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<title>Rifondazione Comunista Molfetta </title>
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<description>Partito della Rifondazione Comunista Molfetta circolo "Palestina Libera"</description>
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<title>Rifondazione Comunista Molfetta </title>
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<title>Il consigliere Infante interviene sulla questione Open Shop 24 con una interpellaza</title>
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<dc:creator><![CDATA[Pasquale]]></dc:creator>
<pubDate>Thu, 09 Feb 2023 13:04:06 +0000</pubDate>
<category><![CDATA[Molfetta]]></category>
<category><![CDATA[consigliere comunale]]></category>
<category><![CDATA[Giovanni infante]]></category>
<category><![CDATA[Open Shop 24]]></category>
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<description><![CDATA[<p>GLI OPEN SHOP 24 In campagna elettorale ci eravamo già occupati della questione degli open shop24 in città. Per questo non ho e non abbiamo avuto dubbi ad intervenire quando tante cittadine e cittadini del centro storico e non, ci hanno sollecitato seguito delle nuove aperture. Ieri ho protocollato una interpellanza per sollecitare l’amministrazione ad... <a class="moretag" href="http://www.rifondazionemolfetta.info/2023/02/09/il-consigliere-infante-interviene-sulla-questione-open-shop-24-con-una-interpellaza/">Leggi tutto »</a></p>
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<content:encoded><![CDATA[<div class="x11i5rnm xat24cr x1mh8g0r x1vvkbs xdj266r x126k92a">
<h1 dir="auto">GLI OPEN SHOP 24</h1>
</div>
<div class="x11i5rnm xat24cr x1mh8g0r x1vvkbs xtlvy1s x126k92a">
<div dir="auto">In campagna elettorale ci eravamo già occupati della questione degli open shop24 in città. Per questo non ho e non abbiamo avuto dubbi ad intervenire quando tante cittadine e cittadini del centro storico e non, ci hanno sollecitato seguito delle nuove aperture. Ieri ho protocollato una interpellanza per sollecitare l’amministrazione ad intervenire su questo argomento e a non subire passivamente o leggi su questa questione come sullo sviluppo in generale della città. Di seguito il testo dell’interpellanza…</div>
</div>
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<div class="x11i5rnm xat24cr x1mh8g0r x1vvkbs xtlvy1s x126k92a">
<div dir="auto">Ci è giunta in questi giorni segnalazione da parte dei residenti del centro storico circa la prossima apertura di un nuovo open 24 su Corso Dante n. 80, adiacente l’arco di accesso di via Piazza. L’ennesimo che potrebbe inaugurarsi a distanza di meno 50 metri da un altro già operativo da tempo. La preoccupazione dei residenti è giustificata dal fatto che queste attività, punti di distribuzione di bibite e di alimenti “mordi e fuggi”, sono spesso terra di nessuno con bivacchi e schiamazzi che si protraggono sino a notte inoltrata. Insomma, una situazione figlia di una visione miope di sviluppo del centro città e del commercio cittadino che, invece di incentivare gli insediamenti commerciali capaci di creare occupazione e socialità, privilegia gli open shop determinando una vera e propria concorrenza sleale per i ristoratori della zona.</div>
<div dir="auto">Il Documento Strategico del Commercio , approvato dalla maggioranza a sostegno di Tommaso Minervini nel 2022, non è andato oltre il mero recepimento della logica della legislazione nazionale che ha eliminato ogni tipo di vincolo all’insediamento delle attività commerciali perfino quelli a tutele delle imprese.</div>
<div dir="auto">Invece un’alternativa esiste: un regolamento che possa disciplinare con incentivi, disincentivi e premialità fiscale le attività commerciali e che può essere adottato proprio nelle aree di pregio nell’ambito del DUC, il distretto urbano del commercio.</div>
<div dir="auto">Si tratta semplicemente di riconoscere come tale il “centro storico”, già incluso nel perimetro del DUC, impedendo aperture di open shop in quell’area. Ed è questa la proposta del collettivo di Rifondazione Comunista e Più di Così, parte integrante del programma delle elezioni comunali dello scorso anno. Ci chiediamo pertanto quale volontà politica l’attuale amministrazione Minervini vorrà assumere rispetto ai bisogni reali della città e quale idea di commercio intende proporre anche rispetto alla questione degli open shop.</div>
</div>
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<div dir="auto"><img data-attachment-id="4566" data-permalink="http://www.rifondazionemolfetta.info/2023/01/27/il-disastro-del-pronto-soccorso-di-molfetta/gi/" data-orig-file="https://i0.wp.com/www.rifondazionemolfetta.info/wp-content/uploads/2023/01/GI.png?fit=1347%2C899" data-orig-size="1347,899" data-comments-opened="1" data-image-meta="{"aperture":"0","credit":"","camera":"","caption":"","created_timestamp":"0","copyright":"","focal_length":"0","iso":"0","shutter_speed":"0","title":"","orientation":"0"}" data-image-title="GI" data-image-description="" data-image-caption="" data-medium-file="https://i0.wp.com/www.rifondazionemolfetta.info/wp-content/uploads/2023/01/GI.png?fit=300%2C200" data-large-file="https://i0.wp.com/www.rifondazionemolfetta.info/wp-content/uploads/2023/01/GI.png?fit=665%2C444" loading="lazy" class="alignnone size-medium wp-image-4566" src="https://i0.wp.com/www.rifondazionemolfetta.info/wp-content/uploads/2023/01/GI.png?resize=300%2C200" alt="" width="300" height="200" srcset="https://i0.wp.com/www.rifondazionemolfetta.info/wp-content/uploads/2023/01/GI.png?resize=300%2C200 300w, https://i0.wp.com/www.rifondazionemolfetta.info/wp-content/uploads/2023/01/GI.png?resize=1024%2C683 1024w, https://i0.wp.com/www.rifondazionemolfetta.info/wp-content/uploads/2023/01/GI.png?resize=660%2C440 660w, https://i0.wp.com/www.rifondazionemolfetta.info/wp-content/uploads/2023/01/GI.png?w=1347 1347w" sizes="(max-width: 300px) 100vw, 300px" data-recalc-dims="1" /></div>
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<title>LO STATO INDECOROSO DELLE STRADE CITTADINE</title>
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<dc:creator><![CDATA[Pasquale]]></dc:creator>
<pubDate>Fri, 03 Feb 2023 10:21:52 +0000</pubDate>
<category><![CDATA[Molfetta]]></category>
<category><![CDATA[Giovanni infante]]></category>
<category><![CDATA[molfetta]]></category>
<category><![CDATA[strade]]></category>
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<description><![CDATA[<p>LO STATO INDECOROSO DELLE STRADE CITTADINE   Negli scorsi giorni ho protocollato un’interpellanza consiliare circa lo stato indecoroso in cui versano le strade cittadine. Lo ho fatto su sollecito documentato di numerosi cittadini che hanno evidenziato come a lavori di messa in opera di cavi o tubature effettuati da privati non corrisponde un ripristino a... <a class="moretag" href="http://www.rifondazionemolfetta.info/2023/02/03/lo-stato-indecoroso-delle-strade-cittadine/">Leggi tutto »</a></p>
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<content:encoded><![CDATA[<h1>LO STATO INDECOROSO DELLE STRADE CITTADINE</h1>
<p> </p>
<div class="x11i5rnm xat24cr x1mh8g0r x1vvkbs xtlvy1s x126k92a">
<div dir="auto">Negli scorsi giorni ho protocollato un’interpellanza consiliare circa lo stato indecoroso in cui versano le strade cittadine. Lo ho fatto su sollecito documentato di numerosi cittadini che hanno evidenziato come a lavori di messa in opera di cavi o tubature effettuati da privati non corrisponde un ripristino a regola d’arte del manto stradale.</div>
<div dir="auto">Così, solo per citare gli ultimi esempi, via Di Vittorio, viale Martiri della Resistenza, via Mezzina, via da Palestrina e via Puccini sono state sventrate e poi rattoppate alla bell’e meglio, causando un danno alla collettività. Non è difficile immaginare che quei rattoppi diventeranno ben presto voragini, triste marchio della nostra città.</div>
