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14. <title>Piccola Musica</title>
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17. <description>musica per i piccolissimi e per i loro adulti del cuore</description>
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34. <title>La cosa migliore? Fare da modello musicale</title>
35. <link>http://piccolamusica.it/2022/03/04/la-cosa-migliore-fare-da-modello-musicale/</link>
37. <dc:creator><![CDATA[francesca]]></dc:creator>
38. <pubDate>Fri, 04 Mar 2022 07:11:24 +0000</pubDate>
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56. <description><![CDATA[<p>La prima volta che ho sentito l’espressione “fare da modello musicale” me la ricordo benissimo. Ero a Bologna e stavo partecipando ad un workshop di Music Together®, un metodo che ho amato molto e ho praticato per 10 anni prima di sviluppare il mio personale approccio alla musica. Il primo pensiero che ho fatto è [&#8230;]</p>
57. <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="http://piccolamusica.it/2022/03/04/la-cosa-migliore-fare-da-modello-musicale/">La cosa migliore? Fare da modello musicale</a> proviene da <a rel="nofollow" href="http://piccolamusica.it">Piccola Musica</a>.</p>
58. ]]></description>
59. <content:encoded><![CDATA[
60. <p>La prima volta che ho sentito l’espressione “fare da modello musicale” me la ricordo benissimo. Ero a Bologna e stavo partecipando ad un workshop di Music Together<sup>®</sup>, un metodo che ho amato molto e ho praticato per 10 anni prima di sviluppare il mio personale approccio alla musica.</p>
61.  
62.  
63.  
64. <p>Il primo pensiero che ho fatto è stato “uh, che pesi questi ammmericani, sempre lì a voler classificare, definire, incasellare e dare un nome, ma che bisogno c’è? Fare da modello musicale! Non potevano semplicemente dire&nbsp;<em>cantare e giocare con il tuo bambino</em>?”</p>
65.  
66.  
67.  
68. <figure class="wp-block-audio"><audio controls src="https://piccolamusica.it/wp-content/uploads/2022/02/blogpost-marzo-2022-modello-musicale.mp3"></audio><figcaption>Non hai voglia di leggere questo post? Ascoltalo!<br></figcaption></figure>
69.  
70.  
71.  
72. <p>Ora della fine del weekend, però, avevo capito che no, non bastava, specie quando nella tua professione è prevista la partecipazione degli adulti.</p>
73.  
74.  
75.  
76. <p>E a dirla tutta non basta nemmeno ora, perché un’espressione apparentemente semplice come&nbsp;<em>cantare e giocare con il tuo bambino</em>, in realtà, racchiude interi mondi e può avere mille interpretazioni diverse a seconda dei vissuti di ognuno di noi. Potrei usarla, quindi, ma non potrei mai dare per scontata una sua interpretazione.</p>
77.  
78.  
79.  
80. <p>Facciamo un passo indietro.</p>
81.  
82.  
83.  
84. <p>La prima cosa da considerare è che, nonostante Maria Montessori avesse già precorso i tempi con i suoi studi e le sue idee, è solo dagli anni 60 del ‘900 che si è cominciato a cambiare radicalmente prospettiva nell’osservazione della prima infanzia e nella comprensione del funzionamento psicologico dei bambini. E con radicalmente intendo attraverso ricerche accademiche e studi multidisciplinari di lungo corso finalizzati allo sviluppo di nuovi approcci psicopedagogici.</p>
85.  
86.  
87.  
88. <p>Fra questi, la pedagogia dell’esempio è sicuramente una delle più conosciute, radicate e diffuse, sebbene non si tratti di una teoria esplicitamente definita, quanto piuttosto di un’espressione suggestiva che raccoglie attorno a sé una pluralità di processi educativi e di apprendimento per lo più informali, basati sull’osservazione e sulla riproduzione del modello scelto.</p>
89.  
90.  
91.  
92. <p>In estrema sintesi, la pedagogia dell’esempio osserva come il processo di apprendimento&nbsp;</p>
93.  
94.  
95.  
96. <ul><li>avvenga tramite osservazione e successiva imitazione da parte dei non-adulti verso i modelli</li><li>presupponga relazioni affettive basate sul consenso, sulla reciprocità e sull’inclusione</li><li>avvenga per “osmosi”, senza dicotomie premio/punizione e senza addestramento formale</li><li>trasmetta non tanto competenze tecniche, bensì valori, atteggiamenti e modelli di comportamento tipici del gruppo di appartenenza</li></ul>
97.  
98.  
99.  
100. <p>Il processo di socializzazione primaria – ovvero quello che permette al bambino, tramite le relazioni famigliari, di diventare un essere socializzato – è un esempio molto calzante di pedagogia informale.</p>
101.  
102.  
103.  
104. <p>Quando adulti e bambini partecipano ad attività condivise, imparano anche senza volerlo ad osservarsi reciprocamente e poiché l’adulto è in uno&nbsp;<em>status</em>&nbsp;relazionale e sociale più elevato, diventa un potenziale modello per il bambino, che tenderà ad imitarne i comportamenti e gli atteggiamenti.</p>
105.  
106.  
107.  
108. <p>Questo significa, prima di tutto, che i bambini, dai loro adulti del cuore – quelli cioè con cui hanno un legame affettivo, ovvero i genitori prima di tutto, e in seconda battuta tutti i “grandi” del loro mondo, come educatrici, nonni, tate, etc – imparano come prima cosa l’atteggiamento e non la competenza tecnica.</p>
109.  
110.  
111.  
112. <p>Ma questo, cosa c’entra con la <a href="https://piccolamusica.it/?p=1792/#ricerche"><strong><span style="text-decoration: underline;">musica</span></strong></a>? E soprattutto, vale ancora quando si tratta di musica? Se canto bene o male, cosa cambia?</p>
113.  
114.  
115.  
116. <p>Andiamo per gradi e facciamo alcune considerazioni.</p>
117.  
118.  
119.  
120. <p>La prima, da cui partire, è questa: come genitori siamo le fonti di informazioni principali, ma non siamo le uniche. In ambito musicale, possiamo tradurre questa affermazione dicendo che la nostra voce sarà sempre quella più cercata e più amata, ma non potremo impedire al nostro bambino di sentire radio, cd, altre persone. Avrà sempre una pluralità di fonti sonore a cui attingere e, con il tempo, imparerà a discernere anche la qualità di ogni singola fonte.</p>
121.  
122.  
123.  
124. <p>La seconda riguarda noi adulti e il nostro atteggiamento nei confronti della musica: come la viviamo? Come l’abbiamo vissuta nella nostra infanzia? Siamo stati lasciati liberi di esplorare, sbagliare, provare, o ci è stato semplicemente detto “tu al massimo suona il triangolo e mi raccomando non cantare”? Consideriamo la musica come un diritto di tutti, come un talento inspiegabile o come una gara a chi è più bravo? Con che convinzioni limitanti siamo cresciuti? Le riconosciamo? Le vogliamo trasmettere ai nostri figli?</p>
125.  
126.  
127.  
128. <p>La terza riguarda <strong><span style="text-decoration: underline;"><a href="https://piccolamusica.it/?p=1792/#ricerche">la natura stessa dei bambini</a></span></strong>, del loro sviluppo e del loro apprendimento. Il periodo prescolare è uno dei periodi sensibili, ovvero un periodo in cui le “finestre dell’apprendimento” sono spalancate e le capacità dei bambini di trasformare le informazioni in competenze al massimo del loro potenziale. Ma come apprendono i bambini? I bambini apprendono attraverso il gioco e la musica, per sua stessa natura, si presta moltissimo ad essere “giocata”. Questa affermazione affonda le radici nella struttura fisica e biologica del nostro sistema corpo-cervello-emozioni e anche grazie a ricerche accademiche relativamente recenti possiamo dire questo: tutti possiamo sviluppare la capacità di cantare intonati, di tenere il tempo e di pensare la musica – ovvero le competenze musicali fondamentali – e lo possiamo fare per il semplice fatto che il nostro corpo è fatto apposta per questo. Nasciamo sensibili alla musica e alle informazioni musicali. Il nostro sistema uditivo, il nostro cervello e il nostro corpo sono profondamente interconnessi e possiedono strutture in grado di captare, registrare, elaborare e produrre informazioni musicali, anche quando noi non vogliamo.</p>
129.  
130.  
131.  
132. <p>Ma queste competenze di base, per svilupparsi al meglio, richiedono tempo, occasioni e un <strong><span style="text-decoration: underline;"><a href="https://piccolamusica.it/?p=1792/#ricerche">ambiente emotivo</a></span></strong> adatto a supportarle, ovvero un ambiente fiducioso, accogliente, non giudicante.&nbsp;</p>
133.  
134.  
135.  
136. <p>Ritorniamo alla domanda iniziale: perché l’invito a “fare da modello musicale” anziché semplicemente “cantare e ballare con il proprio bambino?</p>
137.  
138.  
139.  
140. <p>Perché accogliere l’idea di fare da modello significa – come adulti – guardare in primis al proprio vissuto musicale di bambini, accoglierlo e, se necessario, superarlo.</p>
141.  
142.  
143.  
144. <p>Non tutte le infanzie, infatti, sono ricche di musica giocata ed è probabile che anche tu – genitore che leggi o ascolti queste mie parole – abbia avuto esperienze non positive e sicuramente non per responsabilità tua. I nati dagli anni ’70 ad oggi sono cresciuti in un mondo pieno di musica consumata e non di musica fatta in prima persona. Nella nostra infanzia c’è stata, con ogni probabilità, molta televisione e molta radio e poca musica suonata in famiglia o a scuola. Perché erano gli anni del boom economico e tecnologico e si accoglieva ogni novità con gioia ed entusiasmo. Ma il riflesso di questo è che in famiglia si è cantato e si è suonato sempre meno, e nella società si è data sempre più importanza alla musica come spettacolare frutto di un talento concesso a pochi.</p>
145.  
146.  
147.  
148. <p>Fare da modello musicale è un invito: a superare la propria autocritica, la propria timidezza e il proprio giudice interiore; a riappropriarsi della propria autostima data dalla semplice gioia di comunicare attraverso la musica; a riscoprire la bellezza della connessione attraverso le emozioni che solo la musica sa dare, in barba a qualsiasi velleità.</p>
149.  
150.  
151.  
152. <p>Richiede impegno, certo, ma la meraviglia di questa idea risiede proprio in questo: non solo siamo fatti per fare musica, ma siamo anche già perfetti per il nostro bambino.&nbsp;</p>
153.  
154.  
155.  
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206.        <div class="ml-form-successContent">
207.          <h4>Grazie a te!</h4>
208.          <p><br></p>
209.        </div>
210.      </div>
211.    </div>
212.  </div>
213. </div>
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219.  
