h2>Piccoli frutti, domanda in crescita</h2>
  557. <p>Sul futuro ha puntato il direttore <strong>Matteo Bortolini</strong> nel suo intervento. A fronte di un mercato dei piccoli frutti in continua crescita e alla richiesta di sempre maggiori quantità di frutta da parte della clientela, ha invitato i soci ad incrementare ancor più le loro conoscenze e capacità imprenditoriali. Li ha spronati ad investire negli impianti esistenti per migliorarne l’efficienza, la lavorabilità e la gestione, in una parola ad ottimizzare l’organizzazione generale del lavoro. «Il potere di fare qualcosa domani è nelle nostre e vostre mani» ha detto Bortolini, invitando a cogliere le situazioni di mercato che la cooperativa segnala in modo da programmare in modo oculato gli investimenti aziendali.</p>
  558. <p>Nei programmi del futuro della Sant'Orsola la XIV edizione dell'International Symposium Rubus and Ribes (simposio internazionale su lampone, mora e ribes) nel luglio 2027 un importante appuntamento di 200 ricercatori scientifici del settore che avrà luogo presso la cooperativa. La volta scorsa s'era tenuta nelle università statali dell'Oregon e Whashington negli Usa. Per la Sant'Orsola si tratta di un importante riconoscimento delle sue attività di ricerca e sviluppo che durano da oltre due decenni.</p>
  559. <p>Entro l'anno in corso, la cooperativa presenterà i risultati definitivi dello studio iniziato nel 2023 per offrire ai soci un intero pacchetto di proposte e soluzioni, contenenti non solo dati scientifici, ma anche analisi di costi per nuovi impianti, tecniche di realizzazione e modalità di inserimento nell'ambiente.</p>
  560.  
  561.  
  562.  
  563.  
  564.  
  565.  
  566.  
  567. </div><p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it/attualita/santorsola-nel-2023-fatturato-e-utili-in-crescita/">Sant&#8217;Orsola, nel 2023 fatturato e utili in crescita</a> è un contenuto originale di <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it">Terra e Vita</a>.</p>
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  569. <wfw:commentRss>https://terraevita.edagricole.it/attualita/santorsola-nel-2023-fatturato-e-utili-in-crescita/feed/</wfw:commentRss>
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  574. <media:title>Silvio Bertoldi e Matteo Bortolini</media:title>
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  578. </item>
  579. <item>
  580. <title>Truffa sui contributi Pac con finti pascoli nell&#8217;Alta Murgia</title>
  581. <link>https://terraevita.edagricole.it/attualita/truffa-sui-contributi-pac-con-finti-pascoli-nellalta-murgia/</link>
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  583. <pubDate>Mon, 15 Apr 2024 13:14:26 +0000</pubDate>
  584. <dc:creator><![CDATA[Redazione Terra e Vita]]></dc:creator>
  585. <category><![CDATA[Attualità]]></category>
  586. <category><![CDATA[Pac]]></category>
  587.  
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  589. <description><![CDATA[<p>Sequestrati dai carabinieri 400mila euro a due imprenditori agricoli che per cinque anni hanno presentato domande uniche di pagamento false</p>
  590. <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it/attualita/truffa-sui-contributi-pac-con-finti-pascoli-nellalta-murgia/">Truffa sui contributi Pac con finti pascoli nell&#8217;Alta Murgia</a> è un contenuto originale di <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it">Terra e Vita</a>.</p>
  591. ]]></description>
  592. <content:encoded><![CDATA[<div style="margin: 5px 5% 10px 5%;"><img src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2022/05/rcb-martina-franca-murge-11-05-592x400.jpg" width="592" height="400" title="" alt="truffe" /></div><div><div class="td-post-sub-title">Sequestrati dai carabinieri 400mila euro a due imprenditori agricoli che per cinque anni hanno presentato domande uniche di pagamento false<!-- nbmpe --></div>
  593.  
  594. <p>Avevano presentato domande uniche di pagamento per ottenere contributi Pac relativi a terreni pascolivi nell'area del parco naturale dell'Alta Murgia barese ma su quei terreni non c'erano animali, anche perché la vegetazione presente era stata completamente distrutta da incendi. A scoprire la truffa sono stati i carabinieri del Parco nazionale Alta Murgia di Altamura che hanno disposto il sequestro preventivo di denaro e disponibilità finanziarie, di altri beni o utilità di proprietà di un imprenditore agricolo e di un suo delegato per 400mila euro.</p>
  595. <h2>Simulato il possesso di mandrie</h2>
  596. <p>La condotta fraudolenta si è sviluppata attraverso la presentazione, tra il 2017 e il 2021, di domande uniche di pagamento, nelle quali gli imprenditori agricoli non si sono limitati a dichiarare falsamente la conduzione di appezzamenti di terreni pascolivi mediante l’attività agricola del pascolamento di animali - si legge in una nota dei carabinieri ma attraverso la realizzazione di fittizi contratti di gestione degli animali, hanno realizzato veri e propri artifizi atti a trarre in inganno l’organismo pagatore circa l’esistenza delle condizioni per accedere ai citati finanziamenti pubblici.</p>
  597. <p>Inoltre, i militari hanno appurato che gran parte dei terreni erano stati attraversati da incendi negli anni scorsi, dunque inservibili come terreni per il pascolo del bestiame.</p>
  598.  
  599.  
  600.  
  601.  
  602.  
  603.  
  604.  
  605. </div><p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it/attualita/truffa-sui-contributi-pac-con-finti-pascoli-nellalta-murgia/">Truffa sui contributi Pac con finti pascoli nell&#8217;Alta Murgia</a> è un contenuto originale di <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it">Terra e Vita</a>.</p>
  606. ]]></content:encoded>
  607. <wfw:commentRss>https://terraevita.edagricole.it/attualita/truffa-sui-contributi-pac-con-finti-pascoli-nellalta-murgia/feed/</wfw:commentRss>
  608. <slash:comments>0</slash:comments>
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  613. <media:description type="html"><![CDATA[]]></media:description>
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  616. </item>
  617. <item>
  618. <title>In Italia un terzo dei vigneti assicurati contro gli eventi climatici</title>
  619. <link>https://terraevita.edagricole.it/economia-e-politica-agricola/gestione-del-rischio/vigneti-assicurati-contro-gli-eventi-climatici/</link>
  620. <comments>https://terraevita.edagricole.it/economia-e-politica-agricola/gestione-del-rischio/vigneti-assicurati-contro-gli-eventi-climatici/#respond</comments>
  621. <pubDate>Mon, 15 Apr 2024 12:53:42 +0000</pubDate>
  622. <dc:creator><![CDATA[Redazione Terra e Vita]]></dc:creator>
  623. <category><![CDATA[Featured]]></category>
  624. <category><![CDATA[Gestione del rischio]]></category>
  625. <category><![CDATA[clima]]></category>
  626. <category><![CDATA[vino]]></category>
  627. <category><![CDATA[vite]]></category>
  628. <category><![CDATA[viticoltura]]></category>
  629.  
  630. <guid isPermaLink="false">https://terraevita.edagricole.it/?p=40521429</guid>
  631. <description><![CDATA[<p>I dati sulla gestione del rischio in viticoltura presentati da Ismea a Vinitaly. La strategia migliore è quella che affianca alle assicurazioni la difesa attiva</p>
  632. <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it/economia-e-politica-agricola/gestione-del-rischio/vigneti-assicurati-contro-gli-eventi-climatici/">In Italia un terzo dei vigneti assicurati contro gli eventi climatici</a> è un contenuto originale di <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it">Terra e Vita</a>.</p>
  633. ]]></description>
  634. <content:encoded><![CDATA[<div style="margin: 5px 5% 10px 5%;"><img src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2023/10/grandine-vigneti-533x400.jpg" width="533" height="400" title="" alt="coperture assicurative" /></div><div><div class="td-post-sub-title">I dati sulla gestione del rischio in viticoltura presentati da Ismea a Vinitaly. La strategia migliore è quella che affianca alle assicurazioni la difesa attiva<!-- nbmpe --></div>
  635.  
  636. <div>Delle oltre 241.000 imprese vitivinicole italiane, quasi 27.000 (l’11%) sono assicurate contro i rischi meteoclimatici, realtà che in termini di superfici rappresentano però il 30% degli ettari vitati lungo la Penisola (673.000 circa). Un comparto che concentra oltre un terzo del mercato assicurativo agricolo agevolato specifico delle coltivazioni vegetali, con polizze che cumulano un valore di circa 2,3 miliardi di euro, pari ad oltre il 50% della Plv del settore.</div>
  637. <div></div>
  638. <div>Sono i numeri illustrati da Ismea a Vinitaly nel corso del convegno “Misure attive e passive di gestione del rischio nella filiera uva da vino”, che confermano l’importanza del comparto vitivinicolo in termini di adesione agli strumenti di risk management e che allo stesso tempo evidenziano la necessità di salvaguardare patrimonio e capitale circolante di un asset di assoluto rilievo per l’agroalimentare italiano, grazie a un giro d’affari alla produzione di poco meno di 14 miliardi di euro (oltre il 10% del fatturato agrifood) e ai quasi otto miliardi di esportazioni, con le cantine italiane che muovono fuori dai confini nazionali i volumi in assoluto più elevati a livello mondiale.</div>
  639. <h2>Cresce il Nord crolla il Sud</h2>
  640. <p>Dal punto di vista territoriale, nel 2023 l’aumento del 2% del numero delle aziende vitivinicole assicurate nelle regioni settentrionali non ha compensato il calo registrato nel resto d’Italia, rispettivamente del 9% nel Centro e del 18% nel Mezzogiorno, con il dato nazionale che ha fatto segnare pertanto una contrazione del 4,9% sul 2022.</p>
  641. <p>II Nord copre poco meno dell’80% dei valori assicurati in Italia, con il ruolo-pivot del Veneto (40,4%), prima regione vitivinicola a livello nazionale, seguito dal Friuli-Venezia Giulia (11,5%). Nelle regioni centrali, con circa il 10% di quota, è la Toscana a fare la parte del leone (7,8%), mentre al Sud, Isole comprese (10,7%), il primato va alla Puglia, con il 6,7% dei valori complessivamente assicurati.</p>
  642. <h2>Vincente il mix tra polizze e diesa attiva</h2>
  643. <p>«Permangono, oltre a un evidente squilibrio territoriale, i problemi legati alla necessità, da parte delle aziende vitivinicole, di dover fronteggiare la scarsa attenzione ai rischi fitosanitari da parte delle compagnie assicurative, per la mancanza di una storia sinistri necessaria a una corretta tariffazione – ha dichiarato il dirigente di Ismea <strong>Camillo Zaccarini Bonelli</strong> – per questa ragione le aziende, essenzialmente del nord Italia, che hanno puntato su un mix di strumenti di risk management hanno potuto beneficiare di una migliore protezione, affiancando, se possibile, a una polizza contro i rischi climatici una copertura fitosanitaria con l’adesione, anche questa agevolata, grazie ai contributi Ue e nazionali, ad esempio di un fondo di mutualizzazione. Tanto più se si considera che nel 2023 la vendemmia in Italia, scesa ai minimi da 76 anni, ha accusato gravi perdite di resa per le conseguenze della peronospora e delle grandinate».</p>
  644. <h2>Circolo virtuoso con il credito</h2>
  645. <p>Nell’ambito del convegno è stato più volte sottolineato il circolo virtuoso che si innesca con una corretta strategia della prevenzione e gestione del rischio, di supporto anche all’accesso al credito, con la naturale propensione delle banche a valorizzare, nelle metriche valutative dei clienti da finanziare, le aziende che mettono in campo investimenti in tal senso.</p>
  646. <p>«Dobbiamo favorire con le risorse della Pac una più stretta sinergia fra coperture assicurative e mutualistiche e strumenti di difesa attiva, come reti anti grandine, droni e sensori, che limitano anche i costi per la sottoscrizione delle polizze – ha dichiarato il presidente di Ismea <strong>Livio Proietti</strong> – Ismea, che gestisce la Banca dati sui rischi in agricoltura, garantisce un costante supporto alle istituzioni sulle tematiche della gestione del rischio, anche con dati e informazioni necessari agli scambi di conoscenze e alla prevenzione dei rischi da parte delle aziende, esposte oggi più che in passato agli effetti dei cambiamenti climatici».</p>
  647.  
  648.  
  649.  
  650.  
  651.  
  652.  
  653.  
  654. </div><p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it/economia-e-politica-agricola/gestione-del-rischio/vigneti-assicurati-contro-gli-eventi-climatici/">In Italia un terzo dei vigneti assicurati contro gli eventi climatici</a> è un contenuto originale di <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it">Terra e Vita</a>.</p>
  655. ]]></content:encoded>
  656. <wfw:commentRss>https://terraevita.edagricole.it/economia-e-politica-agricola/gestione-del-rischio/vigneti-assicurati-contro-gli-eventi-climatici/feed/</wfw:commentRss>
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  660. <media:copyright>Terra e Vita</media:copyright>
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  665. </item>
  666. <item>
  667. <title>Nuove agevolazioni per i giovani imprenditori</title>
  668. <link>https://terraevita.edagricole.it/leggi-lavoro-fisco/lavoro/giovani-imprenditori-nuove-agevolazioni/</link>
  669. <comments>https://terraevita.edagricole.it/leggi-lavoro-fisco/lavoro/giovani-imprenditori-nuove-agevolazioni/#respond</comments>
  670. <pubDate>Mon, 15 Apr 2024 10:49:31 +0000</pubDate>
  671. <dc:creator><![CDATA[Giulio D'Imperio]]></dc:creator>
  672. <category><![CDATA[Lavoro]]></category>
  673. <category><![CDATA[agevolazioni]]></category>
  674. <category><![CDATA[agricoltura]]></category>
  675. <category><![CDATA[giovani]]></category>
  676.  
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  678. <description><![CDATA[<p>Il Decreto del 23 febbraio 2024 emanato dal Masaf e pubblicato nella Gazzetta ufficiale n. 86 del 12 aprile 2024 apre a inedite opportunità e agevolazioni</p>
  679. <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it/leggi-lavoro-fisco/lavoro/giovani-imprenditori-nuove-agevolazioni/">Nuove agevolazioni per i giovani imprenditori</a> è un contenuto originale di <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it">Terra e Vita</a>.</p>
  680. ]]></description>
  681. <content:encoded><![CDATA[<div style="margin: 5px 5% 10px 5%;"><img src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2023/06/Giovani-600x400.jpeg" width="600" height="400" title="" alt="giovani imprenditori" /></div><div><div class="td-post-sub-title">Il Decreto del 23 febbraio 2024 emanato dal Masaf e pubblicato nella Gazzetta ufficiale n. 86 del 12 aprile 2024 apre a inedite opportunità e agevolazioni<!-- nbmpe --></div>
  682.  
  683. <p>Sono state rese note le modalità con cui richiedere agevolazioni all’Ismea per favorire l’imprenditoria giovanile e femminile in agricoltura, un fenomeno peraltro che mostra <a href="https://terraevita.edagricole.it/agricoltura-giovane/giovani-agricoltrici-crescono/" target="_blank" rel="noopener noreferrer">numeri in crescita</a>. Sarà lo stesso Istituto di servizi per il mercato agricolo e alimentare a dover accertare l’esattezza dei requisiti riportati nella domanda, completando l’intero procedimento istruttorio della domanda entro sei mesi dalla data in cui ha ricevuto la domanda. Tutto questo è riportato nel <a href="https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2024-04-12&amp;atto.codiceRedazionale=24A01818&amp;elenco30giorni=true" target="_blank" rel="noopener noreferrer">Decreto del 23 febbraio 2024</a> emanato dal ministero dell’Agricoltura della Sovranità alimentare e delle Foreste, pubblicato nella Gazzetta ufficiale n.86 del 12 aprile 2024.</p>
  684. <h2>I soggetti interessati</h2>
  685. <p>Possono beneficiare delle misure previste dal Decreto ministeriale i seguenti soggetti che svolgono la loro attività da almeno due anni dalla presentazione della domanda di agevolazione:</p>
  686. <p>- le micro imprese, le piccole e le medie imprese, costituite in qualunque forma, che decidono di subentrare nella conduzione di una intera impresa agricola e che esercitano l’attività agricola, così come prevista dall’articolo 2135 del Codice civile;</p>
  687. <p>- le micro imprese e piccole e medie imprese che presentano progetti riferiti allo sviluppo o al consolidamento di iniziative riguardo la produzione e la trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli.</p>
  688. <p>Il requisito principale di queste realtà aziendali è che devono essere amministrate e condotte da giovani aventi una età compresa tra 18 e 41 anni non compiuti.</p>
  689. <h2>Le agevolazioni</h2>
  690. <p>L’agevolazione che può essere concessa si concretizza nelle seguenti forme:</p>
  691. <p>- un mutuo agevolato, la cui durata non deve superare dieci anni e il cui tasso di interesse è pari a zero, in cui è compreso il periodo di preammortamento. Se il mutuo viene richiesto nel settore della produzione agricola, la durata massima dello stesso, comprensiva del periodo di preammortamento, non deve superare 15 anni. L’importo del mutuo non dovrà essere superiore al 60% della spesa ammissibile;</p>
  692. <p>- un contributo a fondo perduto, che non deve superare il 35% della spesa ammissibile.</p>
  693. <p>I progetti da finanziare devono prevedere investimenti di importo non superiore a 1.500.000 di euro escluso Iva.</p>
  694. <h2>I progetti finanziabili</h2>
  695. <p>I progetti oggetto di finanziamento devono essere strutturati in maniera tale da raggiungere uno dei seguenti obiettivi:</p>
  696. <p>- il miglioramento del rendimento e della sostenibilità globale della azienda agricola, soprattutto considerando la riduzione dei costi di produzione, oppure il miglioramento e la riconversione della produzione;</p>
  697. <p>- il miglioramento dell’ambiente naturale, delle condizioni di igiene o del benessere degli animali, a condizione che non si tratti di un investimento realizzato per adeguarsi alle norme stabilite dall’Unione europea;</p>
  698. <p>- realizzazione e miglioramento di infrastrutture collegate allo sviluppo, all’adeguamento e alla modernizzazione dell’agricoltura. In tutto ciò deve essere compreso l’accesso ai terreni agricoli, la ricomposizione e il riassetto fondiari, l’efficienza energetica, l’approvvigionamento di energia sostenibile e il risparmio sia energetico che idrico;</p>
  699. <p>- il contributo alla mitigazione e all’adattamento ai cambiamenti climatici, anche tramite la riduzione di emissioni di gas a effetto serra e il miglioramento del sequestro del carbonio, oltre alla promozione dell’energia sostenibile e dell’efficienza energetica;</p>
  700. <p>- il contributo alla bioeconomia circolare sostenibile e alla promozione dello sviluppo sostenibile, con un'efficiente gestione delle risorse naturali come l’acqua, il suolo e l’aria. Il tutto potrà avvenire anche attraverso la riduzione della dipendenza chimica;</p>
  701. <p>- il contributo per fermare e invertire la perdita di biodiversità, migliorando anche i servizi ecosistemici e preservando gli habitat e i paesaggi.</p>
  702. <p>Tutti questi progetti non devono assolutamente iniziare prima della data in cui viene presentata la domanda a Ismea per ottenere le agevolazioni.</p>
  703.  
  704.  
  705.  
  706.  
  707.  
  708.  
  709.  