<div dir="auto">Avevo chiesto conto di questa situazione già nell’ultimo consiglio comunale del 2022, ricevendo spallucce da parte del Sindaco e dell’amministrazione.</div>
<div dir="auto">Eppure il problema è annoso, perché l’operato indisturbato dei privati mette a rischio l’incolumità di cittadine e cittadini e impatta significativamente sul bilancio comunale, richiedendo lavori aggiuntivi di ripristino dell’asfalto e spese a carico dell’ente per risarcire i cittadini vittime delle buche.</div>
<div dir="auto">Ci auguriamo che nel prossimo consiglio comunale il Presidente del Consiglio inserisca quest’interpellanza all’ordine del giorno, permettendo di fare chiarezza su una questione che interessa tutta la Città.</div>
</div>
<div class="x11i5rnm xat24cr x1mh8g0r x1vvkbs xtlvy1s x126k92a">
<div dir="auto">Di seguito il testo dell’interpellanza.</div>
</div>
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<div class="x11i5rnm xat24cr x1mh8g0r x1vvkbs xtlvy1s x126k92a">
<div dir="auto">Oggetto: Interpellanza consiliare urgente ai sensi dell’articolo 43 del TUEL 267/2000 e dell’articolo 44 del regolamento del Consiglio comunale, con risposta scritta ed orale in Consiglio comunale</div>
</div>
<div class="x11i5rnm xat24cr x1mh8g0r x1vvkbs xtlvy1s x126k92a">
<div dir="auto">In considerazione delle numerose e documentate proteste che ci giungono da diversi cittadini , circa il fatto che lavori di posa in opera di cavi o tubature eseguite sul manto stradale o su marciapiedi in diverse zone della città, attraverso lo scavo di mini-trincee, non sono conclusi, come dovrebbe avvenire, con un riempimento delle stesse e con un compattamento con asfalto, eseguito a regola d’arte ( vedi lavori eseguiti nel corso degli ultimi mesi in via Di Vittorio, via Martiri della Resistenza , via Da Palestrina, via Puccini );</div>
</div>
<div class="x11i5rnm xat24cr x1mh8g0r x1vvkbs xtlvy1s x126k92a">
<div dir="auto">in considerazione del fatto che, nella maggior parte dei casi , tali lavori di posa in opera eseguiti in maniera scadente, portano ad un danno permanente del manto stradale, con comparsa fin dai primi giorni dalla conclusione dei lavori , al cedimento del manto stradale, alla perdita progressiva dell’asfalto con la comparsa di buche o con “l’effetto fionda “ dei pneumatici delle auto che, transitando sul pietrisco esposto, creano , lanciando a distanza lo stesso ( con possibilità di danno sui pedoni che transitano);</div>
</div>
<div class="x11i5rnm xat24cr x1mh8g0r x1vvkbs xtlvy1s x126k92a">
<div dir="auto">in considerazione del fatto che opere di ripristino del manto stradale o dei marciapiedi, non eseguiti a regola d’arte, creano i presupposti per una minore durata e minore funzionalità degli stessi, con la conseguente necessità di dover intervenire, per ripristinare le condizioni di sicurezza a tutela dell’incolumità dei cittadini , a spese della comunità , con incremento delle spese a carico dell’ente comunale ;</div>
</div>
<div class="x11i5rnm xat24cr x1mh8g0r x1vvkbs xtlvy1s x126k92a">
<div dir="auto">in considerazione che in ben due consigli comunali dall’inizio di questa consiliatura , è stato posto all’ordine del giorno il problema dei debiti fuori bilancio, tra cui le spese legali e mediche per danni a cittadini incorsi in infortunio , per aver messo il piede in fallo a causa della pavimentazione stradale e dei marciapiedi danneggiata dai suddetti lavori;</div>
</div>
<div class="x11i5rnm xat24cr x1mh8g0r x1vvkbs xtlvy1s x126k92a">
<div dir="auto">CHIEDIAMO alle S.V. quanto segue:</div>
</div>
<div class="x11i5rnm xat24cr x1mh8g0r x1vvkbs xtlvy1s x126k92a">
<div dir="auto">1) Quali sono le imposte che, le aziende che richiedono di eseguire lavori di posa in opera di cavi o tubature, sono tenute a pagare al Comune.</div>
</div>
<div class="x11i5rnm xat24cr x1mh8g0r x1vvkbs xtlvy1s x126k92a">
<div dir="auto">2) Se le suddette imposte, sono in linea con l’esborso che il comune dovrebbe sostenere , in caso di lavori non eseguiti a regola d’arte, sia per ripristinare condizioni di sicurezza sulle superfici calpestabili da pedoni , sia per ottemperare a spese mediche e legali che ricadrebbero sull’ente comunale ,in caso di danno ai cittadini.</div>
</div>
<div class="x11i5rnm xat24cr x1mh8g0r x1vvkbs xtlvy1s x126k92a">
<div dir="auto">3) Se esiste un protocollo di massima che certifichi, quali devono essere le condizioni in cui deve essere riconsegnato alla fruizione dei cittadini il manto stradale o il marciapiede dove sono stati eseguiti lavori .</div>
</div>
<div class="x11i5rnm xat24cr x1mh8g0r x1vvkbs xtlvy1s x126k92a">
<div dir="auto">4) Se esiste un effettivo controllo da parte degli uffici preposti dell’assessorato ai Lavori pubblici , delle modalità con cui si realizzano tali opere di ripristino, e se, in particolare , vengano scattate fotografie che certifichino le condizioni della zona sottoposta a lavori , prima dello scavo e dopo il ripristino. Questo allo scopo di documentare la eventuale contestazione da rivolgere all’azienda esecutrice dei lavori , nel caso non abbia ottemperato all’obbligo di riconsegnare il cantiere all’ente comunale in condizioni tali da non pregiudicare la sicurezza dei pedoni e degli automobilisti .</div>
</div>
<div class="x11i5rnm xat24cr x1mh8g0r x1vvkbs xtlvy1s x126k92a">
<div dir="auto">5) Se esiste la possibilità da parte del Comune, in caso di infortuni occorsi a cittadini a causa di ripristino del manto stradale o dei marciapiedi non eseguiti a regola d’arte, di rivalersi sulle aziende responsabili dei lavori attraverso una mirata quanto documentata azione legale.</div>
</div>
<div class="x11i5rnm xat24cr x1mh8g0r x1vvkbs xtlvy1s x126k92a">
<div dir="auto">6) Se è ancora possibile che l’ente comunale di questa città, accetti con indifferenza , che si danneggi il patrimonio pubblico (rappresentato in questo caso dalle strade ed i marciapiedi), che si crei un potenziale pericolo e danno per i cittadini (come testimoniato dalle numerose citazioni cui l’Ufficio legale di questo comune deve rispondere per infortuni legati al dissesto delle vie comunali), permettendo ad aziende private di fare profitti , (attraverso i servizi forniti , mediante lavori di posa in opera di cavi, fibre , tubazioni) ma scaricando il costo di questi lavori , quando eseguiti in modo raffazzonato e senza controllo, sulla collettivita’.</div>
</div>
<div class="x11i5rnm xat24cr x1mh8g0r x1vvkbs xtlvy1s x126k92a">
<div dir="auto">.</div>
</div>
<div class="x11i5rnm xat24cr x1mh8g0r x1vvkbs xtlvy1s x126k92a">
<div dir="auto">Giovanni Infante</div>
<div dir="auto">Consigliere Rifondazione Comunista Di più di così</div>
</div>
<div dir="auto"><img data-attachment-id="4576" data-permalink="http://www.rifondazionemolfetta.info/2023/02/03/lo-stato-indecoroso-delle-strade-cittadine/328829488_551557536913315_6997218552503847952_n/" data-orig-file="https://i0.wp.com/www.rifondazionemolfetta.info/wp-content/uploads/2023/02/328829488_551557536913315_6997218552503847952_n.jpg?fit=1200%2C1600" data-orig-size="1200,1600" data-comments-opened="1" data-image-meta="{"aperture":"0","credit":"","camera":"","caption":"","created_timestamp":"0","copyright":"","focal_length":"0","iso":"0","shutter_speed":"0","title":"","orientation":"0"}" data-image-title="328829488_551557536913315_6997218552503847952_n" data-image-description="" data-image-caption="" data-medium-file="https://i0.wp.com/www.rifondazionemolfetta.info/wp-content/uploads/2023/02/328829488_551557536913315_6997218552503847952_n.jpg?fit=225%2C300" 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<title>La salute dei cittadini e l’ospedale di Molfetta non sono una priorità per il Sindaco Minervini</title>