220.  
221.  
222. <div style="height:54px" aria-hidden="true" class="wp-block-spacer"></div>
223. <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="http://piccolamusica.it/2022/03/04/la-cosa-migliore-fare-da-modello-musicale/">La cosa migliore? Fare da modello musicale</a> proviene da <a rel="nofollow" href="http://piccolamusica.it">Piccola Musica</a>.</p>
224. ]]></content:encoded>
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228.  
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230. <item>
231. <title>La musica è un gioco nutriente</title>
232. <link>http://piccolamusica.it/2022/02/01/la-musica-e-un-gioco-nutriente/</link>
233. <comments>http://piccolamusica.it/2022/02/01/la-musica-e-un-gioco-nutriente/#comments</comments>
235. <dc:creator><![CDATA[francesca]]></dc:creator>
236. <pubDate>Tue, 01 Feb 2022 06:00:00 +0000</pubDate>
237. <category><![CDATA[benefici]]></category>
238. <category><![CDATA[relazioni]]></category>
239. <category><![CDATA[gioco]]></category>
240. <category><![CDATA[musica nutriente]]></category>
241. <guid isPermaLink="false">https://piccolamusica.it/?p=1776</guid>
242.  
243. <description><![CDATA[<p>Scrivo questo articolo ora ma la verità é che avrei voluto leggerlo anni fa, quando i miei figli erano piccoli e io non ne avevo un’idea.&#160; Perché è così, no? Siamo tutti genitori perfetti prima di diventarlo a nostra volta e io non faccio certo eccezione. (A questa grande verità se ne affianca un’altra, consolidata [&#8230;]</p>
244. <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="http://piccolamusica.it/2022/02/01/la-musica-e-un-gioco-nutriente/">La musica è un gioco nutriente</a> proviene da <a rel="nofollow" href="http://piccolamusica.it">Piccola Musica</a>.</p>
245. ]]></description>
246. <content:encoded><![CDATA[
247. <p>Scrivo questo articolo ora ma la verità é che avrei voluto leggerlo anni fa, quando i miei figli erano piccoli e io non ne avevo un’idea.&nbsp;</p>
248.  
249.  
250.  
251. <p>Perché è così, no? Siamo tutti genitori perfetti prima di diventarlo a nostra volta e io non faccio certo eccezione. (A questa grande verità se ne affianca un’altra, consolidata da anni di lavoro con le famiglie: i figli degli altri sono sempre più facili dei propri, ma di questo parleremo un’altra volta).</p>
252.  
253.  
254.  
255. <p>Per scelta personale, io e il papà avevamo deciso che avremmo passato quanto più tempo possibile con i nostri bambini, specie nel periodo prescolare. Ammirevole, penseranno i più.&nbsp;Quantomeno da ponderare, dico io ora (avrei dovuto dirlo allora), perché la quantità del tempo insieme é importante certo, ma anche la qualità.&nbsp;</p>
256.  
257.  
258.  
259. <figure class="wp-block-audio"><audio controls src="https://piccolamusica.it/wp-content/uploads/2022/01/la-musica-e-un-gioco-nutriente.mp3"></audio><figcaption>Non hai voglia di leggere questo post? Ascoltalo!</figcaption></figure>
260.  
261.  
262.  
263. <p>E ció che determina la qualità é la voglia e il piacere di stare lì e io non ne avevo così tanta da riempire tutte quelle ore.&nbsp;</p>
264.  
265.  
266.  
267. <p>Sia chiaro: amo i miei bambini come niente altro al mondo. Ma amo anche me stessa, moltissimo, e nonostante le buone intenzioni e una base di partenza di tutto rispetto (almeno sul piano teorico) in quegli anni di figli piccoli ero riuscita ad inanellare una serie di corto circuiti mentali disastrosi:</p>
268.  
269.  
270.  
271. <ul><li>Pensavo di dover continuamente intrattenere i miei figli</li><li>Pensavo di dover per forza fare con loro quello che facevo con le mie famiglie di musica</li><li>Avevo completamente dimenticato di tenermi del tempo per me e basta</li><li>Credevo che il fatto stesso di stare lì avrebbe riparato la mia infanzia e riscattato le infinite giornate trascorse senza i miei genitori.&nbsp;</li><li>Credevo che siccome i figli erano i miei, madre natura mi avrebbe ispirata sul da farsi, ignorando completamente che madre natura &#8211; bontà sua &#8211; agiva diversamente, rendendo i miei figli specchio e innesco di tutto ció che non avevo ancora risolto in me.&nbsp;<br></li></ul>
272.  
273.  
274.  
275. <p>Quindi la situazione era più o meno questa: passavo un sacco di tempo con i miei bambini, ma non ne avevo così tanta voglia. Mi sentivo in colpa per questo ma poi mi arrabbiavo anche, perché non sapevo come si faceva a stare “bene” con i figli, perché non avevo mai visto i miei genitori stare bene con me. E poi pensavo che avrei voluto una di quelle famiglie in cui tutti cantano e ballano insieme, sono felici e si divertono e invece tutte le volte che provavo a insegnare qualcosa, i miei figli scappavano o si arrabbiavano.&nbsp;</p>
276.  
277.  
278.  
279. <p>Allora ho cominciato a fare una cosa molto semplice, nel momento in cui i miei figli mi chiedevano di giocare: dicevo loro di sì subito ed ero super concentrata sul gioco, ma lo ero solo per il tempo di una canzone. Questo dava loro la soddisfazione di essere ascoltati subito e a me faceva guadagnare una mezz’ora di gioco autonomo che sapevo ci sarebbe stato al termine del gioco con me.</p>
280.  
281.  
282.  
283. <p>Per poter funzionare al meglio, però, questa pausa musicale doveva avere alcune caratteristiche, date anche dal fatto che era una mediazione tra noi: il gioco lo sceglievano loro, ma la canzone io e la cantavo in prima persona.</p>
284.  
285.  
286.  
287. <p>Lea aveva voglia di giocare con i pentolini? Cantavo una canzone sul cibo, fingendo di mescolare e impastare a tempo. </p>
288.  
289.  
290.  
291. <p>Milo voleva giocare con le macchinine? Qualcosa sui mezzi di trasporto, mentre li facevo correre a tempo lungo la pista.</p>
292.  
293.  
294.  
295. <p>Volevano entrambi giocare ad acchiapparella? Sceglievo una canzone senza parole e super adattabile, che mi permetteva di muovermi a tempo per la casa mentre cantavo.</p>
296.  
297.  
298.  
299. <p>Loro a volte cantavano e a volte no, ma io sapevo una cosa: le loro orecchie sentivano tutto, il loro cervello elaborava di continuo le informazioni e tutto quello che facevamo “arrivava” e nutriva il loro <a href="http://piccolamusica.it/2020/07/04/il-cervello-musicale-dei-bambini/">cervello musicale</a>.</p>
300.  
301.  
302.  
303. <p>E io, alla fine della canzone, mi sentivo molto meglio!</p>
304.  
305.  
306.  
307. <p>E poi notavo alcune cose, in loro, e le collegavo ai miei studi e al mio lavoro: chiedevano di ripetere, erano concentrati e attenti, tanto più si divertivano quanto più io evitavo di pormi come insegnante, davano delle minuscole risposte musicali prima di partecipare in modo più evidente, li scoprivo canticchiare ancora nelle ore e nei giorni successivi mentre giocavano da soli.</p>
308.  
309.  
310.  
311. <p>Il corto circuito di fatica e frustrazione in cui ero entrata aveva cominciato un po’ alla volta a sciogliersi, perché grazie a questa minuscola pratica – cantare mentre giocavamo insieme – avevo trasformato un’attività quotidiana in un gioco musicale “nutriente”, capace di catturare l’attenzione dei miei bambini e di coinvolgerli, lasciando addosso a tutti un senso di benessere.</p>
312.  
313.  
314.  
315. <p>Associare all’attività un canto coerente e costante, funzionava e funziona perché attiva delle strutture del nostro corpo che non solo sono fatte apposta per rispondere a questo tipo di stimolo, ma innescano una vera e propria catena di apprendimento, che coinvolge il sistema uditivo, il cervello, la propriocezione, la coordinazione, la voce, l’ascolto.&nbsp;</p>
316.  
317.  
318.  
319. <p>La stessa cosa non si attiva in modo altrettanto “nutriente” se anziché cantare ci si&nbsp;&nbsp;limita a mettere su una musica registrata, né è altrettanto efficace se si canta una “canzoncina” tanto per e i motivi sono diversi:&nbsp;</p>
320.  
321.  
322.  
323. <ul><li>Ciò che crea la connessione che fa da scintilla a tutto non è il canto&nbsp;<em>in sé</em>, ma il canto&nbsp;<em>in me</em> : il bambino vuole la voce del suo adulto del cuore, non un’altra voce.&nbsp;</li><li>Cantare crea una dimensione spazio-temporale definita: quando la musica parte non si ferma perché il tempo continua a scorrere, ma non è libera di andare ovunque perché c’è la scansione ritmica che la guida.</li><li>Il nostro canto arriva alle orecchie del nostro bambino e da lì al suo cervello e non c’è niente che possiamo fare – per fortuna! &#8211; per interrompere questo magico lavorio: siamo fatti apposta per elaborare informazioni sonore, trasferirle nel nostro corpo e trasformarle ripetizione dopo ripetizione in competenze grazie a prove ed errori.</li><li>Cantare con attenzione allena l’ascolto, degli altri come di noi stessi: è fondamentale, perché se non ascoltiamo – in senso ampio &#8211; non siamo in grado di educare, ma solo di pretendere, il che tramuta il gioco in una gabbia.&nbsp;</li><li>Quando non cantiamo “tanto per”, ma siamo calati in quello che facciamo, siamo meno propensi a correggere subito ogni minimo sgarro e più inclini a mantenere alto il livello di fiducia necessario per un apprendimento davvero profondo ed efficace.</li></ul>
324.  
325.  
326.  
327. <p>Queste riflessioni valgono a casa come nella scuola dell’infanzia, perché anche le educatrici e gli educatori hanno un “potere” analogo dal punto di vista canoro.</p>
328.  
329.  
330.  
331. <p>La musica nella prima infanzia funziona al meglio quando non è vista ne’ come un intrattenimento dovuto, ne’ come una cosa da imparare per forza, ma come un potente mezzo di relazione e comunicazione oltre che un propulsore di apprendimento e scoperta del mondo.&nbsp;</p>
332.  
333.  
334.  
335. <p>Ecco alcuni esempi pratici per dare subito il via ad una prospettiva nutriente:&nbsp;</p>
336.  
337.  
338.  