  710. </div><p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it/leggi-lavoro-fisco/lavoro/giovani-imprenditori-nuove-agevolazioni/">Nuove agevolazioni per i giovani imprenditori</a> è un contenuto originale di <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it">Terra e Vita</a>.</p>
  711. ]]></content:encoded>
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  716. <media:copyright>africa-studio.com (Olga Yastremska and Leonid Yastremskiy)</media:copyright>
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  721. </item>
  722. <item>
  723. <title>Uva da tavola, via i vincoli al commercio delle varietà coperte da royalty</title>
  724. <link>https://terraevita.edagricole.it/viticoltura/royalty-e-mercato-uve-apirene-dalla-cassazione-sentenza-storica/</link>
  725. <comments>https://terraevita.edagricole.it/viticoltura/royalty-e-mercato-uve-apirene-dalla-cassazione-sentenza-storica/#respond</comments>
  726. <pubDate>Sun, 14 Apr 2024 19:20:45 +0000</pubDate>
  727. <dc:creator><![CDATA[Giuseppe Francesco Sportelli]]></dc:creator>
  728. <category><![CDATA[Featured]]></category>
  729. <category><![CDATA[Viticoltura]]></category>
  730. <category><![CDATA[uva da tavola]]></category>
  731.  
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  733. <description><![CDATA[<p>Dopo una lunga battaglia legale intrapresa da una imprenditrice barese, la Cassazione ha liberalizzato la commercializzazione delle uve senza semi in conformità al diritto comunitario, riconoscendo quindi il diritto alla loro distribuzione libera, anche se brevettate</p>
  734. <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it/viticoltura/royalty-e-mercato-uve-apirene-dalla-cassazione-sentenza-storica/">Uva da tavola, via i vincoli al commercio delle varietà coperte da royalty</a> è un contenuto originale di <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it">Terra e Vita</a>.</p>
  735. ]]></description>
  736. <content:encoded><![CDATA[<div style="margin: 5px 5% 10px 5%;"><img src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2024/04/Immagine-1314-534x400.jpg" width="534" height="400" title="" alt="UVE APIRENE" /></div><div><div class="td-post-sub-title">Dopo una lunga battaglia legale intrapresa da una imprenditrice barese, la Cassazione ha liberalizzato la commercializzazione delle uve senza semi in conformità al diritto comunitario, riconoscendo quindi il diritto alla loro distribuzione libera, anche se brevettate<!-- nbmpe --></div>
  737.  
  738. <p>I produttori pugliesi di <strong>uve apirene</strong> (senza semi o seedless) potranno scegliere a chi vendere l’<strong>uva da tavola</strong> da essi prodotta, anche se coperta da <strong>royalty</strong>. È quanto ha sentenziato la <strong>Cassazione</strong> chiudendo un lungo procedimento giudiziario partito da una produttrice barese di uva da tavola nei confronti della <strong>Sun World International LLC</strong>, società statunitense (Bakersfield, California) di sviluppo e concessione di licenze di varietà di frutta (<strong>in primo grado aveva prevalso la produttrice barese, in appello la Sun World</strong>). In pratica <strong>la Cassazione ha liberalizzato la commercializzazione delle uve senza semi</strong> in conformità al diritto comunitario, riconoscendo il diritto dei produttori alla loro distribuzione libera, anche se sono brevettate.</p>
  739. <h2>Uve apirene, royalty e prezzi imposti</h2>
  740. <p>I problemi legati alla commercializzazione delle uve apirene coperte da royalty sono da tempo al centro della discussione da parte degli operatori pugliesi del comparto dell’uva da tavola. Per <strong>Berardino Losito</strong>, titolare della rivendita <strong>Agrofert</strong> di Rutigliano (Ba), i viticoltori, dopo gli anni 80 e 90 del secolo scorso che hanno rappresentato l’età d’oro dell’uva da tavola in Puglia, avrebbero dovuto essere <strong>lungimiranti e organizzarsi fra loro</strong>, invece hanno proceduto ciascuno per proprio conto. «Solo <strong>alcuni</strong>, quelli che potevano contare su importanti risorse finanziarie, tecniche e organizzative aziendali, sono emersi. Gli <strong>altri</strong> sono diventati succubi dei commercianti, allora astri nascenti del comparto, adesso i suoi veri padroni, che hanno imposto ai produttori prima i prezzi e dopo persino le varietà da coltivare».</p>
  741. <p>La conversione della viticoltura locale dalla coltivazione di <strong>varietà con semi</strong>, come la storica “Italia”, la “Red Globe”, la “Victoria” e altre, a quelle apirene, ha evidenziato in maniera ancora più netta, osserva Losito, l’assoggettamento dei produttori ai commercianti.</p>
  742. <p>«Con una massiccia azione propagandistica, volta quasi a demonizzare le varietà con semi, sbandierando che non le vorrebbe consumare più nessuno, <strong>gli agricoltori sono stati spinti ad abbandonarle a favore di quelle apirene</strong>. Ma quella che era stata presentata come una nuova opportunità di mercato in realtà si è rivelata per i viticoltori un cappio al collo. Chi vuole coltivare uve apirene, che sono coperte da privative vegetali, oltre a pagare pesanti royalty al costitutore (o breeder), deve legarsi a un commerciante che, per conto del costitutore, gli fornisce le marze, gestire la coltivazione attenendosi a regole che questi detta e, infine, cedergli l’uva prodotta, se il mercato la richiede, al prezzo che egli gli impone, accettare un acconto e ricevere il saldo parecchi mesi dopo. Le uve apirene dovevano sfondare i mercati, vecchi e nuovi, così si prometteva. Invece negli anni scorsi, per varie ragioni, compreso il cattivo andamento del mercato per il calo dei consumi, non solo le uve con semi ma <strong>anche molte partite di uve apirene sono rimaste sulla pianta</strong>, non raccolte. Ciò è accaduto sia ai viticoltori che hanno un rapporto diretto con commercianti sia a quelli, sebbene in maniera più contenuta, organizzati in Op. Tanto più grave se si considera che i produttori avevano già pagato le royalty e sostenuto costi che erano persino aumentati, e di molto, rispetto agli anni precedenti!».</p>
  743. <h2>Sentenza liberalizza commercializzazione apirene</h2>
  744. <p>In questa complessa situazione si innesta la sentenza della Cassazione, che, accogliendo il ricorso della produttrice barese di uve apirene, ne ha di fatto liberalizzato la commercializzazione in conformità al diritto comunitario. La sentenza infatti così dispone nelle sue conclusioni: “(…) La sentenza impugnata <em>(il riferimento è alla sentenza di appello, a favore della Sun World, N.d.A.)</em>, pertanto, deve essere cassata in relazione al motivo accolto e la causa va rinviata alla Corte di appello di Milano, in diversa composizione, per il corrispondente nuovo esame da effettuarsi alla stregua del seguente principio di diritto: «<em>In tema di privativa comunitaria per ritrovati vegetali, è nulla, per contrarietà all’ordine pubblico, stante la violazione dell’art. 13, punti 2 e 3, del </em><a href="https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/ALL/?uri=CELEX%3A31994R2100" target="_blank" rel="noopener noreferrer"><em>Regolamento (CE) del Consiglio n. 2100/94</em></a><em>, nell’interpretazione fornitane dalla Corte di Giustizia, la clausola contrattuale che attribuisca al titolare dei diritti di proprietà intellettuale sui </em>cultivar <em>brevettati anche il potere di individuare i soggetti ai quali soltanto spetterà la distribuzione dei frutti ottenuti dal produttore precedentemente autorizzato all’utilizzo dei costituenti varietali della varietà protetta da cui quei frutti siano stati prodotti, ove questi ultimi siano inutilizzabili come materiale di moltiplicazione</em>» (…)”.</p>
  745. <h2>Tutto più chiaro? O più complicato?</h2>
  746. <p>Dalla sentenza della Cassazione deriva, dunque, che <strong>il produttore è libero di scegliere a chi vendere la propria uva da tavola, anche se si tratta di varietà coperte da royalty</strong>. È quindi una sentenza realmente storica? In realtà gli effetti della sentenza non sono chiari. <strong>Gli interrogativi sono tanti</strong>. Le uve apirene si potranno effettivamente commercializzare senza i vincoli che finora hanno trasformato i viticoltori, secondo una definizione diffusa nel comparto pugliese, in “mezzadri a vita”? Quali potranno essere le ripercussioni del via libera alla vendita di uve coperte da brevetto? Muteranno, e come, gli attuali “equilibri” a livello di filiera, cioè fra breeder, commercianti e produttori? I commercianti accetteranno di acquistare le uve nel libero mercato? Oppure c’è il rischio che l’uva rimanga sui ceppi, invenduta?</p>
  747. <h2>Del Core: «Sentenza storica, ma il sistema di filiera rimane importante»</h2>
  748. <p>Per <strong>Massimiliano Del Core</strong>, presidente della <strong>CUT-Commissione Italiana Uva da Tavola</strong>, «la sentenza conclama finalmente un principio su cui la CUT da sempre è intervenuta occupandosi dei rapporti tra produttori, operatori commerciali e costitutori di nuove varietà internazionali e nazionali per la Puglia e la Sicilia. Il principio secondo cui la <strong>tutela del diritto intellettuale frutto della privativa vegetale si esaurisce per il breeder</strong> quando viene concesso al produttore il diritto di impiantare. Un principio che veniva distorto dai contratti posti in essere sul territorio italiano. Almeno fino a questa sentenza. Infatti la sentenza della Cassazione decreta che, una volta esaurito il diritto intellettuale, cioè quando la varietà viene piantata legalmente e quindi data in concessione al produttore, <strong>il frutto pendente di quella pianta può essere distribuito dal produttore a chi vuole</strong>, senza la necessità di un’autorizzazione ulteriore da parte del breeder. Tuttavia, come la CUT ha sempre ribadito, affinché l’innovazione varietale garantisca successo sui mercati e quindi consenta al produttore di beneficiare di un posizionamento competitivo, <strong>occorre realizzare una vera filiera</strong> in grado di valorizzare il prodotto attraverso l’attività commerciale e di promozione sui mercati: <strong>il sistema di filiera di base ibrida e volontaria</strong>, in cui produttore e operatore commerciale si scelgono e collaborano rimane la chiave del successo del comparto. Ritengo perciò che <strong>la sentenza della Cassazione non deve creare incertezza nelle regole e nei rapporti nella filiera</strong>, esasperando ulteriormente la mancanza di programmazione di cui il comparto già soffre. Al contrario, deve invitare a <strong>lavorare in ottica di filiera</strong> per poter ottenere benefici concreti. Per favorire il dialogo e la pianificazione per lo sviluppo dell’innovazione varietale, la CUT lo scorso ottobre ha proposto di costituire insieme ai breeder italiani e internazionali il <strong>tavolo dell’innovazione dell’uva da tavola italiana</strong>, con la partecipazione ovviamente di produttori e commercianti. Una proposta che adesso appare ancora più attuale e necessaria».</p>
  749. <p>&nbsp;</p>
  750.  
  751.  
  752.  
  753.  
  754.  
  755.  
  756.  
  757. </div><p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it/viticoltura/royalty-e-mercato-uve-apirene-dalla-cassazione-sentenza-storica/">Uva da tavola, via i vincoli al commercio delle varietà coperte da royalty</a> è un contenuto originale di <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it">Terra e Vita</a>.</p>
  758. ]]></content:encoded>
  759. <wfw:commentRss>https://terraevita.edagricole.it/viticoltura/royalty-e-mercato-uve-apirene-dalla-cassazione-sentenza-storica/feed/</wfw:commentRss>
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  768. </item>
  769. <item>
  770. <title>Pomodoro da industria, fumata nerissima per il prezzo al Nord</title>
  771. <link>https://terraevita.edagricole.it/attualita/pomodoro-da-industria-fumata-nera-per-il-prezzo-al-nord/</link>
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  773. <pubDate>Sun, 14 Apr 2024 13:34:37 +0000</pubDate>
  774. <dc:creator><![CDATA[Simone Martarello]]></dc:creator>
  775. <category><![CDATA[Attualità]]></category>
  776. <category><![CDATA[Featured]]></category>
  777. <category><![CDATA[pomodoro]]></category>
  778.  
  779. <guid isPermaLink="false">https://terraevita.edagricole.it/?p=40521412</guid>
  780. <description><![CDATA[<p>La parte industriale dichiara conclusa la trattativa e annuncia che sottoscriverà accordi con le singole Op. La parte agricola prova a ricucire</p>
  781. <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it/attualita/pomodoro-da-industria-fumata-nera-per-il-prezzo-al-nord/">Pomodoro da industria, fumata nerissima per il prezzo al Nord</a> è un contenuto originale di <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it">Terra e Vita</a>.</p>
  782. ]]></description>
  783. <content:encoded><![CDATA[<div style="margin: 5px 5% 10px 5%;"><img src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2020/03/trapianto-pomodoro-1-533x400.jpg" width="533" height="400" title="" alt="pomodoro da industria" /></div><div><div class="td-post-sub-title">La parte industriale dichiara conclusa la trattativa e annuncia che sottoscriverà accordi con le singole Op. La parte agricola prova a ricucire<!-- nbmpe --></div>
  784.  
  785. <p>Tensione altissima tra parte agricola e industriale per l'accordo quadro sul prezzo del pomodoro da industria nel bacino del Nord Italia. Dopo quattro incontri svoltisi da fine gennaio ai giorni scorsi, industria e imprenditori agricoli non hanno trovato l'intesa sul contratto per la stagione 2024, con i trapianti che sono già iniziati da una decina di giorni. Ma, rispetto alle trattative anche molto dure degli anni scorsi, quest'anno dopo l'ultima riunione la parte industriale ha annunciato la fine della concertazione e ha annunciato che sottoscriverà un accordo quadro Nord Italia solo sulle regole ma non sul prezzo, che sarà invece concordato con le singole Op.</p>
  786. <h2>Strappo senza precedenti</h2>
  787. <p>Un vero e proprio terremoto che rischia di spaccare una delle filiere più virtuose dell'agricoltura italiana, anche se già lo scorso anno ci fu un'avvisaglia con lo strappo di <a href="https://terraevita.edagricole.it/seminativi/pomodoro-da-industria-due-op-firmano-con-casalasco-a-150-euro-a-tonnellata-la-filiera-si-spacca/" target="_blank" rel="noopener noreferrer"><strong>Casalasco che sottoscrisse due accordi con altrettante Op</strong></a>. Tra l'altro la trattativa 2024 è partita in salita, dato che Mutti non si è mai seduta al tavolo, mandando un chiaro segnale alla parte agricola. Oltre a questo, se non si arrivasse a un accordo, sarebbe messo in forte discussione anche il ruolo dell'<a href="https://oipomodoronorditalia.it/" target="_blank" rel="noopener noreferrer"><strong>Organizzazione interprofessionale</strong></a>.</p>
  788. <p>Quanto alle cifre, la parte industriale avrebbe proposto un prezzo base di 120€/t (più bonus e malus legati alla qualità), mentre la parte agricola ha chiesto di confermare la quotazione dello scorso anno, cioè 150 €/t. Durante la trattativa l'industria ha alzato la proposta a 125 €/t, spiegando che non è possibile andare oltre perché sta subendo una forte concorrenza da parte della Cina. Con uno sforzo da entrambe le parti la fumata bianca potrebbe esserci.</p>
  789. <h2>Mano tesa degli agricoltori</h2>
  790. <p>Per provare a ricucire lo strappo Confagricoltura Parma ha diffuso una nota nella quale invita le parti a riaprire la trattativa "per il bene di tutta la filiera”, esortando anche un interessamento della politica: "riteniamo sia necessario fare tutto quanto possibile affinché la trattativa, al momento dichiarata conclusa, possa essere riaperta - continua il comunicato -. Per ricucire lo strappo fondamentale potrebbe essere il ruolo della parte politica per compiere quell’attività di mediazione necessaria affinché trasformatori e produttori, con i rispettivi organi di rappresentanza, possano trovare l’intesa per un Accordo quadro sul pomodoro da industria che è sempre stato, prima di tutto, una forma di garanzia reciproca rispetto ad una corretta programmazione e ad un’equa remunerazione”.<span class="x_Apple-converted-space"> </span></p>
  791.  
  792.  
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  794.  
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  798. </div><p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it/attualita/pomodoro-da-industria-fumata-nera-per-il-prezzo-al-nord/">Pomodoro da industria, fumata nerissima per il prezzo al Nord</a> è un contenuto originale di <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it">Terra e Vita</a>.</p>
  799. ]]></content:encoded>
  800. <wfw:commentRss>https://terraevita.edagricole.it/attualita/pomodoro-da-industria-fumata-nera-per-il-prezzo-al-nord/feed/</wfw:commentRss>
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  804. <media:copyright>Terra e Vita</media:copyright>
  805. <media:title></media:title>
  806. <media:description type="html"><![CDATA[]]></media:description>
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  808. <media:thumbnail xmlns:media="http://search.yahoo.com/mrss/" url="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2020/03/trapianto-pomodoro-1-533x400.jpg" width="533" height="400" />
  809. </item>
  810. <item>
  811. <title>Agriumbria, sei milioni per l&#8217;ammodernamento di Umbriafiere</title>
  812. <link>https://terraevita.edagricole.it/fiere-ed-eventi/agriumbria-sei-milioni-ammodernamento-umbrifiere/</link>
  813. <comments>https://terraevita.edagricole.it/fiere-ed-eventi/agriumbria-sei-milioni-ammodernamento-umbrifiere/#respond</comments>
  814. <pubDate>Sat, 13 Apr 2024 20:44:57 +0000</pubDate>
  815. <dc:creator><![CDATA[Gilberto Santucci]]></dc:creator>
  816. <category><![CDATA[Fiere ed eventi]]></category>
  817. <category><![CDATA[agriumbria]]></category>
  818. <category><![CDATA[Regione Umbria]]></category>
  819.  
  820. <guid isPermaLink="false">https://terraevita.edagricole.it/?p=40521399</guid>
  821. <description><![CDATA[<p>Previsti interventi a livello di impiantistica, pavimentazione, illuminazione, sistema infissi, involucro architettonico, passerelle di collegamento, palazzina d'ingresso e sistemazione delle aree parcheggio</p>
  822. <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it/fiere-ed-eventi/agriumbria-sei-milioni-ammodernamento-umbrifiere/">Agriumbria, sei milioni per l&#8217;ammodernamento di Umbriafiere</a> è un contenuto originale di <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it">Terra e Vita</a>.</p>
  823. ]]></description>
  824. <content:encoded><![CDATA[<div style="margin: 5px 5% 10px 5%;"><img src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2024/03/1-agriumbria-2024-600x400.jpg" width="600" height="400" title="" alt="agriumbria" /></div><div><div class="td-post-sub-title">Previsti interventi a livello di impiantistica, pavimentazione, illuminazione, sistema infissi, involucro architettonico, passerelle di collegamento, palazzina d'ingresso e sistemazione delle aree parcheggio<!-- nbmpe --></div>
  825.  