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<dc:creator><![CDATA[Pasquale]]></dc:creator>
<pubDate>Fri, 27 Jan 2023 09:25:23 +0000</pubDate>
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<content:encoded><![CDATA[<h1>La salute dei cittadini e l’ospedale di Molfetta non sono una priorità per il Sindaco Minervini</h1>
<p>In data 24 gennaio ho protocollato una interpellanza urgente sulla situazione tragica in cui versa in nostro pronto soccorso e sulle promesse mai mantenute del sindaco Minervini in merito all’ospedale “Don Tonino Bello”. Nella conferenza dei capigruppo del 25 gennaio ho chiesto che l’interpellanza fosse messa all’ordine del giorno del consiglio comunale convocato per il 30 gennaio. La mia richiesta non è stata però accolta, evidentemente la salute dei cittadini Molfettesi e il diritto alla salute non sono una priorità per il presidente del consiglio comunale, la maggioranza, l’amministrazione e il sindaco Minervini. Ne prendo atto per l’ennesima volta, ma continueremo a denunciare lo stato vergognoso in cui versa la sanità pugliese e il nostro ospedale. La salute è un diritto e non arretreremo mai su questo e altri diritti fondamentali</p>
<p><img data-attachment-id="4569" data-permalink="http://www.rifondazionemolfetta.info/2023/01/27/la-salute-dei-cittadini-e-lospedale-di-molfetta-non-sono-una-priorita-per-il-sindaco-minervini/gi_1/" data-orig-file="https://i0.wp.com/www.rifondazionemolfetta.info/wp-content/uploads/2023/01/GI_1.jpg?fit=768%2C1024" data-orig-size="768,1024" data-comments-opened="1" data-image-meta="{"aperture":"0","credit":"","camera":"","caption":"","created_timestamp":"0","copyright":"","focal_length":"0","iso":"0","shutter_speed":"0","title":"","orientation":"0"}" data-image-title="GI_1" data-image-description="" data-image-caption="" data-medium-file="https://i0.wp.com/www.rifondazionemolfetta.info/wp-content/uploads/2023/01/GI_1.jpg?fit=225%2C300" data-large-file="https://i0.wp.com/www.rifondazionemolfetta.info/wp-content/uploads/2023/01/GI_1.jpg?fit=665%2C887" loading="lazy" class="alignnone size-medium wp-image-4569" src="https://i0.wp.com/www.rifondazionemolfetta.info/wp-content/uploads/2023/01/GI_1.jpg?resize=225%2C300" alt="" width="225" height="300" srcset="https://i0.wp.com/www.rifondazionemolfetta.info/wp-content/uploads/2023/01/GI_1.jpg?resize=225%2C300 225w, https://i0.wp.com/www.rifondazionemolfetta.info/wp-content/uploads/2023/01/GI_1.jpg?resize=660%2C880 660w, https://i0.wp.com/www.rifondazionemolfetta.info/wp-content/uploads/2023/01/GI_1.jpg?w=768 768w" sizes="(max-width: 225px) 100vw, 225px" data-recalc-dims="1" /></p>
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<title>Il disastro del pronto soccorso di Molfetta</title>
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<dc:creator><![CDATA[Pasquale]]></dc:creator>
<pubDate>Fri, 27 Jan 2023 09:21:22 +0000</pubDate>
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<content:encoded><![CDATA[<div class="x11i5rnm xat24cr x1mh8g0r x1vvkbs xdj266r x126k92a">
<h1 dir="auto">Il disastro del pronto soccorso di Molfetta</h1>
<div dir="auto">Dopo anni di denunce, comunicati, mobilitazioni allo scopo di salvare il salvabile della sanità sul nostro territorio , ci troviamo a constatare il collasso dello stesso SSN nella nostra regione . Con Molfetta città “sacrificale” della sanità pugliese, da anni privata di un numero adeguato di posti letto nel suo ospedale , ridotto a dependance di altre strutture . Dopo gli ultimi piani di riordino sanitario e’ ospedale di base con 70 posti letto. Con l’ospedale di Corato promosso ad ospedale di primo livello, con la risibile quota di poco più di 100 posti letto. Molfetta, una città di 57 mila abitanti, l’unica di queste dimensioni in Puglia senza una ricettività ospedaliera adeguata . E con il territorio del nord barese della ASL Ba (comprendente anche Terlizzi, Ruvo, Giovinazzo e Corato) che soffre da anni di una carenza di dotazione di posti letto per acuti . Un territorio in cui viene clamorosamente disattesa quella dotazione minima di 2.7 posti letto per acuti su mille abitanti, che la regione Puglia dovrebbe mantenere in base al decreto Balduzzi. Se così fosse, solo Molfetta dovrebbe poter contare su un numero di posti letto per acuti vicino ai 155 nel suo ospedale. Le altre città dello stesso comprensorio dovrebbero averne altrettanti. Nella realtà, oggi gli unici due ospedali per acuti operanti nel nostro territorio , quello di Corato e quello di Molfetta , insieme non sommano neanche 180 posti. Questa carenza di posti letto, rende di fatto impossibile il ricovero dei pazienti che afferiscono ai Ps e crea, assieme alle carenze negli organici di operatori, in concomitanza di carenza di spazi idonei (che mancano in strutture costruite oltre 50 anni fa e concepite per la sanità degli anni 60) e determinano le premesse per il disastro che stiamo vedendo. All’epoca i PS erano concepiti come posti per fare una diagnosi e per un transito rapido ai reparti. La chiusura di ospedali ed il taglio massivo di posti letto, ha di fatto trasformato i Ps in luoghi dove i pazienti devono stazionare anche una settimana, assistiti in modo precario, in postazioni precarie, senza il rispetto della minima dignità per pazienti, i loro familiari e per il personale. E non basta la resilienza e la applicazione degli operatori, costretti a lavorare in condizioni pericolose, a lenire questo senso di precarietà. Il COVID, con la necessità di dover creare dei doppi percorsi per pazienti infetti e non di accesso ai presidi, ha reso ancora più invivibile la situazione. C’è poi la sanità del territorio al collasso. I prezzi più alti, lo pagano i pazienti oncologici che sono stati costretti a penosi rinvii di esami strumentali essenziali nella stadiazione delle loro patologie come del loro follow-up. E non c’è, codice 048 che tenga. A volte l’unico slot per eseguire una RMN o una colonscopia attraverso il SSN, è distante molti mesi quando non supera un anno. Ma la malattia spesso va di fretta. Non aspetta i tempi della sanità pugliese. I più fortunati si avvarranno delle prestazioni offerte dalle strutture private, gli altri attenderanno che si compia il proprio destino, rinunciando di fatto alle cure. Questo è quanto osservo giornalmente al lavoro come medico ospedaliero e come volontario dello Sportello medico popolare, promosso per lenire le conseguenze della assenza di una sanità territoriale che in realtà dura da anni e che è stato progressivamente sostituito da offerte di servizi di Cliniche private su Bari. Quindi smantellamento progressivo del Sistema sanitario nazionale con progressivo potenziamento della offerta privata. Questa la scelta politica sposata dalla Regione Puglia e dal presidente Emiliano.</div>
<div dir="auto">Infatti, tornando alla sanità ospedaliera nel nostro territorio , dove sono finiti i 110 posti letto che dovrebbe avere Molfetta per ottemperare alla quota di 2,7 /1000 in base ai numeri stabiliti dalla Regione Puglia ? Se nel territorio di Molfetta, Giovinazzo, Corato, Ruvo, Terlizzi, vi sono attualmente per popolazione solo 0,9 posti letto per acuti sul territorio in luogo del 2,7 /1000 stabiliti per decreto regionale, dove sono andati a finire quelli che mancano? Forse sono serviti a rifornire l’ampia offerta di servizi delle cliniche private su Bari? E ci sorprende che di fronte a questo disastro annunciato. le cui premesse, erano ben leggibili tra le righe delle politiche sanitarie di Emiliano, sia il sindaco che l’assessore Tammacco si sveglino solo oggi. Da anni, e già in tempi non sospetti, Rifondazione comunista ha denunciato il misfatto che si stava compiendo sulla sanità a Molfetta (ed in Puglia) . Lo abbiamo fatto durante la campagna elettorale cittadina per le elezioni comunali, anche verso il centro-sinistra cittadino che non ha voluto riconoscere la insostenibilità politica del civismo “spregiudicato“ di Emiliano. Di un sistema cioè dove tutto fa brodo per puntellare il potere. Dove si può reclutare come assessore della sanità l’uomo simbolo della sanità di Fitto, Rocco Palese. Vogliamo ricordarci della vicenda farsesca di quando Emiliano prendeva in giro, a mesi alterni, le comunità del Nord-barese , circa la sede di collocazione del sedicente ospedale di primo livello del Nord Barese ( quello della “ Carta di Ruvo “ ) da creare , come l’abito di Arlecchino , mettendo insieme le “toppe “ dei vari servizi ospedalieri del territorio.</div>