339. <ul><li>quando giochi con le costruzioni di legno, mettine a disposizione solo una parte. Scegli una canzone semplice e lenta, anche senza parole (se non sai da dove partire puoi usare Fra’ Martino che funziona bene!). Mentre canti, impila i blocchi uno sull’altro con movimenti regolari, cercando il contatto visivo e mantenendo un sorriso accogliente e incoraggiante.&nbsp;Al nido o a scuola puoi pensare di lavorare con piccoli gruppi alla volta: non c’è bisogno di fare sempre tutto subito con tutti quanti!</li></ul>
340.  
341.  
342.  
343. <ul><li>se hai a disposizione dei <a href="http://piccolamusica.it/2020/09/09/altri-3-props-che-mi-piacciono-moltissimo/">foulard</a> o dei fazzoletti usali per rendere visibile il tuo canto. Scegli una musica dolce – prova con una ninnananna – e accompagna il tuo canto con i gesti tipici del gioco del cucù. Prova a variare e a giocare con suoni e silenzi: canta solo quando il volto è visibile/fai silenzio quando è coperto dal fazzoletto e viceversa, oppure canta tutta la strofa ma fai silenzio sull’ultima nota</li></ul>
344.  
345.  
346.  
347. <p>Se queste idee ti ispirano e vuoi provare subito a giocare, dai un&#8217;occhiata a <a href="https://piccolamusica.it/per-le-famiglie/cantachetipassa/">CANTACHETIPASSA</a>, il mio  gioco originale che ti invita a giocare con la musica in modo nutriente.</p>
348.  
349.  
350.  
351.  
352.        <div class="ml-form-embed"
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355.        </div>
356.  
357.  
358. <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="http://piccolamusica.it/2022/02/01/la-musica-e-un-gioco-nutriente/">La musica è un gioco nutriente</a> proviene da <a rel="nofollow" href="http://piccolamusica.it">Piccola Musica</a>.</p>
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361. <wfw:commentRss>http://piccolamusica.it/2022/02/01/la-musica-e-un-gioco-nutriente/feed/</wfw:commentRss>
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367. <item>
368. <title>Che canzoni usare per fare musica con i bambini</title>
369. <link>http://piccolamusica.it/2021/04/22/che-canzoni-usare-pregare-musica-con-i-bambini/</link>
371. <dc:creator><![CDATA[francesca]]></dc:creator>
372. <pubDate>Thu, 22 Apr 2021 08:16:43 +0000</pubDate>
373. <category><![CDATA[formazione]]></category>
374. <category><![CDATA[bambini]]></category>
375. <category><![CDATA[canzoni]]></category>
376. <category><![CDATA[metodo]]></category>
377. <category><![CDATA[ricchezza musicale]]></category>
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379. <category><![CDATA[varietà]]></category>
380. <guid isPermaLink="false">https://piccolamusica.it/?p=1516</guid>
381.  
382. <description><![CDATA[<p>Ora che leggendo i vari articoli di questo blog abbiamo capito quanto è importante giocare con la musica in modo attivo e consapevole e siamo tutti carichi e pronti a partire, una domanda con ogni probabilità, si insinua nei nostri pensieri: che canzoni usare? Che musiche fare? Ci sono canzoni e musiche che vanno meglio? [&#8230;]</p>
383. <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="http://piccolamusica.it/2021/04/22/che-canzoni-usare-pregare-musica-con-i-bambini/">Che canzoni usare per fare musica con i bambini</a> proviene da <a rel="nofollow" href="http://piccolamusica.it">Piccola Musica</a>.</p>
384. ]]></description>
385. <content:encoded><![CDATA[
386. <p>Ora che leggendo i vari articoli di questo blog abbiamo capito quanto è importante giocare con la musica in modo attivo e consapevole e siamo tutti carichi e pronti a partire, una domanda con ogni probabilità, si insinua nei nostri pensieri: </p>
387.  
388.  
389.  
390. <p>che canzoni usare? Che musiche fare? Ci sono canzoni e musiche che vanno meglio? Ce ne sono da evitare come la peste? Da dove partire? Dove cercarle?</p>
391.  
392.  
393.  
394. <p> Aiuto!!!</p>
395.  
396.  
397.  
398. <p>Orbene, la risposta a tuuutte queste domande c’è e pur essendo lunga e articolata, la possiamo riassumere così: <strong>dipende</strong>.</p>
399.  
400.  
401.  
402. <p>Le attività e i giochi musicali che possiamo proporre ai bambini sono talmente vari e variegati che per forza di cose lo sarà anche la musica che utilizzeremo.</p>
403.  
404.  
405.  
406. <p>E’ quindi più importante secondo me tenere a mente alcune questioni fondamentali che ci permettono di scegliere con consapevolezza e cura la musica più adatta per ogni attività.</p>
407.  
408.  
409.  
410. <ul><li>non ci sono musiche giuste o musiche sbagliate, ci sono semplicemente molte muische e molti modi di proporle. La varietà è importante ed è preferibile rispetto al proporre un unico genere o un unico stile musicale.</li></ul>
411.  
412.  
413.  
414. <ul><li>allo stesso modo, non ci sono canzoni da adulti e canzoni da bambini – fatta eccezione ovviamente per ciò che riguarda il linguaggio usato – ma canzoni più o meno adatte al nostro scopo. Anche in questo caso la varietà è importante.</li></ul>
415.  
416.  
417.  
418. <ul><li>sforziamoci di andare al dilà delle canzoncine. Già chiamarle “canzoncine&#8221; non aiuta, perchè avvalora l&#8217;idea che il binomio musica+bambini sia semplicemente qualcosa di &#8220;carino&#8221;, un passatempo come un altro, mentre dobbiamo essere consapevoli che la musica giocata in prima persona, in modo attivo e consapevole è un’attività fondante per l’essere umano in quanto tale.</li></ul>
419.  
420.  
421.  
422. <ul><li>a questo proposito, ricordiamoci che gli strumenti preferiti dei bambini sono la nostra voce e il nostro corpo, quindi limitiamo le situazioni in cui “mettiamo su un cd e ci scateniamo”, come se i bambini fossero incatenati tutto il giorno e avessero bisogno di sfogarsi.&nbsp;</li></ul>
423.  
424.  
425.  
426. <ul><li>nelle situazioni in cui utilizziamo musica registrata – ad esempio per un ballo – cerchiamo di offrire ai bambini registrazioni qualitativamente alte, curate, il più possibile prive di suoni artificiali e ricche invece di strumenti veri.</li></ul>
427.  
428.  
429.  
430. <ul><li>se non sappiamo da dove partire per offrire nuovi spunti musicali, andiamo a cercare nei repertori folk delle tante culture che popolano la terra: le canzoni e le musiche tradizionali sono intrinsecamente giocabili, rispecchiano stili e generi diversi da quello a cui siamo normalmente abituati e venendo percepite come “diverse” risultano subito molto interessanti per il cervello dei bambini che sarà molto attratto e agile nell’elaborare queste nuove e particolari informazioni musicali.</li></ul>
431.  
432.  
433.  
434. <ul><li>possiamo anche partire dalle canzoni che amiamo: intendo le canzoni che hanno fatto da colonna sonora alla nostra vita nel corso degli anni. Saranno canzoni cariche di emozioni e questo arriverà in modo molto potente ai bambini, che sono di norma molto più sensibili a tutto ciò che è comunicazione non verbale.</li></ul>
435.  
436.  
437.  
438. <ul><li>qualunque cosa scegliamo, abbiamo cura di proporre canzoni e musiche nel range vocale dei bambini, con una linea melodica semplice ma non banale, e avendo cura di mantenere l’intonazione e il tempo.</li></ul>
439.  
440.  
441.  
442. <p class="has-text-color has-medium-font-size" style="color:#db9fbd">E soprattutto, proponiamo musiche e canzoni che ci piacciono e che fanno stare bene noi per prime.</p>
443.  
444.  
445.  
446. <p>☞ Se termini come range vocale dei bambini o tonalita’ ti suonano nuovi e ti incuriosiscono, approfittane e dai un’occhiata a <strong><a href="http://piccolamusica.it/in-regalo/">Pentagramma</a></strong>, il mio mini corso di teoria musicale pensato apposta per chi ha studiato altro nella vita.</p>
447. <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="http://piccolamusica.it/2021/04/22/che-canzoni-usare-pregare-musica-con-i-bambini/">Che canzoni usare per fare musica con i bambini</a> proviene da <a rel="nofollow" href="http://piccolamusica.it">Piccola Musica</a>.</p>
448. ]]></content:encoded>
452. <post-id xmlns="com-wordpress:feed-additions:1">1516</post-id> </item>
453. <item>
454. <title>Musica, cervello e ricompense</title>
455. <link>http://piccolamusica.it/2021/04/01/musica-cervello-e-ricompense/</link>
456. <comments>http://piccolamusica.it/2021/04/01/musica-cervello-e-ricompense/#comments</comments>
458. <dc:creator><![CDATA[francesca]]></dc:creator>
459. <pubDate>Thu, 01 Apr 2021 10:14:37 +0000</pubDate>
460. <category><![CDATA[formazione]]></category>
461. <category><![CDATA[neuroscienze]]></category>
462. <category><![CDATA[cervello]]></category>
463. <category><![CDATA[chimica]]></category>
464. <category><![CDATA[corpo]]></category>
465. <category><![CDATA[dopamina]]></category>
466. <category><![CDATA[evoluzione]]></category>
467. <category><![CDATA[istinto]]></category>
468. <category><![CDATA[ricompensa]]></category>
469. <guid isPermaLink="false">http://piccolamusica.it/?p=1442</guid>
470.  
471. <description><![CDATA[<p>Oggi scopriamo come e perché la musica è in grado di darci piacere, al pari del cibo, del sesso e delle droghe, ma con il&#160;&#160;vantaggio di non essere illegale. Dal punto di vista strettamente biologico, il compito fondamentale del nostro cervello è mantenerci in vita e attivi abbastanza a lungo da riprodurci, trasmettere i nostri [&#8230;]</p>
472. <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="http://piccolamusica.it/2021/04/01/musica-cervello-e-ricompense/">Musica, cervello e ricompense</a> proviene da <a rel="nofollow" href="http://piccolamusica.it">Piccola Musica</a>.</p>
473. ]]></description>
474. <content:encoded><![CDATA[
475. <p>Oggi scopriamo come e perché la musica è in grado di darci piacere, al pari del cibo, del sesso e delle droghe, ma con il&nbsp;&nbsp;vantaggio di non essere illegale.</p>
476.  
477.  
478.  
479. <p>Dal punto di vista strettamente biologico, il compito fondamentale del nostro cervello è mantenerci in vita e attivi abbastanza a lungo da riprodurci, trasmettere i nostri geni e dare vita alla prossima generazione.</p>
480.  