  826. <p>Giusto il tempo di <strong>chiudere i battenti della 55esima edizione di Agriumbria</strong>, con 90mila ingressi nel corso della tre giorni dedicata ad agricoltura, zootecnia e alimentazione, che è arrivata la presentazione della tanto attesa <strong>ristrutturazione e riqualificazione del polo fieristico di Bastia Umbra</strong> che ospita la storica manifestazione.</p>
  827. <h2>6,1 milioni di euro di investimenti</h2>
  828. <p>I vertici della Regione e della controllata Umbriafiere hanno illustrato gli<strong> investimenti per complessivi 6,1 milioni di euro</strong> provenienti dal Fondo per lo sviluppo e coesione, come aveva anticipato a fine marzo la Presidente del Consiglio proprio nella sede del centro espositivo.</p>
  829. <h2>Restyling di padiglioni, palazzina e parcheggi</h2>
  830. <p>Previsto il <strong>restyling dei tre padiglioni</strong> con interventi a livello di impiantistica, pavimentazione, illuminazione, sistema infissi,<strong> involucro architettonico, passarelle di collegamento, ammodernamento della palazzina d'ingresso</strong>, condizionamento del padiglione numero 9 e <strong>sistemazione delle aree parcheggio.</strong></p>
  831. <figure id="attachment_40521402" aria-describedby="caption-attachment-40521402" style="width: 533px" class="wp-caption aligncenter"><a href="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2024/04/agriumbria.jpg"><img class="size-large wp-image-40521402" src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2024/04/agriumbria-533x400.jpg" alt="" width="533" height="400" /></a><figcaption id="caption-attachment-40521402" class="wp-caption-text">Presentazione del progetto di rinnovamento del polo fieristico che ospita Agriumbria</figcaption></figure>
  832. <h2>Lavori in più stralci, ultimazione per il 2027</h2>
  833. <p>Sulle tempistiche di <strong>via ai cantieri, che dovrebbero articolarsi in più stralci</strong> per non interdire completamente il polo fieristico regionale, gli amministratori hanno sottolineato come la provenzienza delle risorse impegna a <strong>tempi precisi, con il cronoprogramma tecnico che traguarda il 2027.</strong></p>
  834. <h2>Agriumbria la principale manifestazione</h2>
  835. <p>Un tema, quello dell'ammodernamento del centro espositivo che non era più rinviabile, con i <strong>limiti della struttura</strong> messi in mostra, nonostante il successo, o forse proprio per il successo, soprattutto da <strong>Agriumbria, l'evento che per volumi di fatturato e partecipazione</strong>, di espositori e visitatori, rappresenta la punta di diamante del sistema Umbriafiere.</p>
  836. <h2>Aumentare le manifestazioni e il raggio d'azione</h2>
  837. <p>Il miglioramento funzionale ed estetico del polo fieristico punta in ogni caso, è stato spiegato, ad<strong> ampliare la platea delle manifestazioni da ospitare e la loro tipologia</strong>, con l'aspirazione di consolidarsi, sfruttando la posizione strategica, come<strong> punto di riferimento del centro Italia </strong>e, in determinati settori, anche in ambito nazionale.</p>
  838. <h2>Miglioramento in vista anche per le infrastrutture</h2>
  839. <p>A tal fine la Regione ha presentato negli stessi giorni il progetto della <strong>nuova stazione ferroviaria di Perugia Collestrada,</strong> fermata di riferimento dell’aeroporto internazionale dell’Umbria "San Francesco d’Assisi" e <strong>snodo infrastrutturale di supporto</strong> anche allo sviluppo del territorio e alla crescita di Umbriafiere e di Agriumbria.</p>
  840.  
  841.  
  842.  
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  847. </div><p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it/fiere-ed-eventi/agriumbria-sei-milioni-ammodernamento-umbrifiere/">Agriumbria, sei milioni per l&#8217;ammodernamento di Umbriafiere</a> è un contenuto originale di <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it">Terra e Vita</a>.</p>
  848. ]]></content:encoded>
  849. <wfw:commentRss>https://terraevita.edagricole.it/fiere-ed-eventi/agriumbria-sei-milioni-ammodernamento-umbrifiere/feed/</wfw:commentRss>
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  853. <media:copyright>Terra e Vita</media:copyright>
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  857. <media:thumbnail xmlns:media="http://search.yahoo.com/mrss/" url="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2024/03/1-agriumbria-2024-600x400.jpg" width="600" height="400" />
  858. </item>
  859. <item>
  860. <title>In Franciacorta la prima tappa della Conferenza internazionale sul vino</title>
  861. <link>https://vigneviniequalita.edagricole.it/news/in-franciacorta-la-prima-tappa-della-conferenza-internazionale-sul-vino/#new_tab</link>
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  863. <pubDate>Sat, 13 Apr 2024 08:56:55 +0000</pubDate>
  864. <dc:creator><![CDATA[Ada Sinigalia]]></dc:creator>
  865. <category><![CDATA[Attualità]]></category>
  866.  
  867. <guid isPermaLink="false">https://terraevita.edagricole.it/?p=40521406</guid>
  868. <description><![CDATA[<p>Partono dall'Italia le celebrazioni per il centenario dell'Oiv. Accolte trenta delegazioni presso Ca' del Bosco</p>
  869. <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://vigneviniequalita.edagricole.it/news/in-franciacorta-la-prima-tappa-della-conferenza-internazionale-sul-vino/#new_tab">In Franciacorta la prima tappa della Conferenza internazionale sul vino</a> è un contenuto originale di <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it">Terra e Vita</a>.</p>
  870. ]]></description>
  871. <content:encoded><![CDATA[<div style="margin: 5px 5% 10px 5%;"><img src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2024/04/Taglio-del-nastro-568x400.jpg" width="568" height="400" title="" alt="franciacorta" /></div><div><div class="td-post-sub-title">Partono dall'Italia le celebrazioni per il centenario dell'Oiv. Accolte trenta delegazioni presso Ca' del Bosco<!-- nbmpe --></div>
  872.  
  873.  
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  880. </div><p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://vigneviniequalita.edagricole.it/news/in-franciacorta-la-prima-tappa-della-conferenza-internazionale-sul-vino/#new_tab">In Franciacorta la prima tappa della Conferenza internazionale sul vino</a> è un contenuto originale di <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it">Terra e Vita</a>.</p>
  881. ]]></content:encoded>
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  883. <slash:comments>0</slash:comments>
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  886. <media:copyright>Terra e Vita</media:copyright>
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  888. <media:description type="html"><![CDATA[]]></media:description>
  889. </media:content>
  890. <media:thumbnail xmlns:media="http://search.yahoo.com/mrss/" url="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2024/04/Taglio-del-nastro-568x400.jpg" width="568" height="400" />
  891. </item>
  892. <item>
  893. <title>Grano duro, l&#8217;incubo siccità soffia sul prezzo</title>
  894. <link>https://terraevita.edagricole.it/prezzi-grano-duro/grano-duro-incubo-siccita-soffia-prezzo/</link>
  895. <comments>https://terraevita.edagricole.it/prezzi-grano-duro/grano-duro-incubo-siccita-soffia-prezzo/#respond</comments>
  896. <pubDate>Fri, 12 Apr 2024 16:10:02 +0000</pubDate>
  897. <dc:creator><![CDATA[Stefano Serra]]></dc:creator>
  898. <category><![CDATA[Featured]]></category>
  899. <category><![CDATA[Prezzi dei prodotti agricoli]]></category>
  900. <category><![CDATA[cereali]]></category>
  901. <category><![CDATA[grano duro]]></category>
  902. <category><![CDATA[prezzi]]></category>
  903.  
  904. <guid isPermaLink="false">https://terraevita.edagricole.it/?p=40521383</guid>
  905. <description><![CDATA[<p>Il "weather market" si conferma un fattore rialzista su tutte le piazze. Arranca invece il tenero. Stabili il mais e la soia, bene la colza</p>
  906. <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it/prezzi-grano-duro/grano-duro-incubo-siccita-soffia-prezzo/">Grano duro, l&#8217;incubo siccità soffia sul prezzo</a> è un contenuto originale di <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it">Terra e Vita</a>.</p>
  907. ]]></description>
  908. <content:encoded><![CDATA[<div style="margin: 5px 5% 10px 5%;"><img src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2022/06/Prezzi_cereali_33-600x400.jpeg" width="600" height="400" title="" alt="grano duro" /></div><div><div class="td-post-sub-title">Il "weather market" si conferma un fattore rialzista su tutte le piazze. Arranca invece il tenero. Stabili il mais e la soia, bene la colza<!-- nbmpe --></div>
  909.  
  910. <h2><em>Grano duro, il fattore clima agita tutte le piazze</em></h2>
  911. <h6><strong><em><img class="alignnone size-full wp-image-40521384" src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2024/04/grano-duro-12-aprile-2024.jpg" alt="" width="1162" height="682" />Italia</em></strong><strong><em><img class="alignnone" src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2015/03/Freccia-Verde.jpg" alt="Terra e Vita" /></em></strong></h6>
  912. <p>Si conferma dopo la <a href="https://terraevita.edagricole.it/prezzi-grano-duro/il-grano-duro-da-segnali-di-risveglio-stabile-il-tenero/" target="_blank" rel="noopener noreferrer">scorsa settimana</a> la tendenza rialzista per il grano duro, supportata dal “weather market” locale che vede siccità in Sicilia e in aree del Sud Italia, che potrebbero ridurre la produzione nazionale 2024 al di sotto dei 3,5 mln/t, con prospettive di domanda in linea con lo storico e maggiore dipendenza dal prodotto di importazione, comunitario ed estero. Praticamente introvabile il grano duro con specifiche “medio-basse”, il tipo Fino sale di prezzo da Nord a Sud su tutte le mercuriali, in attesa di maggiori informazioni sul clima (alte temperature al Sud) e riflessi su quotazioni e prospettive di mercato a ridosso del salto di campagna. Si riducono gli stock di origine extra-Ue e le sirene di offerte a basso prezzo dalla Spagna sul fine Maggio – primi di Giugno. Il “Fino” Centro reso Nord sale a 338 €/t, con l’equivalente reso Sud oltre i 350 €/t; mercantili che confermano gli spread: meno 15-40 €/t al Sud e 25-65 €/t al Centro-Nord.</p>
  913. <h6><strong><em>Europa<img class="alignnone" src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2015/03/Freccia-Verde.jpg" alt="Terra e Vita" /></em></strong></h6>
  914. <p>Il futuro del mercato comunitario “nuovo raccolto” resta fortemente condizionato dal clima, che al momento vede scenari favorevoli in Spagna (alte rese ma tenore proteico atteso in calo) e prospettive decisamente più variegate in Francia (riflessi del clima eccessivamente umido), con la Grecia che si pone cauta nell’offrire dal giugno in poi. I molini mantengono un buon livello di copertura di grani locali e “any-origin”, ma ritornano sul mercato col timore di ulteriori problemi in Italia e Nord Africa a ridurre la disponibilità locale sui primi mesi della nuova campagna. Il raccolto 2024 resta indicato sui 7,5 mln/t, con la Spagna che compenserebbe in parte la probabile riduzione italiana. Prezzi che invertono la recente tendenza ribassista sull’onda delle incertezze italo-francesi e di vendite speculative fatte nelle scorse settimane. Il Fob Mediterraneo per la qualità molitoria (francese) sale oltre i 320-325 €/t, con incertezza sul valore del nuovo raccolto.</p>
  915. <h6><strong><em>Mondo<img class="alignnone" src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2015/03/Freccia-Verde.jpg" alt="Terra e Vita" /></em></strong></h6>
  916. <p>Con l’offerta turca incerta sul breve periodo (mentre sarebbe confermata la ripresa dell’export dall’estate) e le semine Usa-Canada ancora da iniziare (le condizioni igrometriche del terreno sono adeguate sul breve periodo, ma insufficienti se non riceveranno piogge nelle prossime settimane), il mercato prende una posizione più tenuta e di attesa. La disponibilità di prodotto “raccolto 2023” c’è, ma i detentori cercano di interpretare il mercato da maggio in poi prima di prendere ulteriori posizioni di vendita, anche perché a livello di qualità quello che resta da collocare è un ottimo “grado 1 alto proteico”. Semine attese in aumento in Nord America, Turchia e Russia, per una disponibilità 2024/25 che si prevede ampia. Quotazioni in ripresa per il drastico calo dell’offerta “any-origin” e la fermezza dei prezzi oltreoceano, che vedono prospettive di maggiore domanda dal bacino del Mediterraneo. Indicazioni di prezzo per il grado 1 americano oltre i 450 dollari Cif.</p>
  917. <h2><em>Grano tenero in lieve flessione</em></h2>
  918. <h6><strong><em><img class="alignnone size-full wp-image-40521385" src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2024/04/grano-tenero-12-aprile-2024.jpg" alt="" width="1153" height="678" />Italia</em></strong><strong><em><img class="alignnone" src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2015/03/Freccia-Rossa.jpg" /></em></strong></h6>
  919. <p>Lievi segnali di calo delle quotazioni su <a href="https://www.agerborsamerci.it/" target="_blank" rel="noopener noreferrer">Bologna,</a> con Milano pressoché invariato su tutte le voci. Su Ager cedono 2 €/t le voci 1 (grani di forza) e 3 (grani “misti”) per limitata domanda e offerta, che resta prevalente anche se non pressante. L’evoluzione climatica per il nuovo raccolto e le notizie dell’offerta sul breve e medio termine dall'est Ue e dall’Ucraina restano ribassiste. Molini che mantengono un adeguato livello di scorte, con acquisti mirati sul pronto. Il “tipo Bologna 14 proteina” si posiziona sui 336-338 €/t arrivo, con i “superiori” (classe 2) stabili a 275-280 €/t e i panificabili “misti” (classe 3) sui 220 €/t; le voci 4 e 5 invariate a 200-210 €/t. Comunitari generici arrivo Nord confermati sui 215 €/t, con i grani di forza sotto i 335 €/t e “spring” canadesi sui 355 €/t.</p>
  920. <h6><strong><em>Europa<img class="alignnone" src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2015/03/freccia-uguale.jpg" alt="grano duro" /></em></strong></h6>
  921. <p>Pochi i segnali di variazione per determinare cambiamenti di rilevo sulle piazze comunitarie, dove permangono perplessità sull’andamento climatico e i danni alle colture in Francia. Si discute sulle restrizioni per gli arrivi dal Mar Nero, lato Russia, mentre dall’Ucraina l’import a dazio zero resta fino al 2025. Offerta di grani panificabili ben presente per tutte le tipologie e qualità con quotazioni che restano sui livelli degli ultimi giorni, con i produttori che sono prudenti a garantire specifiche superiori per il nuovo raccolto 2024. Export sempre limitato dall’aggressività russa. Su Euronext la posizione Maggio resta sui 201 €/t, con il Settembre (nuovo raccolto) sui 214 €/t (più 4 €/t); la qualità “panificabile” reso porto di Rouen a 190 €/t (+1 €/t).</p>
  922. <h6><strong><em>Mondo</em></strong><strong><em><img class="alignnone" src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2015/03/freccia-uguale.jpg" alt="grano duro" /></em></strong></h6>
  923. <p>Sulle piazze estere, dopo una settima all’insegna del rafforzamento dei prezzi, si registra un parziale rientro, più evidente per la piazza di Minneapolis (grani di forza primaverili) che sul Cbot (grani rossi panificabili). La disponibilità a livello globale è al momento rassicurante, in attesa dell’inizio delle semine primaverili in Nord Dakota-Montana e Canada, dove permangono segnali di siccità (recuperabili). Sul mercato resta volatilità e si conferma la pressione dell’offerta russa nonostante segnali di ripresa dei prezzi e rumors di siccità nelle aree vocate del sud del Paese; sotto osservazione i progressi colturali in India e Cina, con qualche incertezza climatica. Prezzi: l’Argentino a 233 $/t, l’Australiano Soft White a 242 $/t, il Dns a 291 $/t, il “milling” Russo a 211 $/t.</p>
  924. <h2><em>Mais, la domanda rimane debole</em></h2>
  925. <h6><strong><em><img class="alignnone size-full wp-image-40521386" src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2024/04/Mais-12-aprile-2024.jpg" alt="" width="1144" height="682" />Italia</em></strong><strong><em><img class="alignnone" src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2015/03/freccia-uguale.jpg" alt="grano duro" /></em></strong></h6>
  926. <p>I segnali dal mercato tornano verso una sostanziale stasi negli scambi, su valori simili alla scorsa settimana. Pesano la limitata domanda, l’incertezza sull’andamento dell’offerta “any-origin” e il livello di copertura degli utilizzatori, oltre alla possibilità di variare le diete zootecniche cogliendo le opportunità offerte dai cereali a paglia. Bologna registra un invariato (dopo il meno 2 €/t della scorsa settimana), con Milano che cede 2 €/t (dopo l’ultimo invariato). Le ultime piogge al Nord e il ritorno di temperature estive sono segnali rassicuranti in ottica raccolto 2024. Il mais “con caratteristiche” vale arrivo Nord tra i 216 (Ager Bologna) ed i 218 €/t (Granaria Milano) arrivo Nord, con il mais “generico” che mantiene in differenziale di meno 5 €/t; comunitari ed esteri “con caratteristiche” che riflettono i prezzi arrivo del nazionale con caratteristiche.</p>
  927. <h6><strong><em>Europa<img class="alignnone" src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2015/03/freccia-uguale.jpg" alt="grano duro" /></em></strong></h6>
  928. <p>Settimana di quotazioni fluttuanti sia sul mercato fisico sia sulla piazza a termine di Parigi, sotto gli effetti di una ripresa della domanda sia locale sia intra-Ue. I segnali dalle piazze estere hanno dato qualche supporto indiretto a livello di prospettive di export fuori dai confini comunitari. Il mais ha ripreso competitività nelle miscele mangimistiche, con l’industria dell’amido che torna sul mercato, ma al momento i segnali sono ancora incerti per definire una chiara tendenza per le prossime settimane. Nuovo raccolto che mantiene ottime prospettive di crescita, con recente conferma di previsioni di raccolto 2024/25 sui 64-65 mln/t. Sulla piazza di Parigi Euronext la posizione di Giugno sale a 192 €/t (più 2 €/t), con l’Agosto a 196 €/t; il pronto reso porto di Bordeaux a 195 €/t (più 1 €/t).</p>
  929. <h6><strong><em>Mondo<img class="alignnone" src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2015/03/Freccia-Verde.jpg" alt="Terra e Vita" /></em></strong></h6>
  930. <p>In aggiunta ai recenti segnali rialzisti derivanti dalle stime in calo delle semine Usa (che oggi già sarebbero riviste su ettaraggi più simili al 2023), si aggiunge una maggiore pressione della domanda asiatica su Ucraina e Sudamerica (in alternativa al Mar Nero), con evidenti riflessi sulle piazze a termine (posizioni “nearby”) e sul mercato “pronto” del fisico. Se sul breve l’offerta pare inferiore alla domanda, sul medio termine il mercato è atteso tornare sui livelli di maggiore tranquillità rispetto alle ultime settimane, anche se di recente attacchi entomologici in Argentina hanno portato a un calo del 7% della produttività delle colture in campo. Prezzi Fob: l’Usa a 191 $/t, l’Ucraino 176 $/t, l’Argentino 188 $/t e il Brasiliano a 201 $/t.</p>
  931. <h2><em>Oleaginose e cereali foraggeri, scambi fiacchi sui mercati</em></h2>
  932. <h6><em><img class="alignnone size-full wp-image-40521387" src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2024/04/Foraggeri-12-aprile-2024.jpg" alt="" width="1149" height="694" /><strong>Italia</strong><img class="alignnone" src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2015/03/freccia-uguale.jpg" alt="grano duro" /></em></h6>
  933. <p><strong>Cereali foraggeri:</strong> domanda cauta e contesto di mercato poco attivo a livello di scambi sia sul breve che sul medio termine hanno di fatto cristallizzato le quotazioni, anche per un andamento delle colture al nord che resta essenzialmente positivo e la presenza di offerta “any-origin”. L’orzo pesante quota arrivo un 202-212 €/t, con i teneri sui 205-218 €/t e il sorgo stabile sui 200 €/t. <strong>Oleaginose: </strong>le quotazioni della soia su Ager (più 8 €/t) e Granaria (invariato) riportano un leggero differenziale tra le due piazze. In regime di mercato che vede poche variazioni nei fondamentali globali se non un maggiore tono per gli olii vegetali (anche per uso bio-energetico), la soia nostrana quota arrivo sui 465-475 €/t, con l’estera che (su Milano) vale sui 465 €/t (meno 25).</p>
  934. <h6><strong><em>Europa</em></strong><em><img class="alignnone" src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2015/03/Freccia-Verde.jpg" alt="Terra e Vita" /></em></h6>
  935. <p><strong>Cereali foraggeri: </strong>L’attesa e positiva combinazione di un ritorno della domanda sul quarto trimestre e del progressivo calo di disponibilità di orzi, si interseca con una tenuta dei grani teneri. A sostegno anche le esecuzioni ai porti dei contratti in essere, con richiesta di volumi “spot”, il ritardo nelle semine primaverili in Francia e la costanza delle richieste dalla Spagna. Il nuovo raccolto è in buone condizioni, soprattutto nelle regioni del Nord del continente. <strong>Oleaginose:</strong> la colza beneficia della concomitanza di un prezzo elevato del petrolio, di una situazione sostenuta degli olii vegetali e del prezzo della canola canadese e australiana. Prezzi al rialzo con la posizione di Maggio su Euronext Parigi oltre i 450 €/t (più 14 €/t) con il Fob Rouen sui 449 €/t (più 4 €/t); il girasole “oleico” reso S. Nazaire schizza a 430 €/t (più 20 €/t).</p>
  936. <h6><em><strong>Mondo</strong><img class="alignnone" src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2015/03/Freccia-Verde.jpg" alt="Terra e Vita" /></em></h6>
  937. <p><strong>Cereali foraggeri</strong>: segnali di siccità in Usa (aree a cereali vernini) e Russia si sommano all’incertezza sulla continuità della logistica dal Mar Nero (recrudescenza del conflitto), ma il rallentamento della domanda ne compensa in parte l’effetto rialzista. L’offerta russa, nonostante prezzi al lieve rialzo, resta il driver per i grani teneri, con gli orzi che trovano sostegno dalla ripresa dell’export australiano, dell’Europa e dal Mar Nero. Orzo Fob Mar Nero a 183 $/t, l’australiano a 235 $/t; il grano Srw Fob Golfo a 225 $/t e l’Ucraino a 180 $/t. <strong>Oleaginose:</strong> le stime di una maggiore domanda sul breve-medio per gli olii vegetali (food e bio-energy) è stata inizialmente di sostegno per la soia a termine sul Cbot Maggio, mentre la domanda meno pressante (rispetto allo storico del periodo) e la raccolta in Brasile rapidamente oltre il 75% hanno fatto rientrare completamente gli iniziali aumenti. In Australia, causa siccità, si prevede un calo di superfici per la colza e questo rivitalizza i prezzi anche dell’origine Canada. Prezzi Fob: la soia Usa a 453 $/t, la Brasiliana a 433 $/t e l’Argentina a 427; la colza Canadese Fob a 515 $/t.</p>
  938. <p>&nbsp;</p>
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  947. <p><span style="color: #ffffff">grano duro grano duro grano duro grano duro grano duro grano duro grano duro grano duro</span></p>
  948.  