<div dir="auto">Il sindaco Minervini , che da un lato beneficiava dello sponsor politico Emiliano durante la sua campagna elettorale del 2017 e contemporaneamente taceva sulle politiche di deprivazione dei servizi sanitari ( vedi la chiusura totale dell’ufficio ticket a Molfetta per i 2 anni del COVID anche nei periodi di apertura parziale e più volte denunciati dallo Sportello medico popolare , senza ricevere risposta dalle istituzioni comunali ) , oggi fa un timido comunicato stampa per stigmatizzare la situazione al Presidio sanitario di Molfetta . Ed infine il consigliere Tammacco, l’uomo forte della maggioranza che governa Molfetta, che da un lato denuncia la Regione e quindi Emiliano per le inadempienze in campo sanitario su Molfetta e che allo stesso tempo si accredita, come se fosse organico alla maggioranza di Emiliano, sul nuovo ospedale da costruire tra Molfetta e Bisceglie. Insomma fa la Giulia e la Giovanna a seconda delle circostanze. Purtroppo cascami del civismo “spregiudicato” fondato su una visione della politica in cui i voltagabbana per convenienza, sono premiati. Civismo spregiudicato che guarda caso è connotato politico sia del governo regionale Emiliano che del governo cittadino molfettese. Peccato che il dazio lo pagano i molfettesi. Vittime sia delle politiche di Emiliano che di quelle ambigue dei due uomini al comando del governo cittadino.</div>
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<div dir="auto">Giovanni Infante</div>
<div dir="auto">Consigliere comunale Rifondazione comunista/Compagni di strada/ Più di così</div>
<div dir="auto"><img data-attachment-id="4566" data-permalink="http://www.rifondazionemolfetta.info/2023/01/27/il-disastro-del-pronto-soccorso-di-molfetta/gi/" data-orig-file="https://i0.wp.com/www.rifondazionemolfetta.info/wp-content/uploads/2023/01/GI.png?fit=1347%2C899" data-orig-size="1347,899" data-comments-opened="1" data-image-meta="{"aperture":"0","credit":"","camera":"","caption":"","created_timestamp":"0","copyright":"","focal_length":"0","iso":"0","shutter_speed":"0","title":"","orientation":"0"}" data-image-title="GI" data-image-description="" data-image-caption="" data-medium-file="https://i0.wp.com/www.rifondazionemolfetta.info/wp-content/uploads/2023/01/GI.png?fit=300%2C200" data-large-file="https://i0.wp.com/www.rifondazionemolfetta.info/wp-content/uploads/2023/01/GI.png?fit=665%2C444" loading="lazy" class="alignnone size-medium wp-image-4566" src="https://i0.wp.com/www.rifondazionemolfetta.info/wp-content/uploads/2023/01/GI.png?resize=300%2C200" alt="" width="300" height="200" srcset="https://i0.wp.com/www.rifondazionemolfetta.info/wp-content/uploads/2023/01/GI.png?resize=300%2C200 300w, https://i0.wp.com/www.rifondazionemolfetta.info/wp-content/uploads/2023/01/GI.png?resize=1024%2C683 1024w, https://i0.wp.com/www.rifondazionemolfetta.info/wp-content/uploads/2023/01/GI.png?resize=660%2C440 660w, https://i0.wp.com/www.rifondazionemolfetta.info/wp-content/uploads/2023/01/GI.png?w=1347 1347w" sizes="(max-width: 300px) 100vw, 300px" data-recalc-dims="1" /></div>
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<title>L’ufficio comunale per l’energia e le comunità energetiche</title>
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<dc:creator><![CDATA[Pasquale]]></dc:creator>
<pubDate>Sun, 11 Dec 2022 09:39:24 +0000</pubDate>
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<content:encoded><![CDATA[<p>L’ufficio comunale per l’energia e le comunità energetiche</p>
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<div>La richiesta dell’istituzione di un ufficio comunale per l’energia è la proposta forte emersa dall’iniziativa tenutasi domenica mattina da Rifondazione Comunista/Compagni di Strada, Più di Così e Unione Popolare a corso Umberto, all’interno della XXIII Festa di Liberazione.</div>
<div>Come sempre Rifondazione sceglie di confrontarsi con e nella città, non solo in campagna elettorale, per parlare di questioni complesse come la crisi climatica e le comunità energetiche, una per gli effetti negativi che ha sulle vite delle persone, l’altra per la possibilità di risolvere parte dei problemi causati dalla crisi energetica. L’iniziativa, realizzata insieme al circolo Legambiente di Molfetta “Giovanna Grillo”, ha messo al centro del dibattito cittadino parole come democrazia energetica, mutualismo e solidarietà.</div>
<div>L’introduzione di Manuel Minervini e l’intervento di Beppe Zanna hanno descritto lo scenario politico e normativo che a livello nazionale e internazionale hanno determinato l’attuale crisi energetica sottolineando la necessità di una nuova prospettiva nella quale la politica deve sottrarre potere alla finanza e alle grandi multinazionali.</div>
<div>In questa prospettiva si colloca l’intervento di Marco Di Stefano, presidente del circolo locale di Legambiente che ha parlato di come oggi le leggi di attuazione delle normative europee impediscano lo sviluppo di “vere” comunità energetiche, comunità cioè in grado di dare una risposta alla povertà energetica operando in senso mutualistico e solidaristico.</div>
<div>A conferma di quanto detto, si è portato l’esempio di un impianto fotovoltaico condominiale strutturato come comunità energetica. Con le normative vigenti, tutta l’energia prodotta non può essere utilizzata dai condomini con propria rete elettrica interna, realizzando un unico accesso alla rete del distributore (uno a molti). Questo avviene perché sono state mantenute le vecchie regole di connessione alla rete di e-distribuzione che consistono nel rapporto vincolante di accesso della singola unità immobiliare, censita catastalmente, con la rete di e-distribuzione.</div>
<div>La rivoluzione dei sistemi energetici verso una maggiore sostenibilità, nella prospettiva della totale decarbonizzazione, è favorita dalla disponibilità di nuove tecnologie che permettono di ricavare energia elettrica dalle fonti solari e eoliche. Queste tecnologie, contraddistinte dalla modularità (possibilità di realizzare impianti fotovoltaici o eolici diffusi di scala medio-piccola), stanno cambiando ormai da più di un decennio i sistemi elettrici, dando un ruolo sempre più importante alle iniziative che singoli cittadini o gruppi con bisogni comuni possono mettere in atto (ruolo di prosumers, ovvero di autoproduttori e autoconsumatori di energia rinnovabile).</div>
<div>Inoltre, il costo di produzione di elettricità attraverso questi impianti diventa sempre più vantaggioso da un punto di vista economico, favorendo un nuovo approccio al problema della crisi energetica.</div>
<div>L’attuazione della direttiva UE 2019/944 del Parlamento Europeo che definisce le norme comuni per il mercato interno dell’energia elettrica non ha consentito la definizione delle reti elettriche dei condominii come private, con la possibilità di produrre e distribuire tutta l’energia agli utenti del condominio stesso senza la transazione verso il Gestore dei Servizi Elettrici e il Distributore (attuazione del collegamento uno a molti).</div>