481.  
482.  
483. <p>Lo so, detta così suona un po’ riduttivo, quasi brutale, ma se ci pensiamo bene il nostro cervello analizza ed elabora dati e parametri, tutto il giorno tutti i giorni, con questo unico scopo, tenendo traccia di tutte le nostre azioni e reazioni.</p>
484.  
485.  
486.  
487. <p>Per questo motivo la natura e l’evoluzione hanno dotato il nostro cervello di un sistema di ricompensa, che scatta tutte le volte che facciamo qualcosa che – genericamente parlando &#8211;&nbsp;&nbsp;ci avvicina all’obbiettivo.</p>
488.  
489.  
490.  
491. <div class="wp-block-media-text alignwide is-stacked-on-mobile" style="grid-template-columns:22% auto"><figure class="wp-block-media-text__media"><a href="https://open.spotify.com/episode/4j3fpQXNLugiqJ77U2mW8m?si=XIMWB737SY-IzDXcA_4G8A" target="_blank" rel="noopener"><img loading="lazy" width="150" height="150" src="https://piccolamusica.it/wp-content/uploads/2021/03/carte-creative-IG-visual-15-150x150.png" alt="" class="wp-image-1447 size-thumbnail" srcset="http://piccolamusica.it/wp-content/uploads/2021/03/carte-creative-IG-visual-15-150x150.png 150w, http://piccolamusica.it/wp-content/uploads/2021/03/carte-creative-IG-visual-15-300x300.png 300w, http://piccolamusica.it/wp-content/uploads/2021/03/carte-creative-IG-visual-15-1024x1024.png 1024w, http://piccolamusica.it/wp-content/uploads/2021/03/carte-creative-IG-visual-15-768x768.png 768w, http://piccolamusica.it/wp-content/uploads/2021/03/carte-creative-IG-visual-15-1536x1536.png 1536w, http://piccolamusica.it/wp-content/uploads/2021/03/carte-creative-IG-visual-15.png 2000w" sizes="(max-width: 150px) 100vw, 150px" /></a></figure><div class="wp-block-media-text__content">
492. <p>Il meccanismo è relativamente semplice: il sistema riconosce che quell’azione è potenzialmente utile alla nostra causa primaria – restare vivi, attivi e riprodurci – e rilascia una scarica di dopamina, che ci fa sentire bene. Queste azioni vengono identificate quindi come azioni bone, utili, necessarie.</p>
493.  
494.  
495.  
496. <p>E’ interessante però vedere, come ci mostrano numerose ricerche, che questo meccanismo non solo scatta indipendentemente dalla nostra opinione in merito alle azioni, ma scatta anche per azioni – diciamo così – non direttamente collegate al nostro obbiettivo primario. Ad esempio, si è visto che le azioni che fanno scattare il meccanismo di ricompensa sono molte e molto diverse tra loro: mangiare cioccolata, usare droghe, fare sesso, guadagnare soldi e tah daaaaah! Ascoltare – e fare &#8211; musica!</p>
497. </div></div>
498.  
499.  
500.  
501. <p>Ora, mentre per la maggior parte di queste ci sembra ovvio un collegamento, anche piccolo, con l’obbiettivo “sopravvivenza della specie” e anche a fronte del fatto che questo meccanismo può venire ingannato (ad esempio dall’uso di droghe che alterano il sistema dopaminergico), immagino che tutti noi ci staremo chiedendo: ma la musica in tutto questo cosa c’entra?</p>
502.  
503.  
504.  
505. <p>Per rispondere a questa domanda, facciamo un passo indietro e chiariamo alcune cose sulla dopamina. La dopamina è un neurotrasmettitore, ovvero un composto chimico che facilita il passaggio di informazioni da un neurone all’altro. Ci sarebbero ovviamente tonnellate di cose da dire, ma la più importante è che la dopamina è associata ad alcuni comportamenti e in particolare alla motivazione e al raggiungimento degli obbiettivi e la quantità rilasciata dipende da una serie di fattori tra cui, ad esempio, quanto noi valutiamo importante l’obbiettivo in questione. Altra cosa importante da sapere è che il rilascio di dopamina non avviene tutto in una volta, ma attraverso fasi:</p>
506.  
507.  
508.  
509. <ul><li>La fase iniziale, preparatoria, che è un po’ come quando vediamo qualcosa che ci piace e ci viene l’acquolina in bocca e cominciamo a pensare a come fare per averlo. Proviamo ad allungare le braccia per afferrarlo e man mano che ci riusciamo, boooom! Scarica di dopamina, sensazione piacevole per noi e momento di lavoro per il nostro cervello che manda a memoria quanto sta succedendo.</li><li>La seconda fase, quando raggiungiamo il nostro obbiettivo e ce lo gustiamo tutto per bene: è una fase di grande soddisfazione, in cui il nostro cervello rinforza la sensazione positiva che si prova quando consapevolmente facciamo le azioni necessarie in modo da ottenere quello che desideriamo.</li></ul>
510.  
511.  
512.  
513. <p>Ora, mentre questo discorso è facilmente comprensibile quando il desiderio è “mangiare cioccolata”, non è altrettanto scontato quando si tratta di musica.</p>
514.  
515.  
516.  
517. <p>Perché mai la musica dovrebbe far scattare il meccanismo di ricompensa e quindi il rilascio di dopamina e soprattutto come funziona questo meccanismo nel caso della musica?</p>
518.  
519.  
520.  
521. <p>Il punto fondamentale da cui partire è che la musica non sembra avere quell’enorme importanza ai meri fini della sopravvivenza della specie, ma se la guardiamo da un altro punto di vista, la musica è intrinsecamente composta di schemi, successioni, pattern che si susseguono nel tempo, strutture che si ripetono in modo più o meno prevedibile, qualità e caratteristiche approposito dei quali possiamo fare delle supposizioni e delle previsioni e tutto questo scorre e si sussegue nel tempo, un momento dopo l’altro.</p>
522.  
523.  
524.  
525. <p>Questo&nbsp;tipo di stimolo è immediatamente recepito dal cervello. Ti ricordi? Il nostro cervello analizza continuamente l’ambiente circostante in modo da valutare che comportamento dobbiamo mettere in atto per raggiungere il nostro obbiettivo e questo secondo i ricercatori combacia perfettamente – passatemi il termine – con la struttura intrinseca della musica.</p>
526.  
527.  
528.  
529. <p>Di conseguenza quando facciamo una previsione musicale e questa si rivela corretta, il nostro cervello rilascia dopamina. Questo è vero soprattutto quando ascoltiamo una musica conosciuta, che ci piace, che sappiamo esattamente come fa: ecco spiegato perché i bambini ci chiedono mille mila volte la stessa canzone!!! E’ colpa della dopamina!</p>
530.  
531.  
532.  
533. <p>E se la nostra previsione non è corretta? O se la musica non ci piace? O ancora, se ascoltiamo una musica per la prima volta? Ancora una volta, il n ostro cervello analizza e fa un sacco di previsioni basandosi sulla nostra esperienza e sulla nostra cultura musicale d’appartenenza. In tutti questi casi, c’è una scarica di dopamina! Perché anche se non ti piace o non hai azzeccato la previsione, il tuo cervello è felice perché ha imparato qualcosa e la prossima volta non arriverà impreparato.&nbsp;</p>
534.  
535.  
536.  
537. <p>Non voglio qui semplificare troppo, ma lasciamelo dire: la musica è un’esperienza così piacevole perché sfrutta la tendenza innata del cervello a fare previsioni, previsioni da cui possiamo non solo imparare, ma ottenere ricompense – ovvero scariche di piacere &#8211; quando queste previsioni si rivelano corrette e persino non corrette!</p>
538.  
539.  
540.  
541. <p>Per non semplificare troppo e anche per amor di precisione&nbsp;va però anche detto che la dopamina, e tutto quello che riguarda il suo effetto piacevole su di noi e il collegamento con il sistema di ricompensa, non è l’unico modo attraverso cui la musica può dimostrarsi un’esperienza piacevole.</p>
542.  
543.  
544.  
545. <p>L’ascolto della musica, specialmente quella che ci piace, coinvolge anche altri neurotrasmettitori, come le endorfine, più legate al piacere e meno al raggiungimento di un obbiettivo e questo spesso in unione alla dopamina.</p>
546.  
547.  
548.  
549. <p>Inoltre, la musica può farci star bene anche per altri motivi, a cominciare dalla sua capacità di suscitare in noi emozioni. Ma questo lo vedremo la prossima volta.&nbsp;</p>
550.  
551.  
552.  
553. <div class="wp-container-1 wp-block-buttons aligncenter">
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555.  
556.  
557.  
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559. </div>
560.  
561.  
562.  
563. <p></p>
564. <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="http://piccolamusica.it/2021/04/01/musica-cervello-e-ricompense/">Musica, cervello e ricompense</a> proviene da <a rel="nofollow" href="http://piccolamusica.it">Piccola Musica</a>.</p>
565. ]]></content:encoded>
567. <wfw:commentRss>http://piccolamusica.it/2021/04/01/musica-cervello-e-ricompense/feed/</wfw:commentRss>
568. <slash:comments>344</slash:comments>
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572. <item>
573. <title>Musica e linguaggio</title>
574. <link>http://piccolamusica.it/2021/01/15/musica-e-linguaggio/</link>
576. <dc:creator><![CDATA[francesca]]></dc:creator>
577. <pubDate>Fri, 15 Jan 2021 09:28:19 +0000</pubDate>
578. <category><![CDATA[benefici]]></category>
579. <category><![CDATA[formazione]]></category>
580. <category><![CDATA[linguaggio]]></category>
581. <category><![CDATA[suggerimenti]]></category>
582. <category><![CDATA[lingua]]></category>
583. <category><![CDATA[suoni]]></category>
584. <category><![CDATA[sviluppo]]></category>
585. <category><![CDATA[udito]]></category>
586. <guid isPermaLink="false">http://piccolamusica.it/?p=1177</guid>
587.  
588. <description><![CDATA[<p>Un mondo di suoni Il mondo dei piccolissimi comincia nella pancia ed è fatto soprattutto di suoni. Dal 5° mese di gestazione il sistema uditivo è sviluppato e comincia a raccogliere informazioni dall’ambiente circostante: un ambiente ovattato, caldo, accogliente, morbido. Un ambiente scandito dai battiti del cuore della mamma e dalla sua voce. Un nido [&#8230;]</p>
589. <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="http://piccolamusica.it/2021/01/15/musica-e-linguaggio/">Musica e linguaggio</a> proviene da <a rel="nofollow" href="http://piccolamusica.it">Piccola Musica</a>.</p>
590. ]]></description>
591. <content:encoded><![CDATA[
592. <h4>Un mondo di suoni</h4>
593.  