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  950.  
  951.  
  952.  
  953.  
  954.  
  955. </div><p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it/prezzi-grano-duro/grano-duro-incubo-siccita-soffia-prezzo/">Grano duro, l&#8217;incubo siccità soffia sul prezzo</a> è un contenuto originale di <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it">Terra e Vita</a>.</p>
  956. ]]></content:encoded>
  957. <wfw:commentRss>https://terraevita.edagricole.it/prezzi-grano-duro/grano-duro-incubo-siccita-soffia-prezzo/feed/</wfw:commentRss>
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  959. <enclosure url="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2022/06/Prezzi_cereali_33.jpeg" length="153475" type="image/jpg" />
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  961. <media:copyright>Terra e Vita</media:copyright>
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  963. <media:description type="html"><![CDATA[]]></media:description>
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  966. </item>
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  968. <title>Biometano, semplificata la procedura per il bando Pnrr</title>
  969. <link>https://terraevita.edagricole.it/energie-rinnovabili/biometano-semplificata-la-procedura-per-il-bando-pnrr/</link>
  970. <comments>https://terraevita.edagricole.it/energie-rinnovabili/biometano-semplificata-la-procedura-per-il-bando-pnrr/#respond</comments>
  971. <pubDate>Fri, 12 Apr 2024 09:53:32 +0000</pubDate>
  972. <dc:creator><![CDATA[Tommaso Ranerelli]]></dc:creator>
  973. <category><![CDATA[Energie rinnovabili]]></category>
  974. <category><![CDATA[Featured]]></category>
  975. <category><![CDATA[Biogas]]></category>
  976.  
  977. <guid isPermaLink="false">https://terraevita.edagricole.it/?p=40521378</guid>
  978. <description><![CDATA[<p>Le aziende agricole interessate potranno presentare domanda di ammissione agli ultimi due bandi anche in assenza di alcune autorizzazioni</p>
  979. <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it/energie-rinnovabili/biometano-semplificata-la-procedura-per-il-bando-pnrr/">Biometano, semplificata la procedura per il bando Pnrr</a> è un contenuto originale di <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it">Terra e Vita</a>.</p>
  980. ]]></description>
  981. <content:encoded><![CDATA[<div style="margin: 5px 5% 10px 5%;"><img src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2023/10/impianto-di-biometano-agricolo-di-Bioenerys-Agri-Snam-a-Ostellato-600x337.jpg" width="600" height="337" title="" alt="biometano" /></div><div><div class="td-post-sub-title">Le aziende agricole interessate potranno presentare domanda di ammissione agli ultimi due bandi anche in assenza di alcune autorizzazioni<!-- nbmpe --></div>
  982.  
  983. <p>Buone notizie per le aziende agricole che intendo realizzare impianti a biometano sfruttando gli incentivi del Pnrr. La Commissione bilancio della Camera ha approvato due emendamenti inseriti nel Decreto Legge Pnrr (n. 19/2024) per favorire l'accesso ai finanziamenti, presentati dai deputati <strong>Andrea Barabotti</strong> (Lega) e <strong>Francesco Battistoni</strong> (Forza Italia). In pratica le aziende agricole potranno presentare domanda di ammissione agli ultimi due bandi anche in assenza di alcune autorizzazioni non essenziali in quella fase, ma che dovranno in ogni caso essere ottenute prima dell'avvio dei lavori conseguente all'approvazione delle graduatorie.</p>
  984. <h2>Il testo dell'emendamento</h2>
  985. <p><em>Art. 31-bis. (Misure per favorire l'accesso ai finanziamento del Pnrr per lo sviluppo del biometano)</em><br />
  986. <em>1. Ai titolari degli impianti che accedono ai finanziamento previsto dal decreto del Ministro</em><br />
  987. <em>dell'economia e delle finanze 6 agosto 2021, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 229 del 24 settembre 2021, per la realizzazione della Missione 2, Componente 2, Investimento 1.4 "Sviluppo del biometano secondo criteri per promuovere l'economia circolare" del Pnrr, nell'ambito della procedura abilitativa semplificata è consentito ottenere, dove previsto, il rilascio delle autorizzazioni richieste ai sensi degli articoli 29-bis e 269 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, anche in seguito al perfezionamento della procedura di ammissione al beneficio, fermo restando che le medesime autorizzazioni devono in ogni caso essere ottenute prima dell'avvio dei lavori per la realizzazione dei suddetti impianti.</em></p>
  988. <h2>Soddisfatto il Cib</h2>
  989. <p>Si tratta di un'utile semplificazione per le nostre aziende agricole sempre più soggette a scadenze che spesso impediscono di poter cogliere nei tempi le opportunità di sviluppo per il settore – ha commentato il presidente del Consorzio italiano biogas <strong>Piero Gattoni</strong> – di fronte ai tempi stretti per il completamento dei progetti del Pnrr entro il 2026, questo provvedimento costituisce una spinta agli investimenti nel nostro settore perché evita che le iniziative non possano accedere ai bandi per ritardi non dipendenti dagli agricoltori».</p>
  990.  
  991.  
  992.  
  993.  
  994.  
  995.  
  996.  
  997. </div><p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it/energie-rinnovabili/biometano-semplificata-la-procedura-per-il-bando-pnrr/">Biometano, semplificata la procedura per il bando Pnrr</a> è un contenuto originale di <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it">Terra e Vita</a>.</p>
  998. ]]></content:encoded>
  999. <wfw:commentRss>https://terraevita.edagricole.it/energie-rinnovabili/biometano-semplificata-la-procedura-per-il-bando-pnrr/feed/</wfw:commentRss>
  1000. <slash:comments>0</slash:comments>
  1001. <enclosure url="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2023/10/impianto-di-biometano-agricolo-di-Bioenerys-Agri-Snam-a-Ostellato.jpg" length="127589" type="image/jpg" />
  1002. <media:content xmlns:media="http://search.yahoo.com/mrss/" url="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2023/10/impianto-di-biometano-agricolo-di-Bioenerys-Agri-Snam-a-Ostellato-600x337.jpg" width="600" height="337" medium="image" type="image/jpeg">
  1003. <media:copyright>Terra e Vita</media:copyright>
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  1005. <media:description type="html"><![CDATA[]]></media:description>
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  1007. <media:thumbnail xmlns:media="http://search.yahoo.com/mrss/" url="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2023/10/impianto-di-biometano-agricolo-di-Bioenerys-Agri-Snam-a-Ostellato-600x337.jpg" width="600" height="337" />
  1008. </item>
  1009. <item>
  1010. <title>Agroenergie, Confagricoltura e Anb stimolano il Sud</title>
  1011. <link>https://terraevita.edagricole.it/economia-circolare/agroenergie-confagricoltura-e-anb-stimolano-il-sud/</link>
  1012. <pubDate>Fri, 12 Apr 2024 08:54:21 +0000</pubDate>
  1013. <dc:creator><![CDATA[Redazione Terra e Vita]]></dc:creator>
  1014. <category><![CDATA[Economia circolare]]></category>
  1015. <category><![CDATA[agrivoltaico]]></category>
  1016. <category><![CDATA[Biogas]]></category>
  1017. <category><![CDATA[biometano]]></category>
  1018.  
  1019. <guid isPermaLink="false">https://terraevita.edagricole.it/?p=40521355</guid>
  1020. <description><![CDATA[<p>Due incontri a Foggia e Lamezia Terme (RC), per informare gli imprenditori agricoli sulle opportunità imprenditoriali e le regole per produrre energia elettrica, biogas e biometano </p>
  1021. <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it/economia-circolare/agroenergie-confagricoltura-e-anb-stimolano-il-sud/">Agroenergie, Confagricoltura e Anb stimolano il Sud</a> è un contenuto originale di <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it">Terra e Vita</a>.</p>
  1022. ]]></description>
  1023. <content:encoded><![CDATA[<div style="margin: 5px 5% 10px 5%;"><img src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2023/05/2G_impianto-biogas-dall-alto_1-533x400.jpg" width="533" height="400" title="" alt="cogenerazione a biogas" /></div><div><div class="td-post-sub-title">Due incontri a Foggia e Lamezia Terme (RC), per informare gli imprenditori agricoli sulle opportunità imprenditoriali e le regole per produrre energia elettrica, biogas e biometano <!-- nbmpe --></div>
  1024.  
  1025. <p>La multifunzionalità è sempre più importante per la redditività delle aziende agricole. Uno dei comparti alternativi alla produzione primaria è quello dell'energia. Le imprese agricole producono e produrranno sempre più biogas, biometano e fotovoltaico agricolo. Un percorso già avviato e che ha bisogno di svilupparsi con una preparazione adeguata e un’alta professionalità. Questi i temi approfonditi nel corso di due incontri organizzati da Confagricoltura Foggia e Calabria a cui hanno partecipato il presidente di <strong>Anb</strong> (Associazione nazionale bieticoltori), <strong>Nicola Gherardi</strong>, accompagnato dal direttore tecnico, <strong>Tommaso Honorati</strong> per illustrare le nuove opportunità del settore che possono diventare fondamentali filiere agro-energetiche sui territori, in particolare nelle regioni del Sud dove l’esposizione al sole è maggiore di altre aree del Paese.</p>
  1026. <h2><a href="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2024/04/WhatsApp-Image-2024-04-11-at-16.35.56.jpeg"><img class="aligncenter size-large wp-image-40521371" src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2024/04/WhatsApp-Image-2024-04-11-at-16.35.56-600x338.jpeg" alt="" width="600" height="338" /></a>Stimolare l'aggregazione tra imprese</h2>
  1027. <p>Nella riunione svoltasi a Lamezia Terme (RC), lavori aperti dal presidente di Confagricoltura Calabria <strong>Alberto Statti</strong>, che ha sottolineato come l’obiettivo dell’associazione sia «garantire ai propri associati interessati un affiancamento qualificato nella costruzione di un progetto su misura per il territorio, con una consulenza specialistica di categoria». Il componente della giunta confederale <strong>Nicola Cilento</strong> ha evidenziato l’impegno che Confagricoltura, insieme ad Anb, in questi anni hanno messo in atto nei confronti dei decisori politici per sviluppare il settore e favorire l’attività delle imprese agricole sulle agroenergie e rimarcato l’impegno dell’associazione nel favorire la crescita complessiva del settore agricolo.</p>
  1028. <p>Nel corso dell’incontro, oltre a fare il punto sulla situazione complessiva della bieticoltura in Italia, i rappresentanti di Anb, Gherardi e Honorati, hanno approfondito le opportunità dei nuovi investimenti in materia di agroenergia e analizzato i punti salienti della normativa sulla produzione di energie alternative, le caratteristiche tecniche degli impianti e le modalità di finanziamento in caso di investimento, nonché approfondite le opportunità per le comunità energetiche dei territori rurali. Obiettivo che si affianca a quello di favorire l’aggregazione tra aziende, che in questa come in altre azioni, rimane indispensabile per ottimizzare i risultati.</p>
  1029. <p>Aggregazione che per questo genere di investimenti si rende ancora più indispensabile per sostenere un impegno economico, spesso troppo ambizioso per una singola realtà imprenditoriale come quelle calabresi.</p>
  1030. <h2><a href="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2024/04/IMG-20240409-WA0019.jpg"><img class="aligncenter size-large wp-image-40521370" src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2024/04/IMG-20240409-WA0019-533x400.jpg" alt="" width="533" height="400" /></a>Consulenza per progetti su misura</h2>
  1031. <p class="x_MsoNormal">L’obiettivo per l’associazione di categoria foggiana è di garantire ai propri associati interessati un affiancamento qualificato nella costruzione di un progetto su misura per il territorio, con una consulenza specialistica. Obiettivo che si affianca a quello di favorire l’aggregazione tra aziende, che in questa come in altre azioni, rimane indispensabile per ottimizzare i risultati. Aggregazione che per questo genere di investimenti si rende ancora più indispensabile per sostenere un impegno economico, spesso troppo ambizioso per una singola realtà imprenditoriale.</p>
  1032. <p class="x_MsoNormal">A fare gli onori di casa a Foggia, il presidente regionale di Confagricoltura Puglia, <b>Luca Lazzàro</b>. Mentre i lavori della giornata sono stati aperti da <b>Nicola Faccilongo</b> dell’Università degli Studi di Foggia, che si è soffermato sulla sempre più evidente necessità di sinergia tra aziende e istituzioni formative.</p>
  1033. <p class="x_MsoNormal">Il presidente provinciale e componente della giunta nazionale di Confagricoltura, <strong>Filippo Schiavone</strong> ha invece rimarcato l’impegno dell’associazione nel favorire la crescita complessiva del settore agricolo. «La centralità del mondo agricolo per un territorio come il nostro – ha evidenziato nel suo indirizzo di saluto – si consoliderà solo se come imprenditori agricoli sapremo affiancare al patrimonio di conoscenze ed esperienze dei nostri padri, la capacità di innovare e di guardare al futuro per i nostri figli».</p>
  1034. <p class="x_MsoNormal">
  1035.  
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  1039.  
  1040.  
  1041.  
  1042. </div><p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it/economia-circolare/agroenergie-confagricoltura-e-anb-stimolano-il-sud/">Agroenergie, Confagricoltura e Anb stimolano il Sud</a> è un contenuto originale di <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it">Terra e Vita</a>.</p>
  1043. ]]></content:encoded>
  1044. <enclosure url="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2023/05/2G_impianto-biogas-dall-alto_1.jpg" length="574060" type="image/jpg" />
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  1046. <media:copyright>Terra e Vita</media:copyright>
  1047. <media:title></media:title>
  1048. <media:description type="html"><![CDATA[]]></media:description>
  1049. </media:content>
  1050. <media:thumbnail xmlns:media="http://search.yahoo.com/mrss/" url="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2023/05/2G_impianto-biogas-dall-alto_1-533x400.jpg" width="533" height="400" />
  1051. </item>
  1052. <item>
  1053. <title>Irrigare e concimare con la stessa acqua</title>
  1054. <link>https://terraevita.edagricole.it/economia-circolare/acque-reflue-irrigare-concimare-stessa-acqua/</link>
  1055. <comments>https://terraevita.edagricole.it/economia-circolare/acque-reflue-irrigare-concimare-stessa-acqua/#respond</comments>
  1056. <pubDate>Thu, 11 Apr 2024 15:52:41 +0000</pubDate>
  1057. <dc:creator><![CDATA[Sara Vitali]]></dc:creator>
  1058. <category><![CDATA[Economia circolare]]></category>
  1059. <category><![CDATA[Featured]]></category>
  1060. <category><![CDATA[irrigazione]]></category>
  1061.  
  1062. <guid isPermaLink="false">http://terraevita.edagricole.it/?p=40521241</guid>
  1063. <description><![CDATA[<p>Risorsa importante nei periodi di siccità. Contribuisce ad aumentare la sostanza organica del terreno. Ma c'è da risolvere il nodo della salinità elevata</p>
  1064. <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it/economia-circolare/acque-reflue-irrigare-concimare-stessa-acqua/">Irrigare e concimare con la stessa acqua</a> è un contenuto originale di <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it">Terra e Vita</a>.</p>
  1065. ]]></description>
  1066. <content:encoded><![CDATA[<div style="margin: 5px 5% 10px 5%;"><img src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2024/04/Acqua-impianto-trattamento-600x356.jpeg" width="600" height="356" title="" alt="acque reflue" /></div><div><div class="td-post-sub-title">Risorsa importante nei periodi di siccità. Contribuisce ad aumentare la sostanza organica del terreno. Ma c'è da risolvere il nodo della salinità elevata<!-- nbmpe --></div>
  1067.  