<div>Questo modello renderebbe conveniente, sotto il profilo economico, le comunità energetiche in Italia come accaduto per l’esperienza di San Giovanni a Teduccio.</div>
<div>L’intervento di Vito Mongelli, socio del circolo locale di Legambiente, ha ampliato la riflessione partendo dal percorso legislativo avviato grazie all’articolo 42 bis del Decreto-legge 162/19 (decreto Milleproroghe, convertito nella Legge 8/2020), cui poi è seguito il decreto del Ministero dello Sviluppo Economico (Decreto Ministeriale 16/09/2020) e infine i successivi atti dell’autorità di regolazione (ARERA, delibera 318/2020/R/eel) e del GSE.</div>
<div>Tutti questi provvedimenti, ad oggi, non consentono l’utilizzo immediato e localizzato di tutta l’energia prodotta da fonti rinnovabili su una rete locale (rete delle utenze condominiale) dato che per legge, confermata nel 2013 e nel 2020, l’energia deve essere destinata alla rete pubblica di distribuzione.</div>
<div>A tutta l’energia prodotta dalla comunità energetica e distribuita tra gli utenti della stessa vengono applicati per intero gli “oneri di sistema” che contengono anche le sovvenzioni alle multinazionali private per le energie rinnovabili prodotte.</div>
<div>Per spiegare questi passaggi, non facili, siamo partiti dalla proposta del sindaco Minervini di realizzare una comunità energetica all’interno del mercato ortofrutticolo all’ingrosso. Abbiamo spiegato che la costituenda comunità energetica, con le attuali possibilità offerte dalla normativa, genererebbe un risparmio modestissimo per gli assegnatari dei chioschi di vendita interni, tanto da preferire la soluzione ben più vantaggiosa della distribuzione interna dell’energia con rete propria del Comune e optare per lo scambio sul posto. Le attuali leggi lo consentono perché il Mercato ortofrutticolo risulta essere catastalmente un unico immobile.</div>
<div>Deve diventare “centrale” la riflessione sulla necessità di “fornire benefici ambientali, economici e sociali” alle aggregazioni di cittadini in comunità, ampliando le possibilità offerte dalla normativa attuale e riportando il tema delle comunità energetiche su un piano di democrazia anche mutuando i modelli già presenti e operativi in altri Paesi europei.</div>
<div><strong>Infine è intervenuto il consigliere comunale Infante che ha parlato di povertà energetica, solidarietà, mutualismo e successivamente illustrato la proposta di un ufficio comunale per le politiche energetiche con la funzione di riportare il ruolo del pubblico dentro la questione energetica.</strong></div>
<div><strong>L’ufficio dovrebbe avere i seguenti compiti:</strong></div>
<div><strong>• Regolare e pianificare le politiche energetiche in città di concerto con l’amministrazione;</strong></div>
<div><strong>• Prestare assistenza tecnica, giuridica e burocratica ai cittadini che intendano costituire una comunità energetica o efficientare da un punto di vista energetico un qualsiasi immobile e porsi come garante, dal punto di vista economico, di questi percorsi, per esempio attraverso il finanziamento dei pannelli solari grazie al risparmio energetico generato dagli stessi per i condominii e alla possibilità di scambiare energia con le reti locali (un ulteriore motivo per realizzare “vere” comunità energetiche) o garantendo i mutui contratti a fronte di finanziamenti ricevuti per le famiglie meno abbienti;</strong></div>
<div><strong>• Attivare campagne di informazione, sensibilizzazione e promozione delle comunità energetiche per mettere a conoscenza le persone di un altro modo (e mondo!) di produrre e consumare energia, mirato all’autoconsumo, al mutualismo e all’indipendenza energetica;</strong></div>
<div><strong>L’impegno dell’amministrazione dovrebbe essere rivolto anche alla piena applicazione della direttiva europea in materia e a mettere in discussione o a superare tutti quegli aspetti delle norme nazionali che non permettono la piena funzionalità delle comunità energetiche e la loro convenienza economica.</strong></div>
<div><strong>Presenteremo, a partire dal prossimo consiglio comunale e per tutti i successivi, la proposta dell’ufficio comunale per le politiche energetiche sotto forma di ordine del giorno che impegni l’amministrazione alla sua istituzione!</strong></div>
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<title>Basta soprusi alla Network Contacts</title>
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<pubDate>Sat, 29 Oct 2022 15:08:40 +0000</pubDate>
<category><![CDATA[Molfetta]]></category>
<category><![CDATA[crisi]]></category>
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<category><![CDATA[lotta]]></category>
<category><![CDATA[network contacts]]></category>
<category><![CDATA[zona industriale]]></category>
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<description><![CDATA[<p>Basta Soprusi alla Network Contacts Ancora una volta la Network Contacts ci prova! Ci prova, con le sue veline a venderci la storiella dell’azienda impegnata nella ricerca. Nella ricerca certo, quella però dei profitti. Ci prova, a distogliere l’attenzione da un comunicato di lavoratori che denuncia soprusi e mancato rispetto degli accordi presi. Ci prova,... <a class="moretag" href="http://www.rifondazionemolfetta.info/2022/10/29/basta-soprusi-alla-network-contacts/">Leggi tutto »</a></p>
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]]></description>
<content:encoded><![CDATA[<p>Basta Soprusi alla Network Contacts</p>
<p>Ancora una volta la Network Contacts ci prova! Ci prova, con le sue veline a venderci la storiella dell’azienda impegnata nella ricerca. Nella ricerca certo, quella però dei profitti. Ci prova, a distogliere l’attenzione da un comunicato di lavoratori che denuncia soprusi e mancato rispetto degli accordi presi.<br />
Ci prova, dimenticando che il 31 ottobre scade l’accordo capestro che ha costretto, sotto la minaccia di una possibile chiusura, i lavoratori ad accettare sacrifici per far fronte ad una ipotetica crisi aziendale senza fine. Ma come dimostra questa vicenda, ed altre sul nostro territorio, spesso “le crisi aziendali” non sono altro che mal celati tentativi per fare profitto sulla pelle dei lavoratori livellando verso il basso salari e diritti. Ad oggi nulla fa intendere che la Network Contacts abbia intenzione di stare agli accordi, punterebbe invece ad una sua proroga, violando non solo l’accordo del 2019 ma anche quanto previsto dal contratto collettivo nazionale. Consapevoli che alle battaglie legali debbano associarsi anche quelle politiche-sindacali come forza politica vogliamo con questo comunicato riportare l’attenzione sui temi e sugli obbiettivi dei lavoratori<br />
BASTA SOPRUSI!</p>
<p><img data-attachment-id="4555" data-permalink="http://www.rifondazionemolfetta.info/2022/10/29/basta-soprusi-alla-network-contacts/cattura-4/" data-orig-file="https://i0.wp.com/www.rifondazionemolfetta.info/wp-content/uploads/2022/10/Cattura.png?fit=839%2C441" data-orig-size="839,441" data-comments-opened="1" data-image-meta="{"aperture":"0","credit":"","camera":"","caption":"","created_timestamp":"0","copyright":"","focal_length":"0","iso":"0","shutter_speed":"0","title":"","orientation":"0"}" data-image-title="Cattura" data-image-description="" data-image-caption="" data-medium-file="https://i0.wp.com/www.rifondazionemolfetta.info/wp-content/uploads/2022/10/Cattura.png?fit=300%2C158" data-large-file="https://i0.wp.com/www.rifondazionemolfetta.info/wp-content/uploads/2022/10/Cattura.png?fit=665%2C350" loading="lazy" class="alignnone size-medium wp-image-4555" src="https://i0.wp.com/www.rifondazionemolfetta.info/wp-content/uploads/2022/10/Cattura.png?resize=300%2C158" alt="" width="300" height="158" srcset="https://i0.wp.com/www.rifondazionemolfetta.info/wp-content/uploads/2022/10/Cattura.png?resize=300%2C158 300w, https://i0.wp.com/www.rifondazionemolfetta.info/wp-content/uploads/2022/10/Cattura.png?resize=660%2C347 660w, https://i0.wp.com/www.rifondazionemolfetta.info/wp-content/uploads/2022/10/Cattura.png?w=839 839w" sizes="(max-width: 300px) 100vw, 300px" data-recalc-dims="1" /></p>