594.  
595.  
596. <p>Il mondo dei piccolissimi comincia nella pancia ed è fatto soprattutto di suoni. Dal 5° mese di gestazione il sistema uditivo è sviluppato e comincia a raccogliere informazioni dall’ambiente circostante: un ambiente ovattato, caldo, accogliente, morbido.</p>
597.  
598.  
599.  
600. <p>Un ambiente scandito dai battiti del cuore della mamma e dalla sua voce. Un nido in cui l’ambiente esterno arriva, piano, come un suono lontano. Una volta nati, i bambini cominciano a percepire il mondo come “un unico” &#8211;&nbsp;&nbsp;ricchissimo, pieno &#8211; a cui cercano un po’ alla volta di dare un senso attraverso i sensi.</p>
601.  
602.  
603.  
604. <p>Tra i sensi, l’udito ricopre una parte fondamentale, soprattutto nei primi mesi.</p>
605.  
606.  
607.  
608. <p>Del resto, se ci pensiamo un attimo:</p>
609.  
610.  
611.  
612. <ul><li>la vista è minima e imprecisa per diverso tempo</li><li>il gusto è limitato, almeno fino a completo svezzamento</li><li>il tatto è condizionato dal fatto che il neonato non percepisce il proprio corpo come suo, ma come un’estensione del corpo della mamma</li><li>l’olfatto è potente, ma ha un raggio d’azione limitato alle presenze molto vicine al corpo del bambino.</li></ul>
613.  
614.  
615.  
616. <p>L’ udito, invece, permette al bambino di percepire moltissime informazioni del mondo circostante. Le voci famigliari sono riconosciute non solo nella loro prosodia caratteristica, ma anche nelle loro sfumature emotive. I suoni e i rumori dell’ambiente vengono un po’ alla volta presi da riferimento e una variazione degli stessi mette “in allarme”. L’ ambiente tutto viene percepito e riconosciuto e usato per cominciare a costruire i propri punti fermi.</p>
617.  
618.  
619.  
620. <p>Diverse ricerche supportano l’idea che la musica e il linguaggio si sviluppino in modo analogo, ovvero grazie ad una decodifica graduale del mondo dei suoni messa in atto dal sistema cervello. La musica &#8211; pur interessando aree del cervello ulteriori rispetto al linguaggio &#8211; viene decodificata con un percorso analogo, perchè il linguaggio è composto sostanzialmente da elementi musicali. Suoni, silenzi, accenti, dinamiche, attacco, pause, prosodia, quindi possiamo ben dire che anche &#8220;solo&#8221; parlando stiamo già facendo musica!</p>
621.  
622.  
623.  
624. <h4>La sequenza di decodifica del mondo sonoro</h4>
625.  
626.  
627.  
628. <p>L&#8217;analogia nello sviluppo di musica e linguaggio è un concetto che spesso diamo per scontato ma che è fondamentale nella sua semplicità e ha a che fare con l&#8217;esplorazione sonora, ovvero alla sequenza con cui il bambino comincia ad elaborare le informazioni dall&#8217;ambiente sonoro in cui è immerso e che ho sintetizzato qui:</p>
629.  
630.  
631.  
632. <div class="wp-block-media-text alignwide is-stacked-on-mobile" style="grid-template-columns:44% auto"><figure class="wp-block-media-text__media"><img loading="lazy" width="819" height="1024" src="https://piccolamusica.it/wp-content/uploads/2021/01/sviluppo-linguaggio-2-819x1024.png" alt="" class="wp-image-1180 size-full" srcset="http://piccolamusica.it/wp-content/uploads/2021/01/sviluppo-linguaggio-2-819x1024.png 819w, http://piccolamusica.it/wp-content/uploads/2021/01/sviluppo-linguaggio-2-240x300.png 240w, http://piccolamusica.it/wp-content/uploads/2021/01/sviluppo-linguaggio-2-768x960.png 768w, http://piccolamusica.it/wp-content/uploads/2021/01/sviluppo-linguaggio-2-1228x1536.png 1228w, http://piccolamusica.it/wp-content/uploads/2021/01/sviluppo-linguaggio-2.png 1274w" sizes="(max-width: 819px) 100vw, 819px" /></figure><div class="wp-block-media-text__content">
633. <p>Inoltre, durante tutto questo processo, il bambino fa costantemente alcune cose fondamentali:</p>
634.  
635.  
636.  
637. <ul><li>sviluppa una rappresentazione fonologica dei suoni, ovvero cerca di ripetere &#8211; dopo averli ascoltati moltissime volte &#8211; i suoni familiari, sforzandosi di far corrispondere ciò che rappresenta nel suo cervello a ciò che produce e a ciò che ascolta</li><li>familiarizza con il ritmo e la prosodia (combinazione di accenti e melodia) della lingua del proprio ambiente</li></ul>
638.  
639.  
640.  
641. <p>In seguito il bambino comincia uno step importantissimo:&nbsp;&nbsp;il bambino comincia a riconoscere i silenzi e le pause, anche minuscole, tra le parole e l'&#8221;involucro&#8221; di ogni parola (la piccola pausa iniziale, il sostegno, il finale).</p>
642. </div></div>
643.  
644.  
645.  
646. <h4>E poi cosa succede?</h4>
647.  
648.  
649.  
650. <p>Da qui in poi, c&#8217;è un&#8217;unica cosa da fare per il bambino: pratica, pratica, pratica! E lo fa ovviamente con grande curiosità e desiderio, specie se spronato da i suoi adulti del cuore.</p>
651.  
652.  
653.  
654. <p>Può sembrare che questo approfondimento sul linguaggio abbia poco a che fare con la musica. Ma ricordiamoci quanto detto prima: parlare è già fare musica e quando un bambino ascolta una voce, la sua attenzione si concentra in realtà sugli elementi musicali del parlato (ritmo, accenti e melodia). Possiamo allora subito intuire quanto i discorsi siano collegati e quanto il processo di decodifica del linguaggio parlato sia in realtà intriso di musica.</p>
655.  
656.  
657.  
658. <p>Ecco perchè fare musica in modo attivo e consapevole &#8211; ovvero usando la nostra voce e il nostro corpo, ancora prima di &#8220;mettere su&#8221; della musica registrata &#8211; ha come enorme beneficio collaterale lo sviluppo del linguaggio. Questo vale a prescindere dalla lingua usata (spoiler: lo sapevi che faccio parte di un bellissimo progetto per bambini e famiglie a supporto del bilinguismo? Guarda <a href="https://www.facebook.com/abam4families/" target="_blank" rel="noreferrer noopener">QUI</a>!) perchè quello che verrà enfatizzato dal gioco musicale sarà &#8211; appunto &#8211; la musicalità della lingua stessa.</p>
659.  
660.  
661.  
662. <p>E&#8217; un circolo virtuoso di supporto e costruzione di molteplici competenze che attraverso il gioco si rinforzano a vicenda!</p>
663. <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="http://piccolamusica.it/2021/01/15/musica-e-linguaggio/">Musica e linguaggio</a> proviene da <a rel="nofollow" href="http://piccolamusica.it">Piccola Musica</a>.</p>
664. ]]></content:encoded>
668. <post-id xmlns="com-wordpress:feed-additions:1">1177</post-id> </item>
669. <item>
670. <title>Giochi musicali e competenze cognitive &#8211; seconda parte</title>
671. <link>http://piccolamusica.it/2020/09/23/943/</link>
673. <dc:creator><![CDATA[francesca]]></dc:creator>
674. <pubDate>Wed, 23 Sep 2020 19:00:00 +0000</pubDate>
675. <category><![CDATA[Uncategorized]]></category>
676. <guid isPermaLink="false">http://piccolamusica.it/?p=943</guid>
677.  
678. <description><![CDATA[<p>Ti ricordi? Nel post precedente ho introdotto il tema delle life skills o competenze cognitive e di come i giochi musicali che propongo possono sostenerne lo sviluppo fin da piccolissimi. Queste competenze sono fondamentali, perché non riguardano le mere capacità intellettuali, ne’ rappresentano semplicemente “quanto ne sappiamo”. Al contrario, ci dicono moltissimo sulla nostra capacità [&#8230;]</p>
679. <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="http://piccolamusica.it/2020/09/23/943/">Giochi musicali e competenze cognitive &#8211; seconda parte</a> proviene da <a rel="nofollow" href="http://piccolamusica.it">Piccola Musica</a>.</p>
680. ]]></description>
681. <content:encoded><![CDATA[
682. <p>Ti ricordi? Nel post precedente ho introdotto il tema delle life skills o competenze cognitive e di come i giochi musicali che propongo possono sostenerne lo sviluppo fin da piccolissimi.</p>
683.  
684.  
685.  
686. <p>Queste competenze sono fondamentali, perché non riguardano le mere capacità intellettuali, ne’ rappresentano semplicemente “quanto ne sappiamo”. Al contrario, ci dicono moltissimo sulla nostra capacità di saper usare le informazioni che abbiamo a disposizione, sulle nostre emozioni e sulla nostra capacità di gestirle e ultimo ma non meno importante sulla nostra capacità di relazionarci con gli altri e con il mondo.</p>
687.  
688.  
689.  
690. <p>Ellen Galinsky – psicologa, pedagogista ed esperta di life skills – ne identifica 5:</p>
691.  
692.  
693.  
694. <ul><li>capacità di focus e autocontrollo</li><li>perspective taking&nbsp;ovvero l&#8217;abilità di comprendere pensieri, sentimenti e prospettive proprie e altrui</li><li>capacità di comunicare</li><li>abilità nel creare connessioni&nbsp;</li><li>capacità di sviluppare un pensiero critico</li></ul>
695.  
696.  
697.  
698. <p>La settimana scorso abbiamo visto le prime due, è ora il turno delle altre 3.</p>
699.  
700.  
701.  
702. <p><strong>CAPACITA’ DI COMUNICARE</strong></p>
703.  
704.  
705.  
706. <p>Partiamo con una doverosa premessa: le parole sono importanti, certo.&nbsp; Il linguaggio e la capacità di esprimersi sono strumenti che tutti noi possiamo utilizzare in prima persona, ma per comunicare, bisogna essere almeno in due. Ed è questa la differenza fondamentale. Inoltre, noi “adulti del cuore” siamo il gioco preferito dei nostri bambini: noi e il nostro tempo trascorso consapevolmente con loro, siamo per loro la cosa più preziosa che c’è. </p>
707.  
708.  
709.  
710. <p>Come supportare con i giochi musicali lo sviluppo delle competenze comunicative dei bambini?</p>
711.  
712.  
713.  