  1068. <p>In campagna, in azienda e nell’industria il consumo di acqua è elevatissimo. Oggi solo una quota ridotta di questa è riutilizzata. Si sono esaminate tutte le prospettive offerte dal riuso delle acque reflue nel workshop organizzato da <a href="https://consorziocer.it/it/" target="_blank" rel="noopener noreferrer"><strong>Cer</strong></a> e Anbi che si è tenuto di recente nella sede Gruppo Orogel a Cesena.</p>
  1069. <h2>Il quadro normativo</h2>
  1070. <p>«Il riutilizzo delle acque reflue affinate è una misura di economia circolare che il nostro Paese attua da tempo, in attuazione del Dlgs 152/1999 (poi confluito nel TU Ambiente Dlgs 152/2006) – ha introdotto Marianna Ferrigno del Crea –. La norma di riferimento è il Dm 185/2003 recante norme tecniche per il riutilizzo delle acque reflue a scopo irriguo, civile, industriale di acque reflue affinate di origine urbana e industriale (più origini, più destinazioni). A partire da giugno 2023, tuttavia, è entrato in vigore il nuovo regolamento Reg. (Ue) 2020/741 recante prescrizioni minime per il riutilizzo dell’acqua che, per la prima volta, definisce a livello europeo i requisiti minimi per l’utilizzo a scopi agricoli delle acque reflue urbane trattate e affinate (una specifica origine e una specifica destinazione)».</p>
  1071. <p>I due testi normativi si differenziano per i seguenti profili: ambito di applicazione e destinazioni d’uso, introduzione dell’approccio basato sulla gestione del rischio, categorie di soggetti responsabili, diversa tipologia di approccio ai fini della verifica di qualità delle acque.</p>
  1072. <p>Il Regolamento europeo, in particolare, prevede il metodo della gestione del rischio sito specifico. Ciò significa che ai fini della produzione, dell’erogazione e dell’utilizzo di acque affinate l’autorità competente dovrà provvedere a che venga stabilito un piano di gestione dei rischi connessi al riutilizzo dell’acqua, con l’obiettivo di garantire la gestione proattiva e sicura delle acque reflue affinate, senza rischio per salute umana, animale e senza rischio ambientale. Al fine di azzerare il rischio emerso durante l’analisi del rischio, il piano di gestione del rischio e il permesso rilasciato dall’autorità competente potranno prevedere delle prescrizioni supplementari rispetto a quelle minime stabilite dal regolamento. Diversamente, la normativa italiana in vigore dal 2003 detta prescrizioni e parametri rigidi da applicare a ogni ipotesi di riutilizzo, sia per fini irrigui che per fini civili, ambientali e industriali.</p>
  1073. <p>«Vige pertanto, a oggi, un doppio binario normativo per il riuso dei reflui di origine civile e industriale – ha continuato Ferrigno – che si sta cercando di superare con la redazione di una nuova norma nazionale che allinei il testo del 2003 all’approccio del Regolamento europeo, allo scopo di uniformare il più possibile le diverse disposizioni vigenti e favorire una maggiore diffusione del riuso nel nostro Paese».</p>
  1074. <p>In particolare, da più di un anno si sta lavorando a un nuovo testo normativo per estendere l’approccio del Regolamento europeo basato sulla valutazione e della gestione del rischio sito specifica anche al riutilizzo delle acque industriali e di quelle fuori fognatura pubblica, favorendo al massimo stoccaggio e distribuzione delle acque affinate per il riutilizzo anche per fini civili, ambientali e industriali (<em>tab. 1</em>).</p>
  1075. <p>Nelle more, tramite il Decreto siccità del 2023 è stato introdotto un regime semplificato transitorio di autorizzazione per gli impianti di depurazione già in esercizio, che intendono realizzare attività di riutilizzo ai fini irrigui in agricoltura. L’inziale valenza al dicembre 2023 è stata prorogata (dall’ultimo decreto milleproroghe) all’entrata in vigore del Dpr e comunque non oltre il 31 dicembre 2024.</p>
  1076. <table>
  1077. <tbody>
  1078. <tr>
  1079. <td colspan="3" rowspan="1">
  1080. <h6>tab. 1 I punti salienti del Dpr in consultazione</h6>
  1081. </td>
  1082. </tr>
  1083. <tr>
  1084. <td colspan="1" rowspan="1">Ambito di applicazione</td>
  1085. <td colspan="1" rowspan="1">Approccio</td>
  1086. <td colspan="1" rowspan="1">Governance</td>
  1087. </tr>
  1088. <tr>
  1089. <td colspan="1" rowspan="1">Riuso acque industriali, in particolare reflui agro-industriali (anche per scopo irriguo)</td>
  1090. <td colspan="1" rowspan="1">Prescrizioni minime distinte per destinazione d’uso civile e irriguo (parametri aggiuntivi N e P)</td>
  1091. <td colspan="1" rowspan="1">Rafforzato il ruolo delle regioni nella pianificazione del riuso a livello nazionale</td>
  1092. </tr>
  1093. <tr>
  1094. <td colspan="1" rowspan="1">Esclusi alcuni reflui industriali ritenuti pericolosi per scopo civile e agricolo</td>
  1095. <td colspan="1" rowspan="1">Valori concordati tra le parti per riuso a scopo industriale di reflui industriali</td>
  1096. <td colspan="1" rowspan="1">Nel rapporto tra le parti, maggiore partecipazione ai costi di affinamento anche per utilizzo irriguo</td>
  1097. </tr>
  1098. <tr>
  1099. <td colspan="1" rowspan="1">Non disciplinato il riuso presso stesso stabilimento (ma rimanda ad altre procedure ambientali come l’Aia)</td>
  1100. <td colspan="1" rowspan="1">Piano di gestione rischio sito specifico</td>
  1101. <td colspan="1" rowspan="1"></td>
  1102. </tr>
  1103. <tr>
  1104. <td colspan="1" rowspan="1">Introdotto il riuso a fini ambientali</td>
  1105. <td colspan="1" rowspan="1">Controlli di conformità</td>
  1106. <td colspan="1" rowspan="1"></td>
  1107. </tr>
  1108. <tr>
  1109. <td colspan="1" rowspan="1"></td>
  1110. <td colspan="1" rowspan="1">Obblighi delle parti coinvolte</td>
  1111. <td colspan="1" rowspan="1"></td>
  1112. </tr>
  1113. <tr>
  1114. <td colspan="1" rowspan="1"></td>
  1115. <td colspan="1" rowspan="1">Informazione e sensibilizzazione</td>
  1116. <td colspan="1" rowspan="1"></td>
  1117. </tr>
  1118. </tbody>
  1119. </table>
  1120. <h2>Le esperienze sul campo</h2>
  1121. <p>Risultati positivi in termini di efficacia, sicurezza e salubrità della risorsa depurata testimoniati da Attilio Toscano di Unibo. «Il riuso delle acque reflue consente di avere una fonte idrica costante anche nei periodi siccitosi; di aumentare l’accumulo di sostanza organica nel suolo; di avere una buona concentrazione di macronutrienti (N, P, K) in forma biodisponibile con una conseguente riduzione dell’impiego di fertilizzanti di sintesi. Ma soprattutto permetterebbe di ridurre la pressione antropica sulle fonti idriche convenzionali. Nell’utilizzo di questa tipologia di risorse idriche saranno necessari accurati piani di monitoraggio della qualità delle acque usate e piani gestionali nel medio lungo termine – come l’alternanza delle fonti irrigue, programmi di somministrazione dei nutrienti a livello aziendale e infrastrutture per la distribuzione delle acque – per massimizzare gli effetti positivi e ridurre eventuali effetti avversi (es. salinizzazione e sodicizzazione dei suoli, CECs, batteri).</p>
  1122. <p>Per esempio, nell’ambito del progetto Value Ce-In sono stati valutati gli effetti nutrizionali e fisiologici di irrigazione con reflui urbani depurati su piante di pesco in vaso. Attraverso l’utilizzo diretto di reflui urbani depurati è stato possibile risparmiare una notevole quantità di fertilizzanti (macro, ma anche microelementi), senza causare danni da fitotossicità o penalizzare le caratteristiche qualitative dei frutti (resa, durezza, pH, °Brix ecc.).</p>
  1123. <p>Per ridurre i prelievi di acque superficiali convenzionali, tenendo conto degli attuali livelli di contaminazione dei corpi idrici, la soluzione potrebbe essere la messa a punto di tecniche di fitodepurazione e l’impiego a fini irrigui di acque di recupero derivanti da processi di lavaggio degli scarti di lavorazione delle filiere agroalimentari. Ottimi i risultati raggiunti dal progetto Rephyt (riuso-fitodepurazione), finanziato dal Psr 2014-2020, di cui il Cer è capoprogetto e l’Università di Bologna responsabile scientifico.</p>
  1124. <p>«Un impianto di fitodepurazione è un'infrastruttura verde che serve a depurare le acque di drenaggio agricolo da eccesso di nutrienti e agrofarmaci prima di essere reimmessa in ambiente tramite il reticolo di scolo – ha spiegato Stefano Anconelli del Cer –. Grazie a processi di degradazione batterica, sedimentazione e diluizione di nitrati, sostanza organica, coliformi, metalli pesanti ecc. si ottiene un miglioramento importante della qualità dell’acqua. Il progetto ha realizzato un’area fitodepurante con una capacità di invaso di 100 m³ per ogni ettaro di superficie scolante (circa il 3% della superficie aziendale) che ha consentito di rallentare i picchi di deflusso dell’acqua di drenaggio che vanno a determinare le piene dei canali e dei fiumi».</p>
  1125. <p>«Nelle annate piovose si registra un abbattimento del 70% degli azotati mentre nelle annate siccitose l’abbattimento è del 100% – ha assicurato Anconelli –. L’area fitodepurante riesce ad accumulare tutta l’acqua di drenaggio aziendale abbattendo circa 30 kg di azoto e tutti i solidi sospesi. La sfida è di proporre un piano di aree verdi ai consorzi di bonifica in modo da depurare le acque del reticolo di scolo e drenaggio regionale – ha specificato Anconelli –. Per questo si è testata l’efficacia depurante su un canale promiscuo (irriguo e di scolo) nel consorzio della Bonifica Burana ottenendo una riduzione del 60-70% di coliformi, un 40-50% di sostanza organica e azotati e 30-60% di fosfati».</p>
  1126. <p>Positivi anche gli esiti ottenuti dal riuso di acque reflue di origine agro-industriale provenienti dall’impianto Caviro, dove, ogni anno, vengono trattati ben 600mila metri cubi tra borlande vitivinicole interne e reflui di altre industrie agroalimentari, dai quali si ottengono circa 800mila metri cubi d’acqua attualmente scaricati nel depuratore, ma che potrebbero essere utilizzati per l’irrigazione. Dalle prove sperimentali effettuate su un vigneto a pieno campo e su colture arboree ed erbacee in vaso è risultato come le acque reflue non compromettano in alcun modo la produttività, con buone riduzioni degli apporti di fertilizzanti di sintesi e senza determinare l’accumulo di sali nel terreno. «Con 800 mila metri cubi potremmo irrigare circa 500-1000 ettari di vigneto attorno all’impianto di Caviro» ha concluso Anconelli.</p>
  1127. <h2>Un’opportunità, ma servono invasi</h2>
  1128. <p>Diversi operatori del settore – <strong>Sarah Magrini</strong> (Coldiretti), <strong>Carlo Carli</strong> (Confagricoltura), <strong>Riccardo Evangelisti</strong> (Cia), <strong>Silver Giorgini</strong> (Orogel) e <strong>Silvia Buzzi</strong> (Caviro) – hanno riconosciuto che le esperienze di riuso delle acque depurate rappresentano una soluzione integrativa praticabile se, naturalmente, dall’impiego che ne consegue, possano costantemente essere garantiti i massimi livelli di sicurezza e salubrità per le colture di eccellenza prodotte in Emilia-Romagna.</p>
  1129. <p>Occorre anche una regolamentazione unica e soprattutto stabile nel tempo, una chiara attribuzione delle responsabilità, una valutazione della sostenibilità economica per l’agricoltore e un’indagine sulla percezione del consumatore. Ma prima di tutto, come ribadito dal presidente del Cer, <strong>Nicola Dalmonte</strong>, occorre e con tempi proporzionali alle attuali esigenze (sicuramente più impellenti, visti i repentini mutamenti del clima in atto) realizzare un asset di invasi e laghetti in grado di trattenere la risorsa idrica quando presente e rilasciarla durante i periodi di maggiore carenza e stress delle colture. L’annus horribilis 2022, il più siccitoso di sempre, è infatti sempre molto vivo nella memoria di agricoltori e produttori e affinché non si verifichi ancora è fondamentale agire per tempo migliorando la capacità di adattamento delle colture senza dover rinunciare a rese e sviluppo.</p>
  1130. <figure id="attachment_40521300" aria-describedby="caption-attachment-40521300" style="width: 533px" class="wp-caption aligncenter"><a href="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2024/04/Tavola-rotonda_136468771_View.jpg"><img class="wp-image-40521300 size-large" src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2024/04/Tavola-rotonda_136468771_View-533x400.jpg" alt="" width="533" height="400" /></a><figcaption id="caption-attachment-40521300" class="wp-caption-text">Da sinistra: Riccardo Evangelisti, Sarah Magrini, Silver Giorgini, Silvia Buzzi, Carlo Carli</figcaption></figure>
  1131. <h2>Alcune definizioni</h2>
  1132. <h6>Acque reflue domestiche</h6>
  1133. <p>Si tratta di acque reflue provenienti da insediamenti di tipo residenziale e da servizi e derivanti prevalentemente dal metabolismo umano e da attività domestiche.</p>
  1134. <h6>Acque reflue industriali</h6>
  1135. <p>Qualsiasi tipo di acque reflue scaricate da edifici o da impianti in cui si svolgono attività commerciali o di produzione di beni, diverse dalle acque reflue domestiche e dalle acque meteoriche di dilavamento. Tra cui le acque reflue industriali biodegradabili provenienti da impianti appartenenti ai settori industriali di cui all’allegato III della Direttiva (es. trasformazione del latte, lavorazione degli ortofrutticoli, lavorazione e imbottigliamento delle bevande alcoliche, trasformazione delle patate, industria della carne, industria della birra, produzione di bevande alcoliche, lavorazione di alimenti per animali provenienti da prodotti vegetali, lavorazione di gelatina e colla a base di pelli e ossa, fabbriche di malto, industria di trasformazione del pesce).</p>
  1136. <h6>Acque reflue urbane</h6>
  1137. <p>Sono acque reflue domestiche o il miscuglio di acque reflue domestiche, di acque reflue industriali ovvero meteoriche di dilavamento convogliate in reti fognarie, anche separate, e provenienti da agglomerato.</p>
  1138. <h2>Acque reflue civili</h2>
  1139. <p><strong>Leonardo Giorgi</strong> del Consorzio della Romagna ha fatto il punto della situazione esponendo alcuni dati relativi al 2022. «C'è stato un 40% in meno di precipitazioni rispetto agli ultimi 50 anni e temperature più elevate degli ultimi 60 anni – ha sottolineato – che ci hanno obbligato a prolungare la stagione irrigua includendo anche i mesi di febbraio e novembre».</p>
  1140. <p>L'utilizzo della risorsa irrigua nel 2022 nella Pianura cesenate è stato di 201.803 m³ (il 77% acqua da Cer e il 23 da riuso diretto) per una superficie di 133 ha e 60 utenze. Al 91% non si è osservata nessuna alterazione su fagiolino e fruttiferi con l'irrigazione a goccia, si sono invece osservati disseccamenti e riduzione della produzione su orticole, piccoli frutti e fragola, ritardo entrata in produzione e riduzione del prodotto per il kiwi. Tra gli obiettivi per risolvere questi problemi: effettuare una miscelazione delle acque tale da avere un valore massimo di conducibilità elettrica pari a 700 µS/m³, conoscere il valore di conducibilità elettrica in uscita dall’impianto e informare l’utenza in tempo reale.</p>
  1141. <h2>Ma non basta per nutrire</h2>
  1142. <p>Il progetto di ricerca condotto dall'Università di Bologna sul riuso diretto delle acque provenienti dal depuratore di Cesena su piante di pomodoro coltivate in cassoni ha fornito risultati utili per pianificare un utilizzo su larga scala delle acque reflue. Tre le tesi del progetto: in un cassone è stata somministrata acqua reflua terziaria più fertilizzante, in un’altra acqua normale più fertilizzante e nella terza solo acqua terziaria.</p>
  1143. <p>I risultati della tesi 1 hanno mostrato che non c’è stato aumento di salinità, differenze di pH non significative e nessun incremento delle quantità di metalli pesanti. Le concentrazioni di azoto, fosforo e potassio erano concordi al piano fertirriguo, nessun effetto fitotossico rilevato. Le analisi della tesi 3 hanno mostrato che utilizzando solo acqua reflua c’è un calo di produzione. Mentre il confronto tra la tesi 1 e la 2 ha mostrato risultati completamente sovrapponibili in termini di quantità e qualità, come sostanza secca e acidità.</p>
  1144. <p>Lo studio ha sviluppato e implementato anche un prototipo di centralina di irrigazione smart che misura il contenuto dei nutrienti che venivano somministrati alle piante grazie a un algoritmo. Se utilizzata in campo questa centralina permette di risparmiare fertilizzante perché riduce la dose in base a quanto già somministrato alla pianta grazie all’utilizzo delle acque reflue.</p>
  1145. <p>In sostanza, le acque reflue da sole non bastano per fertirrigare le coltivazioni, ma grazie ai nutrienti che contengono offrono un valido supporto alla concimazione permettendo di risparmiare fertilizzanti.</p>
  1146.  
  1147.  
  1148.  
  1149.  
  1150.  
  1151.  
  1152.  
  1153. </div><p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it/economia-circolare/acque-reflue-irrigare-concimare-stessa-acqua/">Irrigare e concimare con la stessa acqua</a> è un contenuto originale di <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it">Terra e Vita</a>.</p>
  1154. ]]></content:encoded>
  1155. <wfw:commentRss>https://terraevita.edagricole.it/economia-circolare/acque-reflue-irrigare-concimare-stessa-acqua/feed/</wfw:commentRss>
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  1157. <enclosure url="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2024/04/Acqua-impianto-trattamento.jpeg" length="158069" type="image/jpg" />
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  1159. <media:copyright>Terra e Vita</media:copyright>
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  1161. <media:description type="html"><![CDATA[]]></media:description>
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  1164. </item>
  1165. <item>
  1166. <title>Le tante declinazioni dell&#8217;innovazione in orticoltura</title>
  1167. <link>https://terraevita.edagricole.it/frutticoltura-orticoltura/le-tante-declinazioni-dellinnovazione-in-orticoltura/</link>
  1168. <comments>https://terraevita.edagricole.it/frutticoltura-orticoltura/le-tante-declinazioni-dellinnovazione-in-orticoltura/#respond</comments>
  1169. <pubDate>Thu, 11 Apr 2024 14:36:33 +0000</pubDate>
  1170. <dc:creator><![CDATA[Antonio Ferrante]]></dc:creator>
  1171. <category><![CDATA[Featured]]></category>
  1172. <category><![CDATA[Frutticoltura e orticoltura]]></category>
  1173. <category><![CDATA[innovazione]]></category>
  1174. <category><![CDATA[orticoltura]]></category>
  1175.  
  1176. <guid isPermaLink="false">http://terraevita.edagricole.it/?p=40521238</guid>
  1177. <description><![CDATA[<p>Nell'editoriale di Terra e Vita n. 12/2024 Antonio Ferrante fa il punto sulle innovazioni a disposizione della filiera orticola per ottimizzare i costi, ridurre l'impatto ambientale e aumentare la redditività</p>
  1178. <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it/frutticoltura-orticoltura/le-tante-declinazioni-dellinnovazione-in-orticoltura/">Le tante declinazioni dell&#8217;innovazione in orticoltura</a> è un contenuto originale di <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it">Terra e Vita</a>.</p>
  1179. ]]></description>
  1180. <content:encoded><![CDATA[<div style="margin: 5px 5% 10px 5%;"><img src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2024/04/Antonio-Ferrante_online-600x209.png" width="600" height="209" title="Antonio Ferrante, Scuola superiore Sant’Anna di Pisa, Centro di ricerca produzioni vegetali" alt="orticoltura" /></div><div><div class="td-post-sub-title">Nell'editoriale di Terra e Vita n. 12/2024 Antonio Ferrante fa il punto sulle innovazioni a disposizione della filiera orticola per ottimizzare i costi, ridurre l'impatto ambientale e aumentare la redditività<!-- nbmpe --></div>
  1181.  