<p> </p>
<p><a href="http://www.rifondazionemolfetta.info/2020/10/29/network-contacts/">http://www.rifondazionemolfetta.info/tag/network-contacts/</a></p>
<blockquote class="wp-embedded-content" data-secret="HcRgyBnR0S"><p><a href="http://www.rifondazionemolfetta.info/2020/09/17/ministro-gualtieri-la-network-contacts-non-e-unisola-felice-e-lei-dovrebbe-saperlo/">Ministro Gualtieri, la Network Contacts non è “un’isola felice” e lei dovrebbe saperlo!</a></p></blockquote>
<p><iframe class="wp-embedded-content" sandbox="allow-scripts" security="restricted" title="“Ministro Gualtieri, la Network Contacts non è “un’isola felice” e lei dovrebbe saperlo!” — Rifondazione Comunista Molfetta " src="http://www.rifondazionemolfetta.info/2020/09/17/ministro-gualtieri-la-network-contacts-non-e-unisola-felice-e-lei-dovrebbe-saperlo/embed/#?secret=FYOGtkdpDG#?secret=HcRgyBnR0S" data-secret="HcRgyBnR0S" width="600" height="338" frameborder="0" marginwidth="0" marginheight="0" scrolling="no"></iframe></p>
<blockquote class="wp-embedded-content" data-secret="CY7H6fKRP5"><p><a href="http://www.rifondazionemolfetta.info/2019/11/28/network-contacts-1-novembre-25-26-dicembre-sono-festivita-non-ferie-i-lavoratori-dicano-no/">Network Contacts: 1 novembre, 25-26 dicembre sono festività non ferie. I lavoratori dicano no!</a></p></blockquote>
<p><iframe class="wp-embedded-content" sandbox="allow-scripts" security="restricted" title="“Network Contacts: 1 novembre, 25-26 dicembre sono festività non ferie. I lavoratori dicano no!” — Rifondazione Comunista Molfetta " src="http://www.rifondazionemolfetta.info/2019/11/28/network-contacts-1-novembre-25-26-dicembre-sono-festivita-non-ferie-i-lavoratori-dicano-no/embed/#?secret=acbxi04ESl#?secret=CY7H6fKRP5" data-secret="CY7H6fKRP5" width="600" height="338" frameborder="0" marginwidth="0" marginheight="0" scrolling="no"></iframe></p>
<blockquote class="wp-embedded-content" data-secret="cRIxu218xS"><p><a href="http://www.rifondazionemolfetta.info/2019/10/26/network-contacts-dopo-laccordo-e-la-votazione-farsa-e-tempo-di-organizzare-la-lotta/">Network Contacts: dopo l’accordo e la votazione farsa è tempo di organizzare la lotta</a></p></blockquote>
<p><iframe class="wp-embedded-content" sandbox="allow-scripts" security="restricted" title="“Network Contacts: dopo l’accordo e la votazione farsa è tempo di organizzare la lotta” — Rifondazione Comunista Molfetta " src="http://www.rifondazionemolfetta.info/2019/10/26/network-contacts-dopo-laccordo-e-la-votazione-farsa-e-tempo-di-organizzare-la-lotta/embed/#?secret=qaqGTOYgPh#?secret=cRIxu218xS" data-secret="cRIxu218xS" width="600" height="338" frameborder="0" marginwidth="0" marginheight="0" scrolling="no"></iframe></p>
<blockquote class="wp-embedded-content" data-secret="utiOZuUaSJ"><p><a href="http://www.rifondazionemolfetta.info/2019/08/03/network-contacts-con-le-lavoratrici-e-i-lavoratori-contro-larroganza-padronale/">Network Contacts: con le lavoratrici e i lavoratori contro l’arroganza padronale</a></p></blockquote>
<p><iframe class="wp-embedded-content" sandbox="allow-scripts" security="restricted" title="“Network Contacts: con le lavoratrici e i lavoratori contro l’arroganza padronale” — Rifondazione Comunista Molfetta " src="http://www.rifondazionemolfetta.info/2019/08/03/network-contacts-con-le-lavoratrici-e-i-lavoratori-contro-larroganza-padronale/embed/#?secret=sneVABLJuM#?secret=utiOZuUaSJ" data-secret="utiOZuUaSJ" width="600" height="338" frameborder="0" marginwidth="0" marginheight="0" scrolling="no"></iframe></p>
<blockquote class="wp-embedded-content" data-secret="Y3ZvFdaCp7"><p><a href="http://www.rifondazionemolfetta.info/2017/03/05/mondo-dei-call-center-punto-molfetta/">Il mondo dei call center. Il punto su Molfetta</a></p></blockquote>
<p><iframe class="wp-embedded-content" sandbox="allow-scripts" security="restricted" title="“Il mondo dei call center. Il punto su Molfetta” — Rifondazione Comunista Molfetta " src="http://www.rifondazionemolfetta.info/2017/03/05/mondo-dei-call-center-punto-molfetta/embed/#?secret=euBgV58MF6#?secret=Y3ZvFdaCp7" data-secret="Y3ZvFdaCp7" width="600" height="338" frameborder="0" marginwidth="0" marginheight="0" scrolling="no"></iframe></p>
<blockquote class="wp-embedded-content" data-secret="py3BcVhfbV"><p><a href="http://www.rifondazionemolfetta.info/2017/02/28/lavoro-ai-tempi-dei-call-center/">IL LAVORO AI TEMPI DEI CALL CENTER. Arriva a Molfetta la Carovana</a></p></blockquote>
<p><iframe class="wp-embedded-content" sandbox="allow-scripts" security="restricted" title="“IL LAVORO AI TEMPI DEI CALL CENTER. Arriva a Molfetta la Carovana” — Rifondazione Comunista Molfetta " src="http://www.rifondazionemolfetta.info/2017/02/28/lavoro-ai-tempi-dei-call-center/embed/#?secret=SnVB3ZO76t#?secret=py3BcVhfbV" data-secret="py3BcVhfbV" width="600" height="338" frameborder="0" marginwidth="0" marginheight="0" scrolling="no"></iframe></p>
<blockquote class="wp-embedded-content" data-secret="5t4I5sGr3g"><p><a href="http://www.rifondazionemolfetta.info/2017/02/01/con-i-lavoratori-dei-call-center-in-sciopero/">Con i lavoratori dei call center in sciopero</a></p></blockquote>
<p><iframe class="wp-embedded-content" sandbox="allow-scripts" security="restricted" title="“Con i lavoratori dei call center in sciopero” — Rifondazione Comunista Molfetta " src="http://www.rifondazionemolfetta.info/2017/02/01/con-i-lavoratori-dei-call-center-in-sciopero/embed/#?secret=TH1OSowt1j#?secret=5t4I5sGr3g" data-secret="5t4I5sGr3g" width="600" height="338" frameborder="0" marginwidth="0" marginheight="0" scrolling="no"></iframe></p>
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<title>PIU’ IDEE DI COSI’: URBANISTICA E LAVORI PUBBLICI</title>
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<dc:creator><![CDATA[Pasquale]]></dc:creator>
<pubDate>Fri, 10 Jun 2022 07:10:15 +0000</pubDate>
<category><![CDATA[Molfetta]]></category>
<category><![CDATA[Giovanni infante]]></category>
<category><![CDATA[Programma 2022]]></category>
<category><![CDATA[programma elettorale]]></category>
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<description><![CDATA[<p>URBANISTICA E LAVORI PUBBLICI L’urbanistica non è un concetto avulso dall’idea di città che si vuole realizzare. Se nel secolo scorso si è pensato che la realizzazione di un piano regolatore fosse solo un riequilibrio numerico degli standards abitativi in relazione al numero degli abitanti, oggi dobbiamo avere una visione più organica che comprenda le... <a class="moretag" href="http://www.rifondazionemolfetta.info/2022/06/10/urbanistica-e-lavori-pubblici/">Leggi tutto »</a></p>
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<content:encoded><![CDATA[<p><strong>URBANISTICA E LAVORI PUBBLICI</strong></p>