714. <p>Una delle cose più immediate ed efficaci che la musica ci permette di fare è giocare con il suono stesso delle parole: ogni gioco che invita all’ascolto, alla ricerca e all’invenzione di rime, alla piacevolezza della danza sonora data dal “madrese” e dalle parole inventate, ha lo scopo di far innamorare i bambini delle parole e della musica in esse racchiusa.</p>
715.  
716.  
717.  
718. <p>Anche leggere ai bambini è fondamentale: l’invito in questo caso è quello di nutrire ancora di più l’amore per la lettura usando i libri come “base” per le attività musicali o cogliendo l’occasione per fare del libro una le lettura sonora.</p>
719.  
720.  
721.  
722. <p><strong>ABILITÀ NEL CREARE CONNESSIONI&nbsp;</strong></p>
723.  
724.  
725.  
726. <p>Creare connessioni è il cuore dell’apprendimento: capire cos’è simile e cos’è diverso e assegnare ad ogni cosa la giusta categoria. Fare connessioni inaspettate o inusuali è il cuore della creatività. In un mondo in cui possiamo chiedere a Google ogni cosa, sono le persone in grado di creare connessioni che possono andare oltre e passare dalla semplice nozione dell’informazione alla capacità di usare al meglio l’informazione stessa.&nbsp;Si potrebbe davvero parlare a lungo di questo argomento, ma una delle cose che mi preme di più sottolineare è che la pratica artistica, come riportato da ricerche accademiche del 2008, alimenta positivamente e in diversi modi lo sviluppo delle capacità comunicative. </p>
727.  
728.  
729.  
730. <p>Nello specifico, una delle cose più importanti che possiamo fare insegnare attraverso la musica fatta in prima persona è l’accettazione della possibilità di sbagliare. Questo è un aspetto molto importante che supporta concretamente lo sviluppo della capacità di creare connessioni: sentirsi liberi di sperimentare significa accogliere con serenità l’idea che l’errore è parte integrante dell’apprendimento e che sbagliare è un bene, perché vuol dire che stiamo andando per tentativi.</p>
731.  
732.  
733.  
734. <p>Una delle cose che dico più spesso a lezione – specie con i genitori – è che è importante che i bambini ci vedano cogliere l’opportunità di andare per tentativi, accettando la possibilità di “sbagliare” o di “fare una figuraccia” perché la classe di musica è un ambiente sicuro, in cui l’errore è accettato e la “figuraccia” in quanto tale non contemplata ma vista come l’innesco di una risata accogliente e partecipata.</p>
735.  
736.  
737.  
738. <p><strong>CAPACITÀ DI SVILUPPARE UN PENSIERO CRITICO</strong></p>
739.  
740.  
741.  
742. <p>Pensare in modo critico significa continuamente ricercare la conoscenza valida ed affidabile in grado di guidarci nelle nostre decisioni, in ciò che crediamo e nelle nostre azioni. Il pensiero critico si innesta su tutte le altre life skills di cui abbiamo parlato. La conoscenza necessita di concentrazione e focus. Serve auto controllo per definire l’ambito dell’argomento in questione e i nostri obbiettivi rispetto ad esso (necessario per poter reagire in modo costruttivo e non difensivo/istintivo), per considerare soluzioni alternative (anziché innescare il pilota automatico) e per valutare se e con che grado di evidenza la nostra soluzione sta funzionando (piuttosto che cercare giustificazioni). Creiamo connessioni quando andiamo alla ricerca di soluzioni alternative. Alleniamo il nostro “senso degli altri” immaginando come la nostra soluzione può impattarli. E dato che anche gli altri sono coinvolti nel processo, anche la capacità di comunicare entra in gioco.</p>
743.  
744.  
745.  
746. <p>In sintesi, il pensiero critico implica “pensare a come si sta pensando”.</p>
747.  
748.  
749.  
750. <p>Dove può essere la musica in tutto questo?</p>
751.  
752.  
753.  
754. <p>Una delle cose per me più affascinanti di questo capitolo di “Mind in the making” – il libro che ha ispirato questo post – è stato leggere due presupposti fondanti per lo sviluppo del pensiero critico: </p>
755.  
756.  
757.  
758. <p>1&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;la capacità dei bambini di discernere l’intenzione con cui gli altri – i loro adulti, in primis – fanno qualcosa, con la netta preferenza per gli adulti mossi da amore e desiderio di aiutarli&nbsp;&nbsp;</p>
759.  
760.  
761.  
762. <p>2&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;l’innata curiosità dei bambini e la loro naturale propensione a voler imparare</p>
763.  
764.  
765.  
766. <p>Leggendo questo mi sono venuti subito in mente alcuni pensieri. Il primo è legato al fatto che ancora una volta la presenza degli “adulti del cuore” nella pratica musicale è un punto assolutamente vincente. Certo, per funzionare deve essere comunque una presenza consapevole, disposta a partecipare e a fare, amorevole, inclusiva e non giudicate. Ma il fatto stesso che siano “adulti del cuore” e non adulti qualsiasi, è già un ottimo punto di partenza. Il secondo è la necessità di ricordarci, come adulti, di fare del nostro meglio per non sostituirci ai bambini nel loro processo di curiosa ricerca e scoperta del mondo. Ad esempio, se diamo in mano uno strumentino ad un bambino – ad esempio il triangolo – cerchiamo di non prendergli le mani e suonare al suo posto, ma di modellare per lui l’uso corretto dello strumento. </p>
767.  
768.  
769.  
770. <p>A poco a poco, con i suoi tempi, il bambino ci imiterà guidato dalla sua curiosità e dalla libertà d’azione.&nbsp;</p>
771. <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="http://piccolamusica.it/2020/09/23/943/">Giochi musicali e competenze cognitive &#8211; seconda parte</a> proviene da <a rel="nofollow" href="http://piccolamusica.it">Piccola Musica</a>.</p>
772. ]]></content:encoded>
776. <post-id xmlns="com-wordpress:feed-additions:1">943</post-id> </item>
777. <item>
778. <title>Giochi musicali e competenze cognitive</title>
779. <link>http://piccolamusica.it/2020/09/17/giochi-musicali-e-competenze-cognitive/</link>
780. <comments>http://piccolamusica.it/2020/09/17/giochi-musicali-e-competenze-cognitive/#comments</comments>
782. <dc:creator><![CDATA[francesca]]></dc:creator>
783. <pubDate>Thu, 17 Sep 2020 12:26:00 +0000</pubDate>
784. <category><![CDATA[Uncategorized]]></category>
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786.  
787. <description><![CDATA[<p>Quella del rapporto tra cervello e musica è una materia che, ormai l’avrai capito, mi affascina moltissimo. Per questo motivo, amo documentarmi e leggere e qualche anno fa ho letto un libro che mi è rimasto nel cuore e che trovo ancora attualissimo, sia nella parte teorica sia nella sua applicabilità pratica. Il libro in [&#8230;]</p>
788. <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="http://piccolamusica.it/2020/09/17/giochi-musicali-e-competenze-cognitive/">Giochi musicali e competenze cognitive</a> proviene da <a rel="nofollow" href="http://piccolamusica.it">Piccola Musica</a>.</p>
789. ]]></description>
790. <content:encoded><![CDATA[
791. <p>Quella del rapporto tra cervello e musica è una materia che, ormai l’avrai capito, mi affascina moltissimo. Per questo motivo, amo documentarmi e leggere e qualche anno fa ho letto un libro che mi è rimasto nel cuore e che trovo ancora attualissimo, sia nella parte teorica sia nella sua applicabilità pratica.</p>
792.  
793.  
794.  
795. <p>Il libro in questione, un testo americano del 2010, è “Mind in the making”, di Ellen Galinsky &#8211;&nbsp;&nbsp;psicologa, pedagogista, esperta di life skills e membro del NAEYC (National Association for the Education of Young Children) – che racconta con accuratezza e precisione (e una solida base scientifica) cosa sono le competenze cognitive, perché sono fondamentali e come supportare il loro sviluppo nei bambini.</p>
796.  
797.  
798.  
799. <p>L’ho letto più volte e ogni volta, in base alla mia esperienza del momento, ci ho sempre trovato dentro moltissimo del mio personale approccio alla musica: è stato un po’ come un lavoro di ingegneria inversa, per cui ad ogni nuova lettura avevo la conferma della bontà di quello che stavo facendo.</p>
800.  
801.  
802.  
803. <p>Ma cosa sono le competenze cognitive o life skills (la differenza tra le due cose è minima) e perché sono importanti?</p>
804.  
805.  
806.  
807. <p>Galinsky le definisce come le competenze trasversali di cui tutti noi, piccoli e grandi, abbiamo bisogno per riuscire a navigare nella complessità del mondo che ci circonda:</p>
808.  
809.  
810.  
811. <ul><li>sono competenze che per la maggior parte si identificano con le funzioni esecutive del cervello, hanno luogo nella corteccia prefontale e non interessano meramente le competenze intellettuali, ma vengono usate per gestire le emozioni, l’attenzione e il comportamento verso il raggiungimento dei nostri obbiettivi</li><li>cominciano ad emergere in età prescolare e continuano a svilupparsi nel tempo, raggiungendo la maturità attorno ai 20 anni d’età</li><li>al contrario del semplice QI, che ci può dire “quanto sappiamo”, le competenze cognitive manifestano la nostra&nbsp;<em>abilità</em>&nbsp;nell’usare ciò che sappiamo.</li></ul>
812.  
813.  
814.  
815. <p>Ellen Galinsky e individua 5:</p>
816.  
817.  
818.  
819. <ul><li>capacità di focus e autocontrollo</li><li>perspective taking&nbsp;ovvero l&#8217;abilità di comprendere pensieri, sentimenti e prospettive proprie e altrui</li><li>capacità di comunicare</li><li>abilità nel creare connessioni tra ambiti diversi</li><li>capacità di sviluppare un pensiero critico</li></ul>
820.  
821.  
822.  
823. <p>Tutte queste life skills hanno bisogno di un ambiente giusto per potersi sviluppare, ma la buona notizia è che non è necessario investire in programmi costosi o esclusivi: hanno solo bisogno di consapevolezza e pratica e inoltre non è mai troppo tardi per cominciare.</p>
824.  
825.  
826.  
827. <p>Vediamole una alla volta e vediamo come l’educazione musicale può entrare in gioco nel supportare il loro sviluppo.</p>
828.  
829.  
830.  
831. <p><strong>CAPACITA’ DI FOCUS E AUTOCONTROLLO</strong></p>
832.  
833.  
834.  
835. <p>E’ una competenza fondamentale, specie in un mondo come il nostro, continuamente pervaso da distrazioni di ogni tipo e con troppe informazioni disponibili. La capacità di focus è una competenza che coinvolge l’abilità di mantenere l’attenzione, di ricordare le regole, di pensare in modo flessibile e di riuscire ad autocontrollarsi.</p>
836.  