  1182. <p>La filiera orticola è in continua evoluzione, dalle sementi al consumatore finale. A livello sementiero la qualità delle sementi è sempre più elevata in termini di germinabilità e vigore vegetativo. I semi sono spesso conciati con agrofarmaci, agenti di biocontrollo e/o biostimolanti. L’obiettivo a livello vivaistico è di avere piantine sane dal punto di vista fitosanitario e con crescita uniforme. Questi requisiti sono fondamentali per ridurre i problemi al trapianto e rispettare i tempi di produzione nelle colture con conferimento programmato alla grande distribuzione organizzata o alle industrie agroalimentari.</p>
  1183. <p><strong>In vivaio si sta sempre di più diffondendo la pratica dell’innesto, con l’obiettivo di produrre piantine in grado di tollerare malattie fungine e/o condizioni pedoclimatiche avverse</strong>. Molto importante è il rinnovo varietale che, oltre a soddisfare le esigenze agronomiche ricercando nuovi genotipi con tolleranze verso stress biotici e abiotici deve tener conto anche delle nuove esigenze del consumatore. Il consumatore di oggi non è solo orientato alla sola soddisfazione di un’esigenza nutrizionale, ma cerca negli ortaggi anche una fonte di composti bioattivi che possano avere effetti benefici sulla sua salute.</p>
  1184. <p style="text-align: center"><a href="https://reader.paperlit.com/read/prj_5c6671f895881/pub_5c6671f929481?token=eyJ0eXAiOiJKV1QiLCJhbGciOiJIUzI1NiJ9.eyJwcm9qZWN0SWQiOiJwcmpfNWM2NjcxZjg5NTg4MSIsInByb2plY3RQZXJtaXNzaW9uc0JpdG1hc2siOjF9.pjK7FNTBJy8R1w-xKBCyebitHwdfextXDfQfTGLw4W8" target="_blank" rel="noopener noreferrer"><span class="td_btn td_btn_md td_default_btn"><strong>Anteprima di Terra e Vita 12/2024</strong></span></a></p>
  1185. <p style="text-align: center"><span class="td_btn td_btn_md td_default_btn"><strong>Abbonati</strong><strong> e </strong><strong>accedi</strong><strong> all’edicola digitale</strong></span></p>
  1186. <p><strong>L’orticoltura, con le sue diverse specie, è un’ampia fonte di biodiversità che può fornire una moltitudine di prodotti ricchi in composti antiossidanti, vitamine, elementi minerali e fibre</strong>. A livello agronomico si stanno studiando macchine e tecniche colturali che permettono di ridurre l’impiego di agrofarmaci e in particolare attraverso la combinazione della lavorazione del terreno con la pacciamatura si possono rimuovere le infestanti e impedirne l’insorgenza, nello stadio di sviluppo quando la coltura è più vulnerabile. Una gestione colturale innovativa deve considerare anche l’impiego di biostimolanti che possono ridurre l’esigenza di apporti nutrizionali mediante i fertilizzanti e migliorare l’efficienza d’uso dei nutritivi.</p>
  1187. <p><strong>Nelle aree geografiche dove le condizioni ambientali non sono favorevoli, l’impiego dei biostimolanti può aumentare la tolleranza agli stress abiotici evitando le perdite di resa</strong>. Nelle coltivazioni orticole in serra si stanno sempre di più diffondendo i sistemi di coltivazione fuori suolo che possono consentire di coltivare la stessa specie senza avere problemi fitosanitari. La qualità della produzione in ambiente protetto è garantita dall’uso di sensori che possono monitorare la temperatura, l’umidità del suolo e/o substrato dell’intensità della radiazione solare in serra. Tutti i dati rilevati dai sensori possono essere registrati e sono utili per poter sviluppare modelli matematici e software per il supporto alle decisioni. L’impiego di questi strumenti consente di ottimizzare l’ambiente di coltivazione alle esigenze delle colture. La produzione orticola, per alcune specie da foglia, può avvenire anche all’interno delle città attraverso le coltivazioni indoor o in vertical farm, riducendo la logistica e fornendo un prodotto a chilometro zero, tuttavia la sostenibilità economica e ambientale deve essere opportunamente valutata.</p>
  1188. <p style="text-align: center"><a href="https://reader.paperlit.com/read/prj_5c6671f895881/pub_5c6671f929481?token=eyJ0eXAiOiJKV1QiLCJhbGciOiJIUzI1NiJ9.eyJwcm9qZWN0SWQiOiJwcmpfNWM2NjcxZjg5NTg4MSIsInByb2plY3RQZXJtaXNzaW9uc0JpdG1hc2siOjF9.pjK7FNTBJy8R1w-xKBCyebitHwdfextXDfQfTGLw4W8" target="_blank" rel="noopener noreferrer"><span class="td_btn td_btn_md td_default_btn"><strong>Anteprima di Terra e Vita 12/2024</strong></span></a></p>
  1189. <p style="text-align: center"><span class="td_btn td_btn_md td_default_btn"><strong>Abbonati</strong><strong> e </strong><strong>accedi</strong><strong> all’edicola digitale</strong></span></p>
  1190. <p>Infine, l’innovazione della filiera orticola non può terminare con la raccolta, ma deve continuare in post raccolta, cercando di limitare le perdite di qualità. A tal proposito, vanno considerate nuove strategie di confezionamento e di logistica che possano garantire al consumatore un prodotto fresco e di qualità.</p>
  1191. <hr />
  1192. <p style="text-align: right">di <strong>Antonio Ferrante<br />
  1193. </strong><em>Scuola superiore Sant’Anna di Pisa, Centro di ricerca produzioni vegetali</em><br />
  1194. <em>antonio.ferrante@santannapisa.it</em></p>
  1195.  
  1196.  
  1197.  
  1198.  
  1199.  
  1200.  
  1201.  
  1202. </div><p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it/frutticoltura-orticoltura/le-tante-declinazioni-dellinnovazione-in-orticoltura/">Le tante declinazioni dell&#8217;innovazione in orticoltura</a> è un contenuto originale di <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it">Terra e Vita</a>.</p>
  1203. ]]></content:encoded>
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  1208. <media:copyright>Terra e Vita</media:copyright>
  1209. <media:title>Antonio Ferrante, Scuola superiore Sant’Anna di Pisa, Centro di ricerca produzioni vegetali</media:title>
  1210. <media:description type="html"><![CDATA[]]></media:description>
  1211. </media:content>
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  1213. </item>
  1214. <item>
  1215. <title>Crea, insediato il nuovo cda con Andrea Rocchi presidente</title>
  1216. <link>https://terraevita.edagricole.it/attualita/crea-insediato-il-nuovo-cda-con-andrea-rocchi-presidente/</link>
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  1218. <pubDate>Thu, 11 Apr 2024 14:00:02 +0000</pubDate>
  1219. <dc:creator><![CDATA[Redazione Terra e Vita]]></dc:creator>
  1220. <category><![CDATA[Attualità]]></category>
  1221. <category><![CDATA[ricerca]]></category>
  1222.  
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  1224. <description><![CDATA[<p>Sarà composto anche dal vicepresidente Giancarlo Righini, assessore all'Agricoltura della Regione Lazio e da Alessandro Monteleone, dirigente del Crea Politiche e bioeconomia</p>
  1225. <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it/attualita/crea-insediato-il-nuovo-cda-con-andrea-rocchi-presidente/">Crea, insediato il nuovo cda con Andrea Rocchi presidente</a> è un contenuto originale di <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it">Terra e Vita</a>.</p>
  1226. ]]></description>
  1227. <content:encoded><![CDATA[<div style="margin: 5px 5% 10px 5%;"><img src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2024/04/CDA_CREA-600x313.jpg" width="600" height="313" title="Da sinistra: Alessandro Monteleone, Andrea Rocchi e Giancarlo Righini" alt="Crea" /></div><div><div class="td-post-sub-title">Sarà composto anche dal vicepresidente Giancarlo Righini, assessore all'Agricoltura della Regione Lazio e da Alessandro Monteleone, dirigente del Crea Politiche e bioeconomia<!-- nbmpe --></div>
  1228.  
  1229. <p>Si è insediato il nuovo consiglio d'amministrazione del Crea, il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria. Il nuovo presidente è il direttore di Impresapiens, centro di ricerca dell'Università Sapienza di Roma e presidente del corso di Laurea in lingua inglese Economics and communication presso lo stesso ateneo <strong>Andrea Rocchi</strong>. Gli altri due componenti sono l'assessore al Bilancio, Programmazione economica, Agricoltura e sovranità alimentare, Caccia e Pesca, Parchi e Foreste della Regione Lazio <strong>Giancarlo Righini</strong>, espressione della Conferenza Stato-Regioni e designato anche vicepresidente, e <b>Alessandro Monteleone</b>, dirigente di ricerca Crea Politiche e Bioeconomia, eletto dalla comunità scientifica dell’ente.</p>
  1230. <p class="x_MsoNormal">«Sono onorato di assumere la presidenza del più importante ente italiano di ricerca sull’agroalimentare – ha detto Rocchi –. Il Crea è un unicum nella panorama nazionale del settore, presente in tutta la Penisola, con i suoi 12 Centri multi ed interdisciplinari a 360 gradi e con le sue aziende agrarie, dove può esprimere appieno la sua vocazione sperimentale e di ricerca applicata. Da presidente, intendo valorizzare sempre di più questo straordinario bagaglio di competenze ed conoscenze da mettere a disposizione del Sistema Paese e del nostro ministero vigilante».</p>
  1231.  
  1232.  
  1233.  
  1234.  
  1235.  
  1236.  
  1237.  
  1238. </div><p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it/attualita/crea-insediato-il-nuovo-cda-con-andrea-rocchi-presidente/">Crea, insediato il nuovo cda con Andrea Rocchi presidente</a> è un contenuto originale di <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it">Terra e Vita</a>.</p>
  1239. ]]></content:encoded>
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  1244. <media:copyright>Terra e Vita</media:copyright>
  1245. <media:title>Da sinistra: Alessandro Monteleone, Andrea Rocchi e Giancarlo Righini</media:title>
  1246. <media:description type="html"><![CDATA[]]></media:description>
  1247. </media:content>
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  1249. </item>
  1250. <item>
  1251. <title>Nuovo Regolamento Ig operativo da maggio</title>
  1252. <link>https://terraevita.edagricole.it/attualita/nuovo-regolamento-ig-operativo-da-maggio/</link>
  1253. <comments>https://terraevita.edagricole.it/attualita/nuovo-regolamento-ig-operativo-da-maggio/#respond</comments>
  1254. <pubDate>Thu, 11 Apr 2024 13:47:56 +0000</pubDate>
  1255. <dc:creator><![CDATA[Redazione Terra e Vita]]></dc:creator>
  1256. <category><![CDATA[Attualità]]></category>
  1257. <category><![CDATA[Featured]]></category>
  1258.  
  1259. <guid isPermaLink="false">https://terraevita.edagricole.it/?p=40521340</guid>
  1260. <description><![CDATA[<p>Testo firmato dalla presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola. Entro 20 giorni la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dell'Ue</p>
  1261. <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it/attualita/nuovo-regolamento-ig-operativo-da-maggio/">Nuovo Regolamento Ig operativo da maggio</a> è un contenuto originale di <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it">Terra e Vita</a>.</p>
  1262. ]]></description>
  1263. <content:encoded><![CDATA[<div style="margin: 5px 5% 10px 5%;"><img src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2023/10/Paolo-De-Castro-600x338.png" width="600" height="338" title="" alt="Dop e Igp" /></div><div><div class="td-post-sub-title">Testo firmato dalla presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola. Entro 20 giorni la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dell'Ue<!-- nbmpe --></div>
  1264.  
  1265. <p>«Con la firma di del nuovo regolamento Ue sulle Indicazioni geografiche, alla presenza<br />
  1266. della presidente del Parlamento europeo <strong>Roberta Metsola</strong> e della presidenza belga del Consiglio, parte ufficialmente il countdown per mettere a disposizione dei nostri agricoltori e produttori di Dop e Igp nuovi strumenti che li renderanno ancora più competitivi e tutelati: è infatti prevista entro la fine di aprile la pubblicazione in gazzetta ufficiale e, venti giorni dopo, la definitiva entrata in vigore». Così <a href="https://terraevita.edagricole.it/economia-e-politica-agricola/dop-e-igp-de-castro-promessa-mantenuta/" target="_blank" rel="noopener noreferrer"><strong>Paolo De Castro</strong></a>, relatore per l'Eurocamera del nuovo testo unico sulla qualità europea, annuncia gli ultimi passi procedurali prima dell'entrata in vigore del nuovo Regolamento.</p>
  1267. <p>«Trent'anni di investimenti e riforme delle nostre politiche agricole – ha sottolineato l'eurodeputato Pd – hanno portato alla creazione di una vera politica di qualità, decisiva nel rendere la nostra filiera agro-alimentare ineguagliabile al mondo in termini di qualità del cibo e sostenibilità dei processi di produzione, anche grazie a un modello unico di tutela, gestione e promozione di tanti prodotti sinonimo di eccellenza, unicità e legame con il territorio. Questa riforma non può rappresentare un punto di arrivo, ma l'inizio di una nuova fase di sviluppo delle filiere Dop e Igp: esistono infatti potenziali di crescita<br />
  1268. enormi se i nostri produttori di qualità sapranno sfruttare al meglio quanto tracciato con questo Regolamento».</p>
  1269. <p>«Nel frattempo, però, l'Unione non può rimanere a guardare. Per questo – ha concluso De Castro – sono già iniziate le prime riflessioni sulla creazione di un piano d'azione europeo per le Indicazioni geografiche, sulla scorta di quanto fatto con il settore biologico, che potrà ulteriormente supportare e consolidare un patrimonio non delocalizzabile e che coinvolge milioni di operatori a livello europeo».</p>
  1270.  
  1271.  
  1272.  
  1273.  
  1274.  
  1275.  
  1276.  
  1277. </div><p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it/attualita/nuovo-regolamento-ig-operativo-da-maggio/">Nuovo Regolamento Ig operativo da maggio</a> è un contenuto originale di <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it">Terra e Vita</a>.</p>
  1278. ]]></content:encoded>
  1279. <wfw:commentRss>https://terraevita.edagricole.it/attualita/nuovo-regolamento-ig-operativo-da-maggio/feed/</wfw:commentRss>
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  1281. <enclosure url="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2023/10/Paolo-De-Castro.png" length="657117" type="image/jpg" />
  1282. <media:content xmlns:media="http://search.yahoo.com/mrss/" url="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2023/10/Paolo-De-Castro-600x338.png" width="600" height="338" medium="image" type="image/jpeg">
  1283. <media:copyright>Terra e Vita</media:copyright>
  1284. <media:title></media:title>
  1285. <media:description type="html"><![CDATA[]]></media:description>
  1286. </media:content>
  1287. <media:thumbnail xmlns:media="http://search.yahoo.com/mrss/" url="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2023/10/Paolo-De-Castro-600x338.png" width="600" height="338" />
  1288. </item>
  1289. <item>
  1290. <title>Peronospora, via alle domande per gli indennizzi</title>
  1291. <link>https://terraevita.edagricole.it/economia-e-politica-agricola/peronospora-via-alle-domande-per-gli-indennizzi/</link>
  1292. <comments>https://terraevita.edagricole.it/economia-e-politica-agricola/peronospora-via-alle-domande-per-gli-indennizzi/#respond</comments>
  1293. <pubDate>Thu, 11 Apr 2024 07:01:16 +0000</pubDate>
  1294. <dc:creator><![CDATA[Fulvio Orsini]]></dc:creator>
  1295. <category><![CDATA[Economia e politica agricola]]></category>
  1296. <category><![CDATA[Featured]]></category>
  1297. <category><![CDATA[vite]]></category>
  1298. <category><![CDATA[viticoltura]]></category>
  1299.  
  1300. <guid isPermaLink="false">https://terraevita.edagricole.it/?p=40521348</guid>
  1301. <description><![CDATA[<p>Possono chiederli le aziende che nel 2023 hanno subito perdite di produzione superiori al 30%. Le richieste vanno presentate sul sito del Sian entro il 12 maggio 2024</p>
  1302. <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it/economia-e-politica-agricola/peronospora-via-alle-domande-per-gli-indennizzi/">Peronospora, via alle domande per gli indennizzi</a> è un contenuto originale di <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it">Terra e Vita</a>.</p>
  1303. ]]></description>
  1304. <content:encoded><![CDATA[<div style="margin: 5px 5% 10px 5%;"><img src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2023/09/peronospora-vite_incontro-viticoltura-bio-3-ago-23-uff-stampa-4.jpg" width="564" height="300" title="" alt="peronospora" /></div><div><div class="td-post-sub-title">Possono chiederli le aziende che nel 2023 hanno subito perdite di produzione superiori al 30%. Le richieste vanno presentate sul sito del Sian entro il 12 maggio 2024<!-- nbmpe --></div>
  1305.  
  1306. <p>In attuazione del <a href="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2024/04/Peronospora_DM-24.01.2024.pdf" target="_blank" rel="noopener noreferrer"><strong>Decreto del Masaf n° 690595 del 15 dicembre 2023</strong></a> con il quale vengono definite le modalità di impiego dei fondi destinati a fronteggiare l’emergenza causata dagli attacchi di peronospora (<em>plasmopara viticola</em>), Agea ha emanato le <a href="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2024/04/Istruzioni-Operative-n.-30-del-28-marzo-2024-Peronospora-2023.pdf" target="_blank" rel="noopener noreferrer"><strong>Istruzioni operative n° 30 del 28 marzo 2024</strong></a>, con le quali vengono definite le regole per l’assegnazione dello stanziamento di 7 milioni di euro per la campagna 2023 che il Masaf dovrà ripartire per singola Regione, al fine di rimborsare le aziende viticole colpite dalla malattia. <strong>Le domande vanno presentate sul sito del <a href="https://www.sian.it/portale-sian/home.jsp" target="_blank" rel="noopener noreferrer">Sian</a> entro il 12 maggio 2024</strong>.</p>
  1307. <h2>Le Regioni dove si può presentare domanda</h2>
  1308. <p>Possono accedere ai contributi le aziende agricole con terreni vitati siti in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Lazio, Marche, Molise, Puglia, Sicilia, Toscana, Umbria, ma potranno fare richiesta del contributo anche i produttori la cui sede aziendale è in una regione diversa, ma che conducono il vigneto in una delle regioni interessate. Possono per esempio accedere aziende con sede legale in Emilia-Romagna, ma che conducono terreni in Puglia.</p>
  1309. <h2>Aiuto per chi ha perso più del 30% di produzione nel 2023</h2>
  1310. <p>Le finalità della misura sono quelle di contrastare le conseguenze economiche derivanti dalla forti crisi del settori, dovuti alla concomitanza di eventi climatici e naturali avversi e conseguentemente dare un sostegno alle imprese agricole che hanno avuto contraccolpi negativi a causa degli di attacchi di peronospora alle produzioni viticole con un decremento del valore della produzione della campagna 2023 superiore al 30% rispetto al valore medio dell’ultimo triennio, senza però che abbiano beneficiato al momento della presentazione della domanda di risarcimenti derivanti da polizze assicurative o da fondi mutualistici.</p>
  1311. <p>Il sostegno, che non è cumulabile con altri aiuti per investimenti finalizzati al ripristino del potenziale produttivo agricolo viene concesso alle imprese che svolgono produzione agricola di uva che, come sopra indicato, a causa della peronospora nel corso della campagna 2023 abbiano subito danni superiore al 30% della produzione lorda vendibile, rispetto alla media del triennio precedente.</p>
  1312. <p>Per accedere all’aiuto l’impresa, oltre ad avere avuto il decremento del valore della produzione, deve essere attiva alla data di presentazione della domanda, avendo un fascicolo aziendale attivo, ovvero essere iscritta all’Anagrafe delle Aziende Agricole ed avendo coltivato uva da vino o da mensa nella campagna 2023.</p>
  1313. <p style="text-align: center"><a href="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2024/04/ALLEGATO-A-Modello-di-domanda-2023-Peronospora.pdf" target="_blank" rel="noopener noreferrer"><span class="td_btn td_btn_lg td_shadow_btn">Clicca qui per scaricare il modulo della domanda</span></a></p>
  1314. <h2>Differenze tra uva da vino e da mensa</h2>
  1315. <p>La metodologia per il calcolo del decremento produttivo è differenziato a seconda se l’uva è da vino o da mensa. Per quanto concerne l’uva da vino il decremento produttivo viene calcolato confrontando la resa calcolata nella dichiarazione vitivinicola vendemmia 2023 con quella media dei 3 anni precedenti, e se la differenza percentuale è maggiore del 30% il richiedente presenta i requisiti per accedere al sostegno.</p>
  1316. <p>Per la produzione di uva da tavola il decremento del valore della produzione dovuto alla peronospora si calcola acquisendo il valore della produzione per anno di campagna 2023, riportato nella documentazione fiscale in possesso del richiedente suddiviso per gli ettari dichiarati nel Pcg di riferimento dell’anno 2023,  rapportandolo al valore unitario medio della produzione del triennio precedente, espresso in euro, sulla base delle fatture e dalla superficie dichiarata nel PCG, nell’ultimo triennio, confrontato con il valore unitario medio della produzione del triennio 2020-2022 espresso in euro, come da importo previsto con lo “standard value” per l’uva da tavola (C19 uva da tavola 34.374 €/ha).</p>
  1317. <p>Il massimale concedibile per azienda non potrà superare il valore dell’indennizzo, al netto di eventuali altri aiuti pubblici o indennizzi assicurativi di polizze agevolate, aiuti per investimenti finalizzati al ripristino del potenziale produttivo agricolo o ad altri pagamenti ricevuti dal beneficiario compresi quelli percepiti nell’ambito di altre misure nazionali o unionali per gli stessi costi ammissibili percepiti per la produzione di uva 2023.</p>
  1318. <p>In caso di superamento dei fondi disponibili Agea applicherà una riduzione del sostegno, mediante l’adozione di un taglio lineare.</p>
  1319.  