<p>L’urbanistica non è un concetto avulso dall’idea di città che si vuole realizzare. Se nel secolo scorso si è pensato che la realizzazione di un piano regolatore fosse solo un riequilibrio numerico degli standards abitativi in relazione al numero degli abitanti, oggi dobbiamo avere una visione più organica che comprenda le esigenze di sviluppo di un territorio senza violare le sue caratteristiche paesistiche e le sue risorse storico ambientali. Il PRGC di Molfetta si poneva una prospettiva di sviluppo demografico che non si è poi realizzata (75.000 ab). Oggi, lo strumento urbanistico necessita di una importante rimodulazione. Il PUG (Piano Urbanistico Generale) è il nuovo strumento urbanistico capace di risolvere tale problematica. In esso, la definizione delle invarianti territoriali verifica la compatibilità con il PPTR (Piano Paesaggistico Territoriale Regionale) e l’individuazione delle invarianti strutturali definisce quegli ambiti sociali, spaziotemporali e relazionali che caratterizzano il territorio. Tali fondamenti preludono alla pianificazione urbana, da attuare secondo programmi e strategie costantemente legati all’effettivo sviluppo del territorio. Solo con <strong>l’approvazione di un PUG</strong> e la <strong>costituzione di un ufficio di piano</strong> possiamo dare corso al programma urbanistico basato su:</p>
<p> </p>
<ol>
<li><strong>Consumo zero di suolo </strong></li>
</ol>
<p>il territorio di Molfetta è stato oggetto in questi ultimi anni di una forte aggressione sia in ambito urbano che nelle aree produttive; non si è tenuto conto dell’assetto idrogeologico e ora appare urgente intervenire per risanare il danno operato. Gli interventi di mitigazione idraulica non devono costituire ulteriore consumo di suolo o cementificare i territori agricoli con faraonici canaloni, ma intervenire nel ripristino del normale corso delle lame al fine di garantire il regolare displuvio delle acque.</p>
<p>Il decremento demografico deve indurre a ridimensionare i piani di espansione, congelando i comparti non ancora realizzati ma garantendo comunque le quote di edilizia economica e popolare non realizzate nelle aree già urbanizzate.</p>
<ol start="2">
<li><strong>Edilizia residenziale</strong></li>
</ol>
<p>il blocco dell’espansione urbana non comporta di fatto il blocco dell’edilizia: tutt’altro.</p>
<p>Ne sono testimonianza tutti gli interventi di riqualificazione energetica realizzati negli ultimi anni. C’è molto da fare nell’ambito della rigenerazione urbana, sia nelle aree periferiche che in quelle centrali e storiche. La riqualificazione del waterfront, la rigenerazione del quartiere Catacombe e delle Camere Nuove, la riconnessione dei quartieri di espansione, i piani di recupero dei quartieri Murattiani, il piano dei parcheggi e della viabilità e un nuovo e più esteso piano del commercio possono essere i fattori trainanti di una nuova stagione di recupero urbano.</p>
<ol start="3">
<li><strong>Lavori pubblici</strong></li>
</ol>
<p>Deve finire la stagione del fare per consumare soldi e iniziare la stagione del fare per riqualificare la città. Pochi progetti mirati, ma soprattutto con programmi di manutenzione e gestione, perché il patrimonio pubblico sia tutelato e valorizzato. Il verde urbano, i parchi, gli edifici pubblici, le strade, il decoro urbano devono essere l’obiettivo principale di questa amministrazione. Inoltre devono essere definitivamente completate quelle opere strategiche come il porto (mercantile, peschereccio e da diporto) e riprogettate e localizzate correttamente quelle logistiche (terminal ferroviario) se ritenute necessarie. Le nuove opere pubbliche o le opere di trasformazione devono essere progettate con procedure concorsuali (progetto per spiaggia Maddalena, waterfront, teatro comunale, piano dell’agro, margine urbano, ecc.).</p>
<ol start="4">
<li><strong>Mobilità sostenibile</strong></li>
</ol>
<p>Va rilanciato ed attuato il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (<strong>PUMS</strong>), rimasto per gran parte lettera morta, realizzando finalmente una rete di piste ciclabili e delle postazioni di bike sharing. Va inoltre adottato un Piano del Traffico, che rilanci il trasporto pubblico, ma preservando le zone di pregio storico e ambientale. Immaginiamo una Molfetta meno congestionata dal traffico, in cui la pedonalizzazione del Lungomare e di Corso Dante nei weekend, significhi anche riappropriazione di spazi e di socialità, individuando aree permanenti di park & ride per collegare centro e periferie.</p>
<ol start="5">
<li><strong>Aree cimiteriali</strong></li>
</ol>
<p>Riteniamo che le aree di nuova espansione del cimitero vadano opportunamente adeguate agli standard presenti nelle altre zone, con un’opera di cura e manutenzione in discontinuità col recente passato.</p>
<p>Va individuata finalmente una struttura per il commiato laico e realizzato un impianto per la cremazione, sarebbe un gesto di enorme civiltà e di inclusione.</p>
<p>Infine, pensiamo vada individuata un’area in Città per la realizzazione di un cimitero degli animali.</p>
<p> </p>
<p>Pensiamo quindi, che serva pensare un’urbanistica a misura di cittadino, che tuteli l’ambiente e permetta di ricucire il tessuto urbano e sociale, insomma pensiamo ad una Molfetta che sia molto più vivibile di così e sappiamo come prendercene cura con Giovanni Infante Sindaco.</p>
<p> </p>
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<title>Molfetta più attiva di così: Cultura e Istruzione</title>
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<dc:creator><![CDATA[Pasquale]]></dc:creator>
<pubDate>Tue, 07 Jun 2022 07:44:03 +0000</pubDate>
<category><![CDATA[Molfetta]]></category>
<category><![CDATA[cultura]]></category>
<category><![CDATA[molfetta]]></category>
<category><![CDATA[Programma 2022]]></category>
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<description><![CDATA[<p>Molfetta più attiva di così: Cultura e Istruzione Le politiche culturali di un’Amministrazione comunale non possono essere frutto di improvvisazione, non possono e non devono seguire criteri di occasionalità, di attenzione solo all’evento momentaneo e slegato dal contesto in cui viene calato dall’alto e senza una seria programmazione di lunga durata: in questo modo la... <a class="moretag" href="http://www.rifondazionemolfetta.info/2022/06/07/molfetta-piu-attiva-di-cosi-cultura-e-istruzione/">Leggi tutto »</a></p>
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]]></description>
<content:encoded><![CDATA[<p><strong>Molfetta più attiva di così: Cultura e Istruzione</strong></p>
<p>Le <strong>politiche culturali</strong> di un’Amministrazione comunale non possono essere frutto di improvvisazione, non possono e non devono seguire criteri di occasionalità, di attenzione solo all’evento momentaneo e slegato dal contesto in cui viene calato dall’alto e senza una seria programmazione di lunga durata: in questo modo la comunità non si sentirà mai coinvolta e le sue potenzialità creative non potranno mai trovare spazio.</p>
<p>Gli strumenti di una seria condivisione devono essere ripensati e potenziati, a partire dal <strong>Forum della Cultura</strong>, strumento fondamentale di partecipazione democratica, capace di “accompagnare” l’Amministrazione nella definizione delle <strong>“idee forti”</strong> su cui basare ogni intervento e nella realizzazione condivisa della programmazione culturale.</p>
<p>Al tempo stesso inscindibile resta la relazione tra promozione della cultura e delle arti e le <strong>politiche formative e dell’istruzione</strong>, in un connubio che vede oggi le esperienze della <strong>comunità educante</strong> come un elemento essenziale della costruzione della cultura civica, a partire dalle generazioni più giovani. La necessità di fronteggiare il fenomeno dell’abbandono scolastico, che dalle ultime indagini ISTAT nel meridione vede il 16% dei ragazzi tra i 18-24 non proseguire nel percorso di studi dopo la licenza media spesso per ragioni legate al contesto economico delle famiglie di provenienza, impone a tutti di sperimentare nuove strade di coinvolgimento, come l’esperienza pilota del <strong>Reddito di formazione</strong> avviata a Barletta nei primi anni dello scorso decennio. Si tratta di una forma di sostegno al reddito svincolata dal criterio del merito e riconosciuta alle ragazze e ai ragazzi su base ISEE, liberandoli dal ricatto della sopravvivenza.</p>