837.  
838.  
839. <p>Un gioco musicale semplice ma molto efficace, che sostiene lo sviluppo della capacità di focus e autocontrollo, è quello, classicissimo, delle sedie musicali (sedie in cerchio, bimbi ballano, e quando la musica si ferma i bimbi si devono sedere, chi resta senza sedia viene eliminato).&nbsp;</p>
840.  
841.  
842.  
843. <p>Un altro gioco molto indicato è quello di lasciare che i bambini finiscano “da soli” le frasi della canzone che si sta cantando o dare loro la possibilità di inventare storie e personaggi nuovi da inserire nella canzone: queste due pratiche supportano la capacità di pensare in modo flessibile.</p>
844.  
845.  
846.  
847. <p>Per supportare la “working memory” ovvero la capacità di mantenere l’attenzione sulle informazioni e al tempo stesso essere capaci di manipolarle, possiamo invitare i bambini a giocare con attività musicali che prevedano regole come ad esempio “limitarsi a mimare uno strumento musicale senza cantare”.</p>
848.  
849.  
850.  
851. <p><strong>PERSPECTIVE TAKING</strong></p>
852.  
853.  
854.  
855. <p>E’ più della “semplice” empatia: significa immaginare cosa gli altri pensano e provano e forma le basi della capacità dei bambini di capire le intenzioni dei loro genitori, dei loro educatori e dei loro amici. Per realizzarsi necessita di controllo inibitorio, flessibilità cognitiva e capacità di ponderare e riflettere sulle cose. E’ davvero una competenza strettamente correlata alla nostra parte prosociale!</p>
856.  
857.  
858.  
859. <p>Un’idea molto semplice ed efficace è il “fare finta di”: con le canzoni, possiamo fare questo gioco anche con i più piccoli. Infatti, non ci limiteremo a parlare ad esempio dei vari stati d’animo, ma li metteremo direttamente in scena con il nostro viso, la nostra voce e il nostro corpo.</p>
860.  
861.  
862.  
863. <p>Un altro suggerimento deriva invece dalla mia esperienza personale con la Comunicazione Nonviolenta (te ne ho parlato in <a href="https://piccolamusica.it/2020/09/02/gioco-inclusione-comunicazione-nonviolenta/">QUESTO ARTICOLO</a>): applicandola in modo semplice ma efficace nella gestione del gruppo classe durante la lezione di musica, ho notato che anche i bambini sono da subito più disposti al dialogo e all’ascolto. E’ facile vedere quindi come uno dei primi punti da cui partire sia, ancora una volta, la nostra consapevolezza e la nostra capacità di modellare un certo tipo di comportamento. </p>
864.  
865.  
866.  
867. <p>…allora? Ti ha incuriosito questo post? Parleremo delle altre 3 life skills la settimana prossima, non mancare!</p>
868. <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="http://piccolamusica.it/2020/09/17/giochi-musicali-e-competenze-cognitive/">Giochi musicali e competenze cognitive</a> proviene da <a rel="nofollow" href="http://piccolamusica.it">Piccola Musica</a>.</p>
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876. <item>
877. <title>Altri 3 props che mi piacciono moltissimo</title>
878. <link>http://piccolamusica.it/2020/09/09/altri-3-props-che-mi-piacciono-moltissimo/</link>
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881. <dc:creator><![CDATA[francesca]]></dc:creator>
882. <pubDate>Wed, 09 Sep 2020 07:00:00 +0000</pubDate>
883. <category><![CDATA[Uncategorized]]></category>
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885.  
886. <description><![CDATA[<p>Lo so, lo so, giusto qualche settimana fa ti ho parlato di altri strumentini che mi piace usare durante le lezioni e ora? Te ne tiro fuori subito degli altri? Ma non avevo detto che ci basta corpo e voce per fare musica? Ah, beh! Se è per quello, lo penso ancora, sallo!&#160; Ma è [&#8230;]</p>
887. <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="http://piccolamusica.it/2020/09/09/altri-3-props-che-mi-piacciono-moltissimo/">Altri 3 props che mi piacciono moltissimo</a> proviene da <a rel="nofollow" href="http://piccolamusica.it">Piccola Musica</a>.</p>
888. ]]></description>
889. <content:encoded><![CDATA[
890. <p>Lo so, lo so, giusto qualche settimana fa ti ho parlato di altri strumentini che mi piace usare durante le lezioni e ora? Te ne tiro fuori subito degli altri? Ma non avevo detto che ci basta corpo e voce per fare musica?</p>
891.  
892.  
893.  
894. <p>Ah, beh! Se è per quello, lo penso ancora, sallo!&nbsp;</p>
895.  
896.  
897.  
898. <p>Ma è anche vero che usare dei PROPS (letteralmente “oggetti di scena”, ovvero tutti quegli oggetti che non sono propriamente degli strumenti musicali, ma che possono diventarlo se usati durante un’attività musicale) dà degli stimoli pazzeschi durante la lezione e quindi, con un buon equilibrio, è giusto e opportuno usare tutto quanto.</p>
899.  
900.  
901.  
902. <p>Oggi ti parlo di <strong>FOULARD</strong>, <strong>PALLA</strong> ed <strong>ELASTICONE</strong>:</p>
903.  
904.  
905.  
906. <p><strong>FOULARD</strong>: i fazzoletti che amo usare – i miei preferiti in assoluto – sono abbastanza grandi, leggeri, semitrasparenti, colorati. Meglio ancora se di seta, perché al tatto sono davvero magnifici. Quella del tatto è una sensazione bellissima, che “racconta” molto ai bambini e che accende in loro una grande curiosità. I fazzoletti si possono usare in tanti modi diversi, i miei preferiti sono il gioco del cucù, lanciarli e riprenderli e usarli per ballare. </p>
907.  
908.  
909.  
910. <p>Tutte e tre queste varianti stimolano delle competenze precise, fondamentali per uno sviluppo equilibrato del sistema corpo-cervello del bambini.&nbsp;</p>
911.  
912.  
913.  
914. <p>Il gioco del cucù stimola lo sviluppo del senso della permanenza degli oggetti e allena la capacità di fare previsioni.</p>
915.  
916.  
917.  
918. <p>Lanciare e riprendere i foulard è un ottimo allenamento non solo per la coordinazione occhio/mano ma anche per la gestione della forza muscolare e della consapevolezza spaziale.</p>
919.  
920.  
921.  
922. <p>Ballare con i foulard, oltre ad essere uno stimolo visivo molto ricco, permette anche ai bambini più timidi nel movimento di superare la propria fatica in un modo molto accogliente: basterà dire loro di provare a far ballare il fazzoletto, spostando così il loro centro di attenzione.</p>
923.  
924.  
925.  
926. <p><strong>PALLA</strong>: la palla, già di per sé uno de giochi preferiti per i bambini di tutte le età, durante la lezione di musica può diventre un ottimo stimolo per supportare naturalmente e correttamente lo sviluppo delle competenze fisiche, cognitive e, naturalmente, musicali.</p>
927.  
928.  
929.  
930. <p>Con i neonati, la palla diventa un ottimo stimolo non solo visivo (ad esempio con il bambino sdraiato a pancia in su davanti a noi, possiamo muovere la palla a dx e sx a tempo con la canzone che stiamo cantando), ma anche fisico (ad esempio seduti a terra, teniamo la palla ferma tra i nostri piedi e la usiamo come sedia su cui far rimbalzare – con morbidezza e sempre in sicurezza – il nostro bimbo).</p>
931.  
932.  
933.  
934. <p>Con i bimbi più grandi, si può giocare a coppie, ad esempio facendo rotolare la palla avanti e indietro: l’aggiunta della musica cantata, permette di aggiungere al tutto una “regola” preziosa ovvero la necessità di FARE CASO a quanta spinta si dà alla palla in modo che il movimento sia coerente con la musica.</p>
935.  
936.  
937.  
938. <p><strong>ELASTICONE</strong>: questo è un prop nato in prima istanza come ausilio psicomotorio specifico per bambini con diverse abilità, ma io sono assolutamente dell’idea che il suo uso sia da assolutamente da promuovere per tutti quanti.</p>
939.  
940.  
941.  
942. <p>È uno strumento estremamente collaborativo che non solo diverte, ma insegna in modo informale e giocoso alcune competenze fondamentali: imparare a guardarsi intorno, autoregolarsi, aiutarsi reciprocamente, seguire le regole, portare pazienza e godere del lavoro di squadra.</p>
943.  
944.  
945.  
946. <p>Il motivo è molto semplice: con l’elasticone i giochi funzionano solo se tutti seguono le indicazioni e fanno le cose insieme (al contrario di altri strumentini come le ovette o i bastoncini in cui l’attività è prevalentamente su se stessi), mettendo il “successo del gruppo” davanti al proprio “successo personale”.</p>
947. <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="http://piccolamusica.it/2020/09/09/altri-3-props-che-mi-piacciono-moltissimo/">Altri 3 props che mi piacciono moltissimo</a> proviene da <a rel="nofollow" href="http://piccolamusica.it">Piccola Musica</a>.</p>
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955. <item>
956. <title>Gioco, inclusione, comunicazione nonviolenta</title>
957. <link>http://piccolamusica.it/2020/09/02/gioco-inclusione-comunicazione-nonviolenta/</link>
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960. <dc:creator><![CDATA[francesca]]></dc:creator>
961. <pubDate>Wed, 02 Sep 2020 07:00:00 +0000</pubDate>
962. <category><![CDATA[Uncategorized]]></category>
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964.  
965. <description><![CDATA[<p>Per questo post ho scelto un tema un po&#8217; particolare, ovvero come la Comunicazione Nonviolenta può aiutarci nella conduzione della lezione musicale. Mi sono imbattuta nella comunicazione nonviolenta qualche tempo fa e &#8211; seppure sia ancora lontana, nonostante gli sforzi, dal riuscire ad applicarla quotidianamente e costantemente &#8211; ho provato a sviluppare una routine che prendesse spunto [&#8230;]</p>
966. <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="http://piccolamusica.it/2020/09/02/gioco-inclusione-comunicazione-nonviolenta/">Gioco, inclusione, comunicazione nonviolenta</a> proviene da <a rel="nofollow" href="http://piccolamusica.it">Piccola Musica</a>.</p>
967. ]]></description>
968. <content:encoded><![CDATA[
969. <p>Per questo post ho scelto un tema un po&#8217; particolare, ovvero come la Comunicazione Nonviolenta può aiutarci nella conduzione della lezione musicale.</p>
970.  
971.  
972.  