  1320.  
  1321.  
  1322.  
  1323.  
  1324.  
  1325.  
  1326. </div><p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it/economia-e-politica-agricola/peronospora-via-alle-domande-per-gli-indennizzi/">Peronospora, via alle domande per gli indennizzi</a> è un contenuto originale di <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it">Terra e Vita</a>.</p>
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  1337. </item>
  1338. <item>
  1339. <title>Macfrut 2024, carattere sempre più internazionale</title>
  1340. <link>https://terraevita.edagricole.it/featured/macfrut-2024-carattere-sempre-piu-internazionale/</link>
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  1342. <pubDate>Wed, 10 Apr 2024 15:16:24 +0000</pubDate>
  1343. <dc:creator><![CDATA[Gaia Gursola]]></dc:creator>
  1344. <category><![CDATA[Featured]]></category>
  1345. <category><![CDATA[Frutticoltura e orticoltura]]></category>
  1346. <category><![CDATA[Macfrut]]></category>
  1347.  
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  1349. <description><![CDATA[<p>Presentata a Roma la 41esima edizione della fiera dell’ortofrutta in programma a Rimini expo centre dall’8 al 10 maggio. 1400 gli espositori, il 40% dei quali esteri</p>
  1350. <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it/featured/macfrut-2024-carattere-sempre-piu-internazionale/">Macfrut 2024, carattere sempre più internazionale</a> è un contenuto originale di <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it">Terra e Vita</a>.</p>
  1351. ]]></description>
  1352. <content:encoded><![CDATA[<div style="margin: 5px 5% 10px 5%;"><img src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2024/04/WhatsApp-Image-2024-04-10-at-14.59.10-533x400.jpeg" width="533" height="400" title="La presentazione di Macfrut a Roma presso la sede dell'Ice" alt="macfrut" /></div><div><div class="td-post-sub-title">Presentata a Roma la 41esima edizione della fiera dell’ortofrutta in programma a Rimini expo centre dall’8 al 10 maggio. 1400 gli espositori, il 40% dei quali esteri<!-- nbmpe --></div>
  1353.  
  1354. <p>La 41esima edizione di Macfrut, la fiera che rappresenta la filiera ortofrutticola, in programma dall’8 al 10 maggio 2024 al Rimini expo centre, si presenta a Roma e conferma il suo DNA internazionale. Previsti 1.400 espositori in rappresentanza dell’intera filiera dell'ortofrutta (+22% rispetto alla scorsa edizione) e una presenza massiccia di espositori esteri tanto da rappresentare il 40% del totale. Il Continente africano sempre più protagonista con 400 espositori (tra produttori e importatori di tecnologie e mezzi tecnici per l’agricoltura) provenienti da 24 paesi e un padiglione dedicato.</p>
  1355. <p>L’Africa, da anni al centro dell’attenzione di Macfrut, è divenuta sempre più strategica nelle politiche internazionali del governo con l’attuazione del Piano Mattei, come ricordato anche dal ministro dell’Agricoltura <strong>Francesco Lollobrigida</strong>.</p>
  1356. <p>Il focus internazionale sarà dedicato alla Penisola Arabica che in fiera vedrà la presenza di un centinaio di buyer interessati soprattutto a mele, kiwi e uva da tavola. Le esportazioni italiane in questa zona in quattro anni sono passate dai 73 milioni di euro del 2020 a 114 milioni dello scorso anno (+56%), secondo i dati di Agenzia Ice. Il mercato ha interessato quasi esclusivamente due aree: Arabia Saudita per un valore di 76 milioni di euro e gli Emirati Arabi Uniti per 29 milioni di euro.</p>
  1357. <p>Per l’edizione 2024 cresce l’area espositiva con 34mila metri quadrati netti (+20%). Previsti 1.500 i top buyer da tutto il mondo grazie al supporto dell'Ice.</p>
  1358. <p>Come spiegato dal presidente di Cesena Fiera/Macfrut, <strong>Renzo Piraccini</strong>, sono tre gli asset che caratterizzano la manifestazione: business, conoscenza e networking grazie a una piattaforma b2b dedicata.</p>
  1359. <h2>Ortofrutta settore strategico per l’Italia</h2>
  1360. <p>Secondo i dati Ismea la produzione ortofrutticola 2023 è stimata in circa 24 milioni di tonnellate su una superficie di circa 1,3 milioni di ettari coltivati a frutta e verdura, per 300 mila aziende coinvolte.</p>
  1361. <p>Il fatturato alla fase agricola ha superato i 16 miliardi di euro e anche il peso dell’agroindustria è rilevante e supera i 10 miliardi di euro. Nel 2023 gli introiti derivanti dalle esportazioni di ortofrutta fresca e conserve ammonta a 11,6 miliardi di euro di cui 5,7 derivanti dai prodotti freschi. Il saldo della bilancia commerciale degli ortofrutticoli freschi si è chiuso in maniera positiva a 550 milioni di euro, anche se in flessione rispetto al 2022 (620 milioni di euro). Il peso dell’intera filiera dell’ortofrutta (dal campo alla tavola) vale circa tre volte la produzione per un valore che si aggira sui 50 miliardi di euro.</p>
  1362. <h2>Calano i consumi di ortofrutta</h2>
  1363. <p>Sul fronte dei consumi, sempre secondo i dati Ismea, si è registrata una contrazione in quantità degli acquisti. Il biennio 2020-2021, caratterizzato dalla pandemia, aveva restituito qualche speranza circa l’aumento del consumo di prodotti ortofrutticoli ma il progressivo ritorno alla vita fuori casa ha determinato nel 2023 una battuta d’arresto degli acquisti. In particolare, diminuiscono gli acquisti in quantità di agrumi (-7%), patate (-4%) e insalate di IV gamma (-4%). Tengono le vendite di frutta (-0,1%) e crescono dell’1% quelli di ortaggi.</p>
  1364. <p style="text-align: center"><span class="td_btn td_btn_md td_default_btn" style="color: #ffffff;background-color: #333300">Leggi anche: <a href="https://rivistafrutticoltura.edagricole.it/economia-politica/frutticoltura-sostenibilita-economica/" target="_blank" rel="noopener noreferrer">Frutticoltura senza sostenibilità economica</a></span></p>
  1365. <h2>A Macfrut protagoniste le produzioni ortofrutticole certificate</h2>
  1366. <p>Al centro di Macfrut 2024 l’uva da tavola Igp, che concentra il 60% della produzione nazionale e a cui sarà dedicato il Macfrut table grape symposium, che coinvolgerà esperti e player globali per fare il punto su ricerca, trend di mercato, andamento della produzione, innovazione di prodotto, strategie commerciali. Tra le altre produzioni di qualità, la cipolla bianca di Margherita Igp, arancia del Gargano Igp, lenticchia di Altamura Igp, patata novella di Galatina Dop, carciofo brindisino Igp, la Bella della Daunia Dop.</p>
  1367. <p>Quest'anno la Regione partner sarà la Puglia. Nei primi tre trimestri del 2023 l’ortofrutta pugliese si è confermata un settore molto attivo sui mercati internazionali, con 623 milioni di euro di export, e con numeri importanti sul fronte delle imprese e del numero di occupati: 32.552 sedi d’impresa con 61.139 addetti (fonte Inps).</p>
  1368. <h2>Macfrut 2024 due nuovi saloni e doppio campo prova</h2>
  1369. <p>Sul fronte dei Saloni, due sono le novità: Innovation Hub For Healthy Food, dedicato a prodotti e tecnologie di trasformazione sostenibili per la produzione di alimenti ad alto valore nutrizionale; Agrivoltaico sulle opportunità offerte dalla generazione di energia fotovoltaica a integrazione della produzione agricola.</p>
  1370. <p>Presente in fiera un doppio campo prova su un’area di circa 3mila metri quadrati suddivisa in due padiglioni: una dedicata alla frutticoltura, l’altra al fuori suolo, all’orticoltura da mercato e da industria e alla meccanizzazione.</p>
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  1378. </div><p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it/featured/macfrut-2024-carattere-sempre-piu-internazionale/">Macfrut 2024, carattere sempre più internazionale</a> è un contenuto originale di <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it">Terra e Vita</a>.</p>
  1379. ]]></content:encoded>
  1380. <wfw:commentRss>https://terraevita.edagricole.it/featured/macfrut-2024-carattere-sempre-piu-internazionale/feed/</wfw:commentRss>
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  1384. <media:copyright>Terra e Vita</media:copyright>
  1385. <media:title>La presentazione di Macfrut a Roma presso la sede dell'Ice</media:title>
  1386. <media:description type="html"><![CDATA[]]></media:description>
  1387. </media:content>
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  1389. </item>
  1390. <item>
  1391. <title>La ciliegia del futuro? Coperta e (anche) bio</title>
  1392. <link>https://terraevita.edagricole.it/frutticoltura-orticoltura/ciliegia-il-futuro-si-chiama-sostenibilita/</link>
  1393. <comments>https://terraevita.edagricole.it/frutticoltura-orticoltura/ciliegia-il-futuro-si-chiama-sostenibilita/#respond</comments>
  1394. <pubDate>Wed, 10 Apr 2024 13:26:48 +0000</pubDate>
  1395. <dc:creator><![CDATA[Marco Pederzoli]]></dc:creator>
  1396. <category><![CDATA[Featured]]></category>
  1397. <category><![CDATA[Frutticoltura e orticoltura]]></category>
  1398. <category><![CDATA[ciliegie]]></category>
  1399. <category><![CDATA[convegno]]></category>
  1400. <category><![CDATA[difesa]]></category>
  1401. <category><![CDATA[Drosofila]]></category>
  1402.  
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  1404. <description><![CDATA[<p>Sta procedendo uno studio specifico da parte del Consorzio fitosanitario di Modena e del Servizio fitosanitario regionale Emilia-Romagna, in collaborazione con il Consorzio della ciliegia di Vignola Igp e Unibo</p>
  1405. <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it/frutticoltura-orticoltura/ciliegia-il-futuro-si-chiama-sostenibilita/">La ciliegia del futuro? Coperta e (anche) bio</a> è un contenuto originale di <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it">Terra e Vita</a>.</p>
  1406. ]]></description>
  1407. <content:encoded><![CDATA[<div style="margin: 5px 5% 10px 5%;"><img src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2024/04/6-WhatsApp-Image-2021-06-01-at-12.51.35-3-600x338.jpeg" width="600" height="338" title="" alt="" /></div><div><div class="td-post-sub-title">Sta procedendo uno studio specifico da parte del Consorzio fitosanitario di Modena e del Servizio fitosanitario regionale Emilia-Romagna, in collaborazione con il Consorzio della ciliegia di Vignola Igp e Unibo<!-- nbmpe --></div>
  1408.  
  1409. <p>La ciliegia del futuro? Sarà sempre più sostenibile, senza rinunciare alle pezzature e alla produttività. Questo, in estrema sintesi, è quanto emerso dalla presentazione dei dati, ancora parziali, di uno studio che il <a href="https://www.fitosanitario.mo.it/" target="_blank" rel="noopener noreferrer">Consorzio fitosanitario di Modena</a> e l’Università di Bologna stanno conducendo in collaborazione con il Consorzio della Ciliegia di Vignola Igp. Quest’ultimo, infatti, ha messo a disposizione il proprio campo sperimentale di Vignola (Modena) per il “Programma sperimentale per la difesa integrata del ciliegio da <a href="https://terraevita.edagricole.it/featured/mosche-e-moscerini-sulle-ciliegie-in-maturazione/" target="_blank" rel="noopener noreferrer">Drosophila suzukii e fisiopatie</a>”, un progetto che è stato presentato ai produttori di Ciliegia di Vignola Igp durante l’assemblea annuale del Consorzio.</p>
  1410. <p>Presenti tra gli altri, nell’occasione, il presidente e il direttore del Consorzio, rispettivamente <strong>Andrea Bernardi</strong> e <strong>Walter Monari</strong>, l’assessore all’Agricoltura della Regione Emilia-Romagna, <strong>Alessio Mammi</strong>, e i ricercatori che stanno portando avanti lo studio: <strong>Luca Casoli</strong>, direttore del Consorzio fitosanitario provinciale di Modena, insieme ai colleghi <strong>Stefano Caruso</strong> e <strong>Giacomo Vaccari</strong>, nonché a <strong>Luigi Manfrini</strong> dell’Università di Bologna.</p>
  1411. <h2>Il progetto</h2>
  1412. <p>«Il progetto di studio relativo alla gestione integrata del ciliegio – ha spiegato <strong>Casoli</strong> – sta entrando nel quarto anno del programma di lavoro. Analogamente ad altre colture frutticole, anche per il ciliegio il controllo attraverso l’integrazione di tecniche a basso impatto costituisce un aspetto prioritario. In particolare, il moscerino dei frutti <em>Drosophila suzukii</em> è una avversità che richiede e giustifica un’ulteriore attenzione in ragione della fase fenologica avanzata nella quale l’insetto diviene dannoso. In tale contesto si è aperta quest’anno la quarta stagione di attività sperimentali volte alla valutazione di un sistema integrato di contenimento di Drosofila, che punta a coniugare tecniche attive, passive e di riequilibrio a livello agro-ecologico. Un programma sicuramente ambizioso ma strategico, per la piena valorizzazione di questa produzione frutticola, che vede in prima linea il Consorzio fitosanitario provinciale di Modena, il Settore fitosanitario e difesa delle produzioni regionale, il Consorzio della ciliegia, della susina e della frutta tipica di Vignola e l’amministrazione comunale di Vignola, con il pieno supporto finanziario della Regione Emilia-Romagna».</p>
  1413. <h2>Soluzioni per Drosofila e cracking</h2>
  1414. <p>«Il programma di lavoro intrapreso nel 2021 – ha proseguito Casoli – ha visto la realizzazione di coperture con reti multifunzionali di più tipologie, applicate in differenti configurazioni (monoblocco e monofila), con l’obiettivo di valutare quale sia il contributo nella riduzione di gravi fisiopatie, quali il cracking dei frutti e, al contempo, la protezione nei confronti delle infestazioni di Drosofila. L’esperienza delle prime tre stagioni si è realizzata nei campi di collezione varietale e prove portinnesti di Vignola, divenendo ulteriormente propedeutica alla valutazione dell’adattabilità delle nuove cultivar alla coltivazione sotto rete. A tal fine gli impianti sono stati dotati di una specifica strumentazione per la di raccolta di dati, che consente il raffronto con le condizioni esterne».</p>
  1415. <h2>Un sistema di protezione integrato</h2>
  1416. <p>Ancora, Casoli ha sottolineato: «Il progetto che stiamo portando avanti fa riferimento a un sistema integrato di gestione, in quanto abbina la protezione offerta dalle reti multifunzionali all’integrazione di soluzioni insetticide a basso impatto, basate sulla tecnica Attract &amp; Kill (ovvero applicazioni che fanno ricorso a lieviti molto attrattivi per Drosophila suzukii innescate con bassissimi dosaggi di insetticida biologico, ndr) grazie a una collaborazione allacciata con l’Istituto di Ricerca di Laimburg (Bz). A tutto ciò si affianca la gestione territoriale attraverso uno specifico intervento di lotta biologica autorizzato dal ministero dell’Ambiente, che punta alla biodiversità e al raggiungimento di un equilibrio nell’agroecosistema».</p>
  1417. <p>Casoli ha poi puntualizzato: «Il progetto originario, peraltro, non contemplava un programma di lotta biologica territoriale, ma in funzione del comportamento di Drosofila, che analogamente alla cimice asiatica può essere considerata una specie di territorio, abbiamo ritenuto strategico puntare all’introduzione di un parassitoide che rafforzasse l’azione delle specie indigene. A tal proposito, vi è stata l’opportunità di partecipare al “Progetto nazionale di lotta biologica a Drosophila suzukii con il parassitoide esotico Ganaspis brasiliensis”, che ha portato alla richiesta e al successivo conseguimento delle autorizzazioni per il rilascio dell’antagonista di origine asiatica. In Emilia-Romagna è nata una collaborazione con la Fondazione Edmund Mach e l’Università di Bologna, che ha permesso il rilascio di G. brasiliensis negli ambienti naturali circostanti l’area cerasicola oggetto della sperimentazione e del Cesenate, dove la specie può moltiplicarsi indisturbata, parassitando le popolazioni di Drosofila che insistono su essenze autoctone quali mora, sambuco, edera, etc. In particolare, sono stati individuati 20 siti di rilascio dell’insetto antagonista della drosofila, di cui 12 in provincia di Modena, 1 a Reggio Emilia, 2 a Bologna e 5 a Forlì-Cesena». In ogni sito sono stati rilasciati 200 esemplari adulti, 100 maschi e 100 femmine, in tre diversi momenti. Contestualmente, sono stati attivati monitoraggi in tutti i siti sia pre sia post rilascio. Per quanto riguarda il parassitoide Ganapsis brasiliensis, dopo il primo anno di rilascio (2021) è stato ritrovato nel 2022; ciò dimostra la possibilità di insediarsi, rilevando quindi di essere in grado di superare il momento critico dell’inverno.</p>
  1418. <p>Le percentuali di insediamento, tuttavia, per il periodo 2021-2023 rivelano ancora livelli bassi (1%). Migliori risultati sta fornendo, sotto questo aspetto e per il medesimo periodo, il ritrovamento spontaneo di Leptopilina japonica, altro parassitoide larvo-pupale esotico in fase di rapido insediamento. Il progetto di lotta biologica tramite il lancio di parassitoidi, ha confermato Casoli, continuerà quindi con altri rilasci e relative verifiche anche nei prossimi anni.</p>
  1419. <figure id="attachment_40521311" aria-describedby="caption-attachment-40521311" style="width: 853px" class="wp-caption alignnone"><img class="size-full wp-image-40521311" src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2024/04/7-_MG_0773_MG_0773.jpg" alt="" width="853" height="1280" /><figcaption id="caption-attachment-40521311" class="wp-caption-text">Luca Casoli</figcaption></figure>
  1420. <h2>I primi risultati</h2>
  1421. <p>I primi rilevamenti sul sistema di protezione integrato tra coperture monoblocco, sistema di difesa Attract &amp; Kill con utilizzo di Spinosad (sostanza attiva ammessa in agricoltura biologica normalmente impiegato per le sue qualità insetticide), stanno producendo risultati incoraggianti.</p>
  1422. <p>«La formulazione attract &amp; kill lievito + Spinosad – rileva Casoli – ha mostrato un’efficacia comparabile al trattamento a tutta chioma con Spinosad. La strategia Attract &amp; Kill permette quindi di trattare in maniera mirata solo una parte della vegetazione, riducendo drasticamente il quantitativo di insetticida impiegato».</p>
  1423. <p>È quindi ancora prematuro parlare della possibilità di produrre ciliegie esclusivamente con metodo biologico su larga scala, ma senz’altro la strada tracciata va nella direzione di una sensibile riduzione degli interventi di difesa, con benefici sia economici sia ambientali.</p>
  1424. <h2>Il programma si amplia</h2>
  1425. <p>Come previsto, anche nel 2024 stanno proseguendo le attività di ricerca nell’ambito del campo sperimentale di Vignola, ulteriormente ampliato con altri impianti coperti con materiali innovativi, contestualmente alla verifica della complementarità della strategia Attract &amp; Kill e alla prosecuzione del programma di lotta biologica territoriale.</p>
  1426. <p>«È un concreto esempio – ha concluso Casoli - del concetto di integrazione di tecniche fra loro complementari, dalla quale si stanno raccogliendo significativi riscontri sulla possibilità di garantire una protezione efficiente e allo stesso tempo sostenibile. Peraltro, a conclusione del progetto, prevista alla fine del 2024, è previsto un programma di divulgazione con relative pubblicazioni tecnico scientifiche».</p>
  1427. <h2>«Necessaria la reciprocità»</h2>
  1428. <p>All’assemblea annuale del Consorzio della Ciliegia di Vignola Igp è intervenuto anche <strong>Alessio Mammi</strong>, assessore all’Agricoltura della Regione Emilia-Romagna, il quale durante il suo intervento ha affrontato anche il tema della riduzione delle molecole utili alla difesa, nell’ambito del Green Deal.</p>
  1429. <figure id="attachment_40521312" aria-describedby="caption-attachment-40521312" style="width: 853px" class="wp-caption alignnone"><img class="size-full wp-image-40521312" src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2024/04/8-_MG_0761_MG_0761.jpg" alt="" width="853" height="1280" /><figcaption id="caption-attachment-40521312" class="wp-caption-text">Alessio Mammi</figcaption></figure>
  1430. <p>«A livello europeo – ha detto tra l’altro Mammi – occorre concretizzare due principi di assoluto buon senso: simultaneità e reciprocità». Per quanto riguarda il primo, Mammi ha esplicitato: «Se si decide di togliere un principio attivo, occorre avere un’alternativa valida». Per il secondo tema, l’assessore ha proseguito: «Le regole e gli standard che vengono richiesti a livello europeo ai produttori per ragioni di salute o ambientali, devono valere anche per i prodotti che importiamo dal resto del mondo».</p>
  1431. <p>&nbsp;</p>
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  1439. <p><span style="color: #ffffff">ciliegia ciliegia ciliegia ciliegia ciliegia</span></p>
  1440. <h1></h1>
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  1448. </div><p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it/frutticoltura-orticoltura/ciliegia-il-futuro-si-chiama-sostenibilita/">La ciliegia del futuro? Coperta e (anche) bio</a> è un contenuto originale di <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it">Terra e Vita</a>.</p>
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  1454. <media:copyright>Terra e Vita</media:copyright>
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  1459. </item>
  1460. <item>
  1461. <title>Pnrr, in Lombardia riapre il bando innovazione</title>
  1462. <link>https://terraevita.edagricole.it/trattori-e-macchine-agricole/pnrr-in-lombardia-riapre-il-bando-innovazione/</link>
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  1464. <pubDate>Wed, 10 Apr 2024 13:02:54 +0000</pubDate>
  1465. <dc:creator><![CDATA[Redazione Terra e Vita]]></dc:creator>
  1466. <category><![CDATA[Featured]]></category>
  1467. <category><![CDATA[Trattori e Macchine agricole]]></category>
  1468. <category><![CDATA[meccanizzazione]]></category>
  1469.  