<p>Non basta riaprire la biblioteca comunale, rimasta chiusa per anni nell’indifferenza dell’amministrazione uscente, incapace di individuare un altro spazio pubblico per rispondere alla forte domanda degli studenti. Serve rilanciare, invece, l’attivazione di <strong>spazi di cultura e al tempo stesso di socialità</strong>, individuando delle vere e proprie <strong>aule studio di quartiere</strong>, aperte anche ai più piccoli e nelle quali provare a organizzare servizi di “accompagnamento” allo studio per i ragazzi più fragili e prossimi all’abbandono dei percorsi scolastici.</p>
<p>Quali possono essere le “idee forti” su cui confrontarsi con i cittadini? Proviamo a individuarne alcune.</p>
<ol>
<li>Il sistema della creatività artistica e scientifica</li>
<li>Il sistema dei servizi culturali ed educativi</li>
<li>Il sistema della valorizzazione del patrimonio culturale</li>
<li>Il sistema dello spettacolo</li>
<li>Il sistema della promozione turistica</li>
</ol>
<p>Per una città più attiva di così.</p>
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<title>Più accessibile di così: La medicina del territorio</title>
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<dc:creator><![CDATA[Pasquale]]></dc:creator>
<pubDate>Mon, 30 May 2022 12:41:00 +0000</pubDate>
<category><![CDATA[Molfetta]]></category>
<category><![CDATA[Giovanni infante]]></category>
<category><![CDATA[La medicina del territorio]]></category>
<category><![CDATA[Programma 2022]]></category>
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<description><![CDATA[<p>La medicina del territorio- Il Centro Polifunzionale Territoriale Riteniamo fondamentale che si rilanci l’offerta pubblica della medicina del territorio al fianco di quella ospedaliera con la creazione di un Centro Polifunzionale Territoriale. Sulla scorta dell’esperienza del CPT di Trani la nostra città dovrebbe dotarsi di un centro capace di assicurare ai pazienti una continuità assistenziale... <a class="moretag" href="http://www.rifondazionemolfetta.info/2022/05/30/piu-accessibile-di-cosi-la-medicina-del-territorio/">Leggi tutto »</a></p>
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]]></description>
<content:encoded><![CDATA[<h1><strong><u>La medicina del territorio- Il Centro Polifunzionale Territoriale</u></strong></h1>
<p>Riteniamo fondamentale che si rilanci l’offerta pubblica della medicina del territorio al fianco di quella ospedaliera con la creazione di un Centro Polifunzionale Territoriale. Sulla scorta dell’esperienza del CPT di Trani la nostra città dovrebbe dotarsi di un centro capace di assicurare ai pazienti una continuità assistenziale per 12 ore al giorno (dalle 08:00 alle 20:00) che vede coinvolti i medici curanti. A supporto delle attività dei medici di base ci sarebbe un ambulatorio infermieristico capace di garantire su prenotazione una serie di prestazioni: medicazioni, rimozione punti, controllo della pressione arteriosa, fleboclisi, elettrocardiogrammi, vaccini ,terapia intramuscolare, terapia sottocutanea, misurazione della saturazione dell’ossigeno, rilevazioni ritmo e frequenza cardiaca, cambio stomia, dosaggio della glicemia, antropometria, dosaggio dell’emoglobina glicosilata, monitoraggio dell’ossigenoterapia.</p>
<p><strong>Il ruolo dell’ente comune</strong></p>
<ol>
<li>Il comune potrebbe mettere a disposizione del centro locali comunali</li>
<li>Sostenere il centro con fondi propri</li>
</ol>
<p><strong>Quali sono i Vantaggi</strong></p>
<ol>
<li>Ampliamento dell’offerta della sanità pubblica per i cittadini</li>
<li>Risparmi per il sistema sanitario regionale grazie alla possibilità di accedere a finanziamenti europei</li>
<li>Ogni paziente può accedere ad un medico diverso dal suo</li>
</ol>
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<title>Piùi dee di così: Sviluppo- Innovazione-diritti dei lavoratori-tutela ambientale</title>
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<dc:creator><![CDATA[Pasquale]]></dc:creator>
<pubDate>Tue, 24 May 2022 07:19:33 +0000</pubDate>
<category><![CDATA[Molfetta]]></category>
<category><![CDATA[Convenzioni con l’Università di Bari e il Politecnico]]></category>
<category><![CDATA[Giovanni infante]]></category>
<category><![CDATA[Osservatorio Comunale]]></category>
<category><![CDATA[Programma 2022]]></category>
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<description><![CDATA[<p>Più forte di così: Sviluppo- Innovazione-diritti dei lavoratori-tutela ambientale Lo sviluppo economico di Molfetta non può prescindere da un ruolo trainante delle realtà industriali della zona ASI e PIP. L’amministrazione uscente ha ritenuto che le direttrici di investimento per il futuro della città fossero ben altre, rinunciando ad un ruolo attivo del pubblico nel rilancio... <a class="moretag" href="http://www.rifondazionemolfetta.info/2022/05/24/piu-forte-di-cosi-sviluppo-innovazione-diritti-dei-lavoratori-tutela-ambientale/">Leggi tutto »</a></p>
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]]></description>
<content:encoded><![CDATA[<h1>Più forte di così: Sviluppo- Innovazione-diritti dei lavoratori-tutela ambientale</h1>
<p>Lo sviluppo economico di Molfetta non può prescindere da un ruolo trainante delle realtà industriali della zona ASI e PIP. L’amministrazione uscente ha ritenuto che le direttrici di investimento per il futuro della città fossero ben altre, rinunciando ad un ruolo attivo del pubblico nel rilancio delle attività produttive.</p>
<p>Noi immaginiamo una città diversa, in cui lo sviluppo e l’innovazione tecnologica vadano di pari passo con i diritti dei lavoratori e la tutela dell’ambiente.</p>
<p>Per questo proponiamo che la prossima amministrazione si impegni nel sottoscrivere specifiche convenzioni con l’Università e il Politecnico di Bari per avvicinare il mondo accademico alle realtà produttive del nostro territorio. Serve fare rete per intercettare i fondi comunitari destinati alla ricerca e sviluppo e accrescere le competenze e le potenzialità delle nostre imprese, portando occupazione di qualità e sviluppo a lungo termine nell’ambito della meccanica, dell’agroalimentare e non solo.</p>
<p>Tutto questo è possibile immaginando un Osservatorio permanente tra Comune, sindacati e datori di lavoro, in cui l’ente comunale agisca come soggetto di controllo per garantire la sicurezza e la salubrità sui posti di lavoro, e come tramite tra l’imprenditoria locale e sistema dell’istruzione e formazione.</p>
<p>Un luogo istituzionale, insomma, in cui si concerti uno sviluppo sostenibile e rispettoso delle condizioni di chi lavora e dell’ambiente, in cui l’amministrazione possa dire la sua sulle numerose crisi aziendali che vive il nostro territorio, a sostegno di quelle lavoratrici e lavoratori troppo spesso lasciati soli.</p>
<p>Sviluppo sostenibile appunto e rispettoso della peculiarità del territorio, per questo siamo contrari al maxi progetto di mitigazione idraulica della zona PIP da oltre 25 milioni di euro, progetto ad altissimo impatto ambientale e paesaggistico, che non risolve il problema del rischio idrogeologico dell’area.</p>
<p>Si sarebbe potuto fare di più e meglio, prendendo seriamente in considerazione le proposte alternative, che prevedevano di ristabilire il corso naturale delle lame, con opere meno impattanti, meno costose e più funzionali.</p>
<p>Il nostro impegno è nella costruzione di un’economia che sia più di così, pensando un modello di sviluppo che metta al centro le persone, le loro professionalità e la tutela dell’ambiente.</p>
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