973. <p>Mi sono imbattuta nella comunicazione nonviolenta qualche tempo fa e &#8211; seppure sia ancora lontana, nonostante gli sforzi, dal riuscire ad applicarla quotidianamente e costantemente &#8211; ho provato a sviluppare una routine che prendesse spunto da essa e che mi aiutasse a creare un clima di partecipazione&nbsp;durante la lezione.</p>
974.  
975.  
976.  
977. <p>Mi spiego: quando faccio musica con il gruppo di bambini a scuola, il mio focus è su due elementi per me ugualmente importanti. Il primo è il gioco: ci piace giocare, è fondamentale e desidero&nbsp;rendere il tutto massimamente inclusivo (es. se chiediamo di dire il proprio animale preferito e ci sentiamo rispondere 5 volte &#8220;gatto&#8221;, facciamo la canzone 5 volte con &#8220;gatto&#8221;); il secondo è la reciprocità ovvero che&nbsp;i bisogni di tutti &#8211; bambini e maestra &#8211;&nbsp;siano inclusi e rispettati.</p>
978.  
979.  
980.  
981. <p>La CNV è lo strumento che mi permette di tenere in considerazione, onorare e provare a nutrire entrambi questi elementi dell&#8217;esperienza: il gioco e la reciprocità. Attenzione, non in modo duale: il gioco non è la bandiera del bambino così come la reciprocità non è la barricata dell&#8217;adulto. La visione interessante è riconoscersi tutti alla pari, al dilagare dell&#8217;età, tutti/e bisognosi/e sia di gioco sia di reciprocità.</p>
982.  
983.  
984.  
985. <p>Ora passiamo ad alcuni elementi pratici.&nbsp;</p>
986.  
987.  
988.  
989. <p>La CNV non prevede &#8220;imposizioni&#8221;, come ad esempio &#8220;non si fa questo e non si deve fare quello&#8221;, ma si basa il più possibile sull&#8217;impostazione&nbsp;di&nbsp;accordi condivisi. Questo &#8211; pur non&nbsp;essendo sempre facile da realizzare &#8211; è diventato uno dei miei obbiettivi principali in fase di impostazione del gruppo della lezione perchè ne ho visto l&#8217;enorme potenzialità e ne ho già apprezzato i piacevoli risultati. A volte la creazione di accordi condivisi non è facile perchè&nbsp;non fa parte delle nostre abitudini, perchè qualcuno è particolarmente attivato in quello specifico momento (stanco, felice, annoiato, interessato ad altro&#8230;).&nbsp;</p>
990.  
991.  
992.  
993. <p>La cosa importante per me è procedere in questa direzione un passo alla volta, senza aspettarmi risultati immediati e al contempo fiduciosa che questo farà la differenza in modo costruttivo. Altre volte il fare accordi non è semplice perchè non è detto che ci troviamo nelle condizioni giuste: se io ho 45 minuti per fare la lezione di musica, con un gruppo di 15 bambini, non voglio spendere ogni volta 20 minuti per stabilire gli accordi, vorrei più efficienza e vorrei dedicare più tempo alla musica.</p>
994.  
995.  
996.  
997. <p>Quindi, in questa situazione specifica,&nbsp;scelgo di guidare un po&#8217; i bambini nel ragionamento&nbsp;e cerco di&nbsp;aiutarli a capire quali sono i bisogni della maestra, oltre che il loro,&nbsp;sempre utilizzando quello che in CNV viene chiamato &#8220;linguaggio giraffa&#8221;. Questo linguaggio altro non&nbsp;è che&nbsp;un modo di scegliere le parole che aiuta a restare concentrati sull&#8217;idea che&nbsp;</p>
998.  
999.  
1000.  
1001. <ol><li>alla base di ogni desiderio c&#8217;è la necessità di soddisfare uno o più bisogni &#8220;universali&#8221; che accomunano tutti gli esseri umani</li><li>tutti i bisogni sono importanti allo stesso modo, ad esempio:&nbsp;il bisogno del bambino di muoversi è importante quanto il bisogno della maestra di mantenere sicurezza (che nessuno si faccia male)</li></ol>
1002.  
1003.  
1004.  
1005. <p>In questo modo, come vedrai nel <a href="https://youtu.be/JASvHLrsTdg" target="_blank" rel="noreferrer noopener">video</a> che ho realizzato qualche tempo fa, si può impostare l&#8217;umore generale della lezione non in modalità &#8220;si fa come dico io&#8221;, ma in modalità &#8220;i nostri bisogni sono tutti importanti, quindi ognuno, inclusa io che sono la maestra, condivide i suoi bisogni con il gruppo e io (la maestra) e vi aiuto a riconoscerli anche durante la lezione&#8221;.</p>
1006.  
1007.  
1008.  
1009. <p>Se vuoi approfondire questi aspetti, ci sono numerosi siti di approfondimento, ricchi di risorse, oltre che libi e articoli tematici. Io ti consiglio di seguire <a rel="noreferrer noopener" href="https://www.facebook.com/davidefacheriscomunicazioneempatica/?&amp;utm_source=newsletter&amp;utm_medium=email&amp;utm_campaign=gioco_inclusione_comunicazione_non_violenta&amp;utm_term=2020-08-31" target="_blank">la pagina FB di Davide Facheris</a>, formatore e papà di 3 bambini che da anni si occupa di Comunicazione Nonviolenta (e che tra l&#8217;altro in questi giorni di lockdown sta creando un sacco di risorse ad hoc). Trovate molte risorse anche sul suo sito <a rel="noreferrer noopener" href="http://www.davidefacheris.com/?&amp;utm_source=newsletter&amp;utm_medium=email&amp;utm_campaign=gioco_inclusione_comunicazione_non_violenta&amp;utm_term=2020-08-31" target="_blank">www.davidefacheris.com</a></p>
1010.  
1011.  
1012.  
1013. <p></p>
1014. <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="http://piccolamusica.it/2020/09/02/gioco-inclusione-comunicazione-nonviolenta/">Gioco, inclusione, comunicazione nonviolenta</a> proviene da <a rel="nofollow" href="http://piccolamusica.it">Piccola Musica</a>.</p>
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1022. <item>
1023. <title>I miei 3 strumentini preferiti</title>
1024. <link>http://piccolamusica.it/2020/08/12/i-miei-3-strumentini-preferiti/</link>
1025. <comments>http://piccolamusica.it/2020/08/12/i-miei-3-strumentini-preferiti/#comments</comments>
1027. <dc:creator><![CDATA[francesca]]></dc:creator>
1028. <pubDate>Wed, 12 Aug 2020 20:00:00 +0000</pubDate>
1029. <category><![CDATA[Uncategorized]]></category>
1030. <guid isPermaLink="false">http://piccolamusica.it/?p=812</guid>
1031.  
1032. <description><![CDATA[<p>Parto con una doverosa premessa: tutto ciò di cui&#160;davvero&#160;abbiamo bisogno per fare educazione musicale con i bambini – oltre alla nostra consapevolezza e il nostro amore –&#160;&#160;è il nostro corpo, che si manifesta e fa musica con la voce e il movimento. Detto questo, è innegabile che usare strumentini e oggetti sonori arricchisce, diverte e [&#8230;]</p>
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1034. ]]></description>
1035. <content:encoded><![CDATA[
1036. <p>Parto con una doverosa premessa: tutto ciò di cui&nbsp;<em>davvero</em>&nbsp;abbiamo bisogno per fare educazione musicale con i bambini – oltre alla nostra consapevolezza e il nostro amore –&nbsp;&nbsp;è il nostro corpo, che si manifesta e fa musica con la voce e il movimento.</p>
1037.  
1038.  
1039.  
1040. <p>Detto questo, è innegabile che usare strumentini e oggetti sonori arricchisce, diverte e ampia le possibilità creative ed esplorative di grandi e piccoli. Inoltre, cosa non trascurabile, l’uso di strumentini supporta e facilita lo sviluppo di competenze fondamentali come il controllo della forza muscolare, la coordinazione oculo motoria, la bilateralità, per citarne alcune.</p>
1041.  
1042.  
1043.  
1044. <p>Il mio consiglio nella scelta degli strumentini è sempre e comunque quello di <strong>non lesinare sulla qualità</strong>, preferendo ove possibile strumenti musicali veri in “formato bambino”, piuttosto che giocattoli, perché i primi sono sicuramente più durevoli, hanno un suono migliore e forniscono un’esperienza musicale più piacevole.</p>
1045.  
1046.  
1047.  
1048. <p>Nel caso di oggetti comune che diventano oggetti sonori (fazzoletti, hoola hoop, palloni, etc) vale la stessa cosa: puntare sulla qualità è sempre la scelta per me più azzeccata.</p>
1049.  
1050.  
1051.  
1052. <p>Ma quali sono i miei preferiti? Uuuuuuuuhhhhh! Che domandona!!!</p>
1053.  
1054.  
1055.  
1056. <p>Li amo molto tutti a dire la verità, ma dovendo scegliere, metto scuramente al primo posto questi 3:</p>
1057.  
1058.  
1059.  
1060. <p><strong>OVETTE</strong>:          facilissime da usare e da tenere in mano, una è sufficiente, due è uno spettacolo e i bambini le adorano. Basta muoverle un pochino per ottenere subito un grande effetto, permettono movimenti alternati e sincroni, possono essere semplicemente shakerate o usate per battere sul pavimento o sul corpo, ci sono mille mila varianti. </p>
1061.  
1062.  
1063.  
1064. <p><strong>BASTONCINI</strong>:  giocare a suonare i bastoncini significa sviluppare destrezza, controllo della parte superiore del corpo, propriocezione rispetto all’uso della forza e allo “spazio occupato”. Inoltre, favoriscono moltissimo l’immaginazione e possono essere trasformati di volta in volta in oggetti quotidiani (cucchiaio, spazzolino…), strumenti musicali (violino, chitarra…) e tutto quello che ci viene in mente (ali d’aeroplano, bacchetta magica…)</p>
1065.  
1066.  
1067.  
1068. <p><strong>TAMBURONI</strong>:  quello della foto è proprio uno dei miei “tamburoni” e lo adoro. Il termine inglese “gathering drum” rende molto meglio, significa “tamburo attorno a cui radunarsi” e infatti è proprio così che si usano: tamburo al centro e bimbi intorno. Permettono un’esperienza tattile incredibilmente ricca, supportano la motricità, lo sviluppo delle competenze ritmiche e sono fantastici per supportare le competenze sociali e relazionali.</p>
1069.  
1070.  
1071.  
1072. <p>Allora, ti ho incuriosito? Proverai a sperimentare con questi strumentini?</p>
1073. <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="http://piccolamusica.it/2020/08/12/i-miei-3-strumentini-preferiti/">I miei 3 strumentini preferiti</a> proviene da <a rel="nofollow" href="http://piccolamusica.it">Piccola Musica</a>.</p>
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