  1470. <guid isPermaLink="false">https://terraevita.edagricole.it/?p=40521305</guid>
  1471. <description><![CDATA[<p>Dal 12 aprile al 31 maggio le aziende agricole e agromeccaniche lombarde potranno fare domanda di contributo per l'acquisto di macchinari innovativi</p>
  1472. <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it/trattori-e-macchine-agricole/pnrr-in-lombardia-riapre-il-bando-innovazione/">Pnrr, in Lombardia riapre il bando innovazione</a> è un contenuto originale di <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it">Terra e Vita</a>.</p>
  1473. ]]></description>
  1474. <content:encoded><![CDATA[<div style="margin: 5px 5% 10px 5%;"><img src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2015/01/105252-478x400.jpg" width="478" height="400" title="" alt="" /></div><div><div class="td-post-sub-title">Dal 12 aprile al 31 maggio le aziende agricole e agromeccaniche lombarde potranno fare domanda di contributo per l'acquisto di macchinari innovativi<!-- nbmpe --></div>
  1475.  
  1476. <p>Dopo le <a href="https://terraevita.edagricole.it/featured/macchine-agricole-proroga-di-due-mesi-e-correzioni-per-il-bando-pnrr/" target="_blank" rel="noopener noreferrer"><strong>modifiche apportate per renderlo più attrattivo</strong></a>, riapre venerdì 12 aprile il bando dedicato alle aziende agricole lombarde che, utilizzando i fondi del Pnrr, potranno finanziare l'ammodernamento del proprio parco macchine e attrezzature, all'insegna delle tecnologie di ultima generazione. Il bando, disponibile fino al 31 maggio 2024, è riservato alle imprese agromeccaniche e alle micro, piccole medie imprese agricole e alle loro cooperative e associazioni, con sede legale in Lombardia.</p>
  1477. <p>Le richieste pervenute fino a oggi vedono in prima fila le province di Brescia, Mantova, Pavia e Cremona, ma sono giunte da tutta la regione. In particolare sono state presentate domande di finanziamento per attrezzature per la zootecnia con elevato livello tecnologico e di automazione, macchine e sistemi per ottimizzare l'uso di fertilizzanti, per ridurre l'uso dei fitofarmaci e migliorare le attività di irrigazione.</p>
  1478. <h2>Finora arrivate 750 domande di contributo</h2>
  1479. <p>«La prima parte di questa iniziativa – dichiara l'assessore regionale all'Agricoltura <strong>Alessandro Beduschi</strong> – si è conclusa a fine marzo, rivelandosi un grande successo, grazie alla partecipazione di oltre 750 aziende che hanno già presentato domanda per cogliere la sfida di potenziare l'agricoltura, promuovendo una maggiore produttività, efficienza e sostenibilità ambientale».</p>
  1480. <p>«Ancora una volta le aziende lombarde stanno rispondendo molto bene alla sfida di evolvere e utilizzare tecnologie avanzate per l'agricoltura di precisione, l'automazione, i droni e i sensori per ottimizzare l'uso delle risorse, ridurre i costi e aumentare la resa delle colture – ha sottolineato Beduschi –. Inoltre, l'adozione di pratiche agricole sostenibili può contribuire a preservare l'ambiente e a garantire la sicurezza alimentare. La modernizzazione dell'agricoltura non solo è una necessità per rimanere competitivi sul mercato globale, ma è anche un modo per migliorare la qualità dei prodotti e la sostenibilità del settore».</p>
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  1487.  
  1488. </div><p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it/trattori-e-macchine-agricole/pnrr-in-lombardia-riapre-il-bando-innovazione/">Pnrr, in Lombardia riapre il bando innovazione</a> è un contenuto originale di <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it">Terra e Vita</a>.</p>
  1489. ]]></content:encoded>
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  1501. <title>Biologico e biodinamico, il futuro va pensato oggi</title>
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  1504. <pubDate>Wed, 10 Apr 2024 11:45:47 +0000</pubDate>
  1505. <dc:creator><![CDATA[Redazione Terra e Vita]]></dc:creator>
  1506. <category><![CDATA[Biologico]]></category>
  1507. <category><![CDATA[Featured]]></category>
  1508. <category><![CDATA[agrifuturo]]></category>
  1509. <category><![CDATA[Biodinamico]]></category>
  1510. <category><![CDATA[biologico]]></category>
  1511.  
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  1513. <description><![CDATA[<p>Carlo Triarico: «È un modello che con pochi input produce alimenti d’eccellenza, ad alto valore aggiunto»</p>
  1514. <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it/biologico/biologico-e-biodinamico-il-futuro-va-pensato-oggi/">Biologico e biodinamico, il futuro va pensato oggi</a> è un contenuto originale di <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it">Terra e Vita</a>.</p>
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  1516. <content:encoded><![CDATA[<div style="margin: 5px 5% 10px 5%;"><img src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2024/04/WhatsApp-Image-2024-04-04-at-12.44.48-600x340.jpeg" width="600" height="340" title="" alt="" /></div><div><div class="td-post-sub-title">Carlo Triarico: «È un modello che con pochi input produce alimenti d’eccellenza, ad alto valore aggiunto»<!-- nbmpe --></div>
  1517.  
  1518. <p>Biologico e biodinamico possono rappresentare una via di riscatto per l’agricoltura italiana? Sì, secondo <strong>Carlo Triarico</strong>, presidente dell'<a href="https://www.biodinamica.org/" target="_blank" rel="noopener noreferrer">Associazione per l'Agricoltura Biodinamica</a>, che è intervenuto al <span data-contrast="none">Forum Agrifuturo</span><span data-contrast="none"> "</span><span data-contrast="none">Agricoltura intelligente: coltivare il futuro</span><span data-contrast="none">"</span> tenutosi a Ferrara, alla presenza tra gli altri del ministro del Masaf, <strong>Francesco Lollobrigida</strong>, dei presidenti di Coldiretti e Cia Agricoltori Italiani, rispettivamente <strong>Ettore Prandini</strong> e <strong>Cristiano Fini</strong>, dell’europarlamentare <strong>Paolo De Castro</strong> e del direttore del Crea, <strong>Alberto Cavazzini</strong>.</p>
  1519. <p>«Siamo in un momento decisivo – ha sottolineato Triarico in apertura del suo intervento - in cui <span data-ccp-parastyle="Normal (Web)">rischiamo che siano cancellati</span><span data-ccp-parastyle="Normal (Web)"> anni di conquiste di un'agricoltura che abbia un futuro. La mia voce</span> sarà sempre per una Pac contadina, libera e pulita».</p>
  1520. <h2><img class="alignnone size-full wp-image-40521334" src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2024/04/WhatsApp-Image-2024-04-04-at-11.13.49.jpeg" alt="" width="1280" height="720" />Tre anni per arrivare al 25% di agricoltura biologica</h2>
  1521. <p><span data-contrast="none">«Tra tre anni – ha sottolineato Triarico - l'Italia si è prefissata di raggiungere il 25% di agricoltura biologica. Oggi siamo intorno al 18%, ma rischiamo una grave recessione. È un momento difficile. Le politiche agricole europee da decenni sostengono un modello che non ce la fa più. In alcuni degli interventi del Forum ho sentito nostalgia per il vecchio modello e paura per il nuovo da avviare. Però dobbiamo dire chiaramente che la sola condizione per cui i cittadini europei potranno accettare che un terzo del bilancio Ue, circa 58 miliardi, sia impiegato in agricoltura, è che i fondi servano ad accompagnare responsabilmente tutti gli agricoltori a uscire vivi da un modello agricolo che non regge più e li impoverisce». </span><span data-ccp-props="{&quot;134233117&quot;:true,&quot;134233118&quot;:true,&quot;201341983&quot;:0,&quot;335559740&quot;:240}"> </span></p>
  1522. <h2>«Biologico e biodinamico sono modelli sostenibili»</h2>
  1523. <p><span data-contrast="none">«Per questo – ha proseguito Triarico - abbiamo a disposizione tutte le conoscenze tecniche di un modello agroecologico, quello biologico e biodinamico, che con pochi input produce alimenti d’eccellenza, ad <a href="https://terraevita.edagricole.it/biologico/la-certificazione-del-bio-funziona-e-crea-valore/" target="_blank" rel="noopener noreferrer">alto valore aggiunto</a>, forti per impiego di tecnologia e numero di addetti, apprezzati dai mercati remunerativi. Il modello agricolo biologico e biodinamico non è solo concreto e sostenibile, ma porta con sé tanti vantaggi dal punto di vista sociale e produttivo». </span></p>
  1524. <h2>Sfatare i luoghi comuni</h2>
  1525. <p>«I risultati - puntualizza Triarico - smentiscono <span data-ccp-parastyle="Normal (Web)">la narrazione sui biodinamici stregoni, </span><span data-ccp-parastyle="Normal (Web)">inventata</span><span data-ccp-parastyle="Normal (Web)"> in un momento in cui </span><span data-ccp-parastyle="Normal (Web)">interessi esterni a quelli nazionali volevano</span><span data-ccp-parastyle="Normal (Web)"> fermare la legge </span><span data-ccp-parastyle="Normal (Web)">sul</span><span data-ccp-parastyle="Normal (Web)"> biologico. </span><span data-ccp-parastyle="Normal (Web)">Per </span><span data-ccp-parastyle="Normal (Web)">risolvere la crisi</span>, però, non è sufficiente <span data-ccp-parastyle="Normal (Web)">sapere che c’è </span><span data-ccp-parastyle="Normal (Web)">la </span><span data-ccp-parastyle="Normal (Web)">nostra </span><span data-ccp-parastyle="Normal (Web)">tecnica. </span><span data-ccp-parastyle="Normal (Web)">Sarebbe la stessa illusione </span><span data-ccp-parastyle="Normal (Web)">che a </span><span data-ccp-parastyle="Normal (Web)">risolvere il problema </span><span data-ccp-parastyle="Normal (Web)">siano</span><span data-ccp-parastyle="Normal (Web)"> le tecniche N</span>bt. <span data-ccp-parastyle="Normal (Web)">Occorre </span><span data-ccp-parastyle="Normal (Web)">un</span><span data-ccp-parastyle="Normal (Web)">a </span>Pac <span data-ccp-parastyle="Normal (Web)">ecologica </span><span data-ccp-parastyle="Normal (Web)">di transizione</span><span data-ccp-parastyle="Normal (Web)"> che porti </span><span data-ccp-parastyle="Normal (Web)">anche </span><span data-ccp-parastyle="Normal (Web)">l’ultimo degli agricoltori verso </span><span data-ccp-parastyle="Normal (Web)">una nuova</span><span data-ccp-parastyle="Normal (Web)"> modernità</span><span data-ccp-parastyle="Normal (Web)">.</span> <span data-ccp-parastyle="Normal (Web)">Non bisogna aver paura dell’</span><span data-ccp-parastyle="Normal (Web)">approccio rigenerativo e di tutela ve</span><span data-ccp-parastyle="Normal (Web)">rs</span><span data-ccp-parastyle="Normal (Web)">o gli ecosistemi. </span>Per esempio, in biodinamica il 10% dei terreni viene destina<span data-ccp-parastyle="Normal (Web)">to</span><span data-ccp-parastyle="Normal (Web)"> alla biodiversità</span><span data-ccp-parastyle="Normal (Web)"> (molto più del 4% pensato dall’U</span>e e oggi messo in forse)<span data-ccp-parastyle="Normal (Web)">, le rotazioni sono obbligatorie, </span><span data-ccp-parastyle="Normal (Web)">abbiamo restrizioni maggiori del biologico sui mezzi tecnici</span><span data-ccp-parastyle="Normal (Web)">,</span><span data-ccp-parastyle="Normal (Web)"> eppure questi accorgimenti concorrono a una migliore redditività</span><span data-ccp-parastyle="Normal (Web)"> e stabilità</span><span data-ccp-parastyle="Normal (Web)"> aziendale</span><span data-ccp-parastyle="Normal (Web)">, perché garantiscono la prevenzione </span><span data-ccp-parastyle="Normal (Web)">da</span><span data-ccp-parastyle="Normal (Web)">lle avversità</span><span data-ccp-parastyle="Normal (Web)"> e la migliore qualità </span><span data-ccp-parastyle="Normal (Web)">merceologica</span><span data-ccp-parastyle="Normal (Web)">. Il problema è che </span><span data-ccp-parastyle="Normal (Web)">gli </span><span data-ccp-parastyle="Normal (Web)">agricoltori educati al vecchio modello non hanno le condizioni per affrontare il cambiamento</span><span data-ccp-parastyle="Normal (Web)"> e non possono farlo da soli</span><span data-ccp-parastyle="Normal (Web)">. Bisogna offrire a tutti gli agricoltori un’uscita dalla crisi</span>».</p>
  1526. <h2>«Puntare a un’agricoltura contadina, libera e pulita»</h2>
  1527. <p><span data-contrast="none">«La prossima Pac – suggerisce il presidente dell'Associazione per l'Agricoltura Biodinamica - dovrà accompagnare il vecchio sistema verso il nuovo. Il progressivo abbandono della Pac del Primo Pilastro, che distribuisce i soldi a pioggia in base agli ettari, dovrà porsi obiettivi coraggiosi. Dobbiamo accompagnare gli agricoltori verso un’agricoltura contadina, libera e pulita, modello in linea, del resto, con l’identità agricola italiana. Il patrimonio di conoscenze dell’agricoltura biologica, biodinamica e rigenerativa, va messo in comune con tutte le forze in campo, per lavorare insieme a progetti ad approccio multiplo verso un’innovazione di sistema, di processo e sociale».</span></p>
  1528. <h2><img class="alignnone size-full wp-image-40521335" src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2024/04/WhatsApp-Image-2024-04-04-at-12.45.12.jpeg" alt="" width="1280" height="960" />«Mancano ricerca e formazione»</h2>
  1529. <p><span data-contrast="none">«In Italia – ha precisato Triarico - abbiamo la migliore biodinamica al mondo; eppure, sono state finanziate solo due ricerche negli ultimi anni. Abbiamo importanti pubblicazioni refertate del Ciheam con l’Università del Salento e della Società Italiana di Scienze Biodinamiche. Non abbiamo però neanche un corso di laurea che insegni biologico e biodinamico. </span><span data-ccp-props="{&quot;134233117&quot;:true,&quot;134233118&quot;:true,&quot;201341983&quot;:0,&quot;335559740&quot;:240}"> </span></p>
  1530. <p><span data-contrast="none">L'Associazione per l’Agricoltura Biodinamica esiste dal 1947 e in Italia si fa agricoltura biodinamica dagli Anni ’30 del secolo scorso. In un secolo abbiamo accumulato un patrimonio di competenze agronomiche straordinarie. I nostri agricoltori, donne e uomini, sono mediamente più formati e maggiori utilizzatori di innovazione tecnologica. Chiediamo una politica di ricerca, formazione e piani integrati di sviluppo. Abbiamo vinto un finanziamento Masaf grazie al quale potremo fare un po’ di consulenza e formazione gratuita agli agricoltori in dieci regioni italiane, ma è solo un piccolo passo». </span></p>
  1531. <h2>Costruire insieme l’“agri-futuro”</h2>
  1532. <p><span data-contrast="none">«Sui mercati – ha concluso Triarico - c'è una perdita di redditività per tutti, mentre i costi sono aumentati. Per questo l’Associazione Biodinamica e il mondo sano del bio si mettono a disposizione del Paese per affrontare insieme il momento. Facciamo allora progetti comuni, entriamo nelle scuole, facciamo ricerca, non strettamente settoriale ma partecipativa, che consenta il dialogo tra tutti gli attori per costruire con coraggio l’agricoltura del futuro»<strong>.</strong></span><span data-contrast="none"> </span><span data-ccp-props="{&quot;134233117&quot;:true,&quot;134233118&quot;:true,&quot;201341983&quot;:0,&quot;335559740&quot;:240}"> </span></p>
  1533. <p><span data-contrast="auto">Per rivedere tutti gli interventi del Forum: <a href="https://www.youtube.com/watch?v=7HXr0Was2WQ" target="_blank" rel="noopener noreferrer"><span class="td_btn td_btn_lg td_shadow_btn">clicca qui</span></a>.  </span></p>
  1534.  
  1535.  
  1536.  
  1537.  
  1538.  
  1539.  
  1540.  
  1541. </div><p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it/biologico/biologico-e-biodinamico-il-futuro-va-pensato-oggi/">Biologico e biodinamico, il futuro va pensato oggi</a> è un contenuto originale di <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it">Terra e Vita</a>.</p>